Il ritorno di Sting

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E' disponibile nei negozi di dischi il nuovo album dell'artista britannico, intitolato "The Last Ship". Il cd arriva a ben dieci anni di distanza dalla sua ultima raccolta di inediti "Sacred Love". Mai come in questo caso un attesissimo ritorno

A distanza di 10 anni dal suo ultimo album interamente composto da inediti scritti e composti da lui, Sting ha pubblicato lo scorso 24 settembre "The Last Ship", il suo nuovo disco di studio. "The Last Ship" è il dodicesimo album della carriera del cantautore di Wallsend, ed è stato prodotto da Rob Mathes, produttore molto esperto che in passato ha lavorato con personaggi del calibro di Eric Clapton, Elton John, Lou Reed e Carly Simon, ed è stato mixato da Donal Hodgson.

sting 13_01"The Last Ship" è un concept album frutto di quasi 3 anni di intenso lavoro pieno di ricordi che veleggiano attraverso la chiusura dei cantieri navali di Wallsand, quella periferia nord di Newcastle dove Sting è nato e cresciuto, soffermandosi sulla crisi economica che ha colpito la città per poi fare rotta verso un luogo poetico in cui riflettere sul tempo che passa, sulla famiglia, la complessità delle relazioni, sull’importanza del lavoro e dei legami, attingendo ai ricordi d’infanzia e agli anni della maturità del cantautore inglese legati, appunto, ai cantieri navali di Wallsend.
"C’era una nave enorme alla fine della strada di casa mia, che si ergeva sulle case e nascondeva il sole", racconta Sting a David Browne di Rolling Stone. "Sono cresciuto in questo panorama industriale surreale che è ancora il luogo dove si ambientano i miei sogni, e alcuni dei miei incubi. Ho visto il varo di tante navi, e c’è qualcosa di terribile, apocalittico e ossessionante in quelle occasioni… qualcosa che non ti lascia mai".
L'album è nato come colonna sonora per un musical, al quale Sting si è creativamente dedicato per quasi tre anni, che debutterà a Broadway nel 2014 e vede la collaborazione di Joe Mantello, regista (Wicked, Other Desert Cities), John Logan (autore; Red, Skyfall) e Brian Yorkey (autore; Next to Normal), già vincitori di diversi Tony Award.
"Non penso che l’album sarebbe nato senza l’impeto iniziale di creare qualcosa apposta per il teatro. Appena mi sono “tolto di mezzo” le canzoni hanno iniziato ad arrivare, velocemente e con tanta ciccia addosso. Volevo che la musica riflettesse quella tradizionale che si ascolta nel nord-est dell’Inghilterra, e contemporaneamente volevo rendere omaggio alla grande musica della tradizione teatrale – Rodgers e Hammerstein, Lerner e Loewe, Brecht e Weill. L’album rappresenta il materiale “grezzo” dal quale stiamo tirando fuori il musical", continua a raccontare Sting "Spero che sia in grado di reggere l’ascolto anche senza il filo della narrazione che tiene in piedi il lavoro teatrale.".
Nonostante sia un racconto di quello che Sting ha vissuto e visto nella sua vita, "The Last Ship" è un lavoro meno personale e più maturo rispetto ai precedenti. E' un album per certi versi destabilizzante, prima di tutto perchè il sound non è quello classico a cui i fan di sting sono abituati, non si tartta di un disco rock vero e proprio, ma della colonna sonora di un musical. In secondo luogo perchè una delle particolarità di "The Last Ship" è che i brani non sono cantati tutti in prima persona dallo stesso Sting, che per questo lavoro si invece avvalso della collaborazione di colleghi autorevoli che hanno prestato la loro voce, come Brian Johnson degli AC/DC e l’attore inglese Jimmy Naildal. E infine perchè da un punto di vista narrativo, si tratta di un album più impegnativo rispetto ai precedenti in quanto richiede una grande attenzione a chi lo ascolta per via delle molteplici linee narrative che segue e dei numerosi cambi di punto di vista: "Sicuramente va contro ogni logica, ma continuo a sentire che esiste un gruppo di persone che vuole che la musica sia qualcosa di più che semplicemente un oggetto consumato come un gelato o un caffé. Voglio che la musica e i temi di questa musica consumino le persone, completamente e in maniera assoluta, esattamente come hanno consumato me".
L'album è disponibile in diverse versioni: una versione standard disponibile in fisico e in digitale, una versione deluxe anch’essa disponibile in fisico e in digitale e una versione super deluxe in vendita in esclusiva su Amazon. A queste si affiancherà un vinile con i 12 brani compresi nella versione standard. La versione deluxe contiene in più un secondo cd con i seguenti brani: “Shipyard (featuring Jimmy Nail, Brian Johnson and Jo Lawry)”, “It's Not The Same Moon”, “Hadaway”, “Sky Hooks And Tartan Paint (featuring Brian Johnson)”, “Show Some Respect”. La versione super deluxe contiene oltre ai due cd della deluxe edition i seguenti brani: “ Jock The Singing”, “Peggy’s Song” (featuring Rachel Unthank), “Practical Arrangement” (Full original duet, featuring Jo Lawry) e “Welder”, per un totale di 20 tracce, racchiuse in un packaging speciale.
L’album è stato anticipato dal singolo "And Yet".
Compositore, cantante, autore, attore, attivista, Sting è nato a Newcastle, Inghilterra, prima di trasferirsi nel 1977 a Londra per formare con Stewart Copeland e Andy Summers i POLICE. La band ha pubblicato 5 album, ottenuto 6 Grammy Awards e nel 2003 è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame. Dal 1985 Sting ha pubblicato 13 album solisti e ha celebrato recentemente i 25 anni di carriera solista. Per commemorare questo traguardo è stato pubblicato il Box Set “25 years” insieme ad una app, STING 25 che ha vinto il prestigioso award Cannes Lion for Best Design/Aesthetic at the International Festival of Creativity. La app contiene inoltre contenuti esclusivi registrati durante il concerto di beneficienza per il suo sessantesimo compleanno insieme a rare interviste, foto, video e molto altro.
Sting ha venduto quasi 100 milioni di album nella sua carriera (tra i Police e il suo lavoro solista) e ottenuto 10 Grammy, un Golden Globe, un Emmy e tre nomination agli Oscar. Sting è inoltre apparso in oltre 15 film ed è autore di 2 libri tra cui la sua autobiografia best seller “Broken Music”.
Il suo supporto all’organizzazione per i diritti umani Rainforest Fund, fondata insieme alla moglie Trudie Styler nel 1989, rispecchia il suo interesse nell’impegno sociale e nella solidarietà universale.