Il ritorno dei Manic Street Preachers

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E' disponibile nei negozi di dischi "Rewind The Film", il nuovo album della band britannica, che è il seguito di "Postcards from a Young Man", il loro ultimo studio album uscito tre anni fa

 

Dopo tre anni di assenza dalle scene, i Manic Street Preachers sono tornati con il nuovo studio album "Rewind The Film", pubblicato su etichetta Columbia Records. Il disco è stato anticipato dal singolo "Show Me The Wonder", attualmente in rotazione radiofonica. Il secondo brano che è stato reso disponibile prima dell'uscita dell'album è la title track, impreziosita dal featuring di Richard Hawley.
"Rewind The Film" esce a quasi tre anni di distanza da "Postcards From A Young Man": con quest’album la band unisce un sound più riflessivo ed essenziale alla sua inconfondibile sensibilità melodica e particolare attenzione per i testi.

I primi due brani resi disponibili mostrano le diverse sfaccettature dell’album. “Rewind The Film” è una canzone dal sapore cinematografico: 6.30 minuti di atmosfera meditativa in cui Richard Hawley e James Dean Bradfield si alternano alla voce. “Sono felicissimo di cantare con i mitici Manics, non avete idea di quanto sia importante per me”, ha commentato Hawley. “È un’esperienza che porterò con me per sempre: adoro i Manics e tutto ciò che rappresentano, e dare il mio contributo, seppur piccolo, significa tantissimo per me”. “Show Me The Wonder” è invece una canzone pop allegra e positiva, ma con un testo che pone degli interrogativi. Con i suoi fiati squillanti e un ritornello gioioso, è un brano che si discosta dalle tinte delicate del disco.
Registrato nel loro studio Faster a Cardiff, al Rockfield nel Monmouthshire e agli Hansa di Berlino (dove i Manic Street Preachers sono entrati per la prima volta nella loro carriera), “Rewind The Film” contiene 12 brani tecnicamente solidi, con temi che spaziano dal sogno del rock’n’roll al thatcherismo ed a svariate altre fornti di ispirazione: il Castello di Manorbier, il compianto cantante e chitarrista degli Skids/Big Country Stuart Adamson, "Burden Of Dreams" di Werner Herzog e il poeta gallese RS Thomas. I Manics lo commentano così: “se c’è un nesso tra quest’album e gli altri nostri dischi, probabilmente è la placida maturità di This Is My Truth Tell Me Yours”.
Per nulla nuovi a splendide collaborazioni (come quella con Nina Persson dei Cardigans su Your Love Alone e con Ian McCulloch degli Echo & the Bunnymen per Some Kind of Nothingness, solo per citarne alcune), i Manic Street Preachers hanno chiamato a rapporto Lucy Rose per il brano di apertura "This Sullen Welsh Heart" e Cate Le Bon per "4 Lonely Roads", oltre al già citato Richard Hawley per “Rewind The Film”.
In occasione della recente pubblicazione del disco la band ha anche annunciato le prime date da headliner nel Regno Unito, da quando, nel 2011, ha tenuto un concerto-evento alla O2 Arena di Londra eseguendo i 38 singoli contenuti nella raccolta National Treasures. L'album è disponibile anche nella Deluxe Edition, contenente le versioni demo di tutte le tracce più tre brani registrati proprio in quel concerto alla O2 Arena.
"Rewind The Film" è l’undicesimo studio album dei Manics per Columbia Records; sono quindi gli artisti che da più tempo hanno un contratto con l’etichetta, avendolo firmato nel 1991 per pubblicare il disco di debutto "Generation Terrorists" un anno dopo.
La band si è formata nel lontano 1986 a Blackwood, in Galles, ma ha raggiunto il successo nel Regno Unito solo alla fine degli anni novanta. Anche se nella prima parte della loro carriera erano considerati un gruppo punk rock, la loro musica è ora spesso vista come rock alternativo, in seguito ance ai numerosi cambiamenti che questa ha subito nel corso degli anni. Sono conosciuti soprattutto per le loro azioni folli degli inizi, la misteriosa scomparsa (probabile suicidio) di Richey James Edwards (che preferiva essere conosciuto come Richey James), come per una serie di album fortemente iconoclasti, oltre che per i loro concerti.
Apertamente schierati politicamente, i Manic Street Preachers si sono sempre dichiarati socialisti, una posizione influenzata dalla loro educazione (sono cresciuti durante lo sciopero dei minatori degli anni ottanta) come mostrato dai loro testi e dalle loro azioni spesso molto politicizzate: una volta hanno dedicato un premio a Arthur Scargill, leader del National Union of Mineworkers e in seguito del Socialist Labour Party. La band ha anche fatto un concerto fortemente pubblicizzato a Cuba.
Il successo travolgente è arrivato con il primo album senza Edwards, "Everything Must Go", pubblicato nel 1996, che contiene 5 testi scritti interamente o in parte dallo stesso Edwards, consenso che arrivò sia in termini di critica che di vendite, e sancì la definitiva consacrazione della band.
Nel 1998 poi esce "This Is My Truth Tell Me Yours" che, proseguendo quanto musicalmente era stato intrapreso nel precedente lavoro, e che consacra i Manics in tutto il mondo. Il singolo "If You Tolerate This Your Children Will Be Next" si riferisce alla guerra civile spagnola e fu ispirato sia dal capolavoro letterario di George Orwell "Omaggio alla Catalogna" che dalla canzone dei Clash Spanish Bombs. In tale canzone è presente una frase abbastanza forte: "so if I can shoot rabbits then I can shoot fascists", che è una citazione di un contadino gallese che andò a combattere nella guerra civile spagnola tra le file delle brigate internazionali comuniste. L'album include anche le hit "You Stole The Sun From My Heart", "Tsunami" e "The Everlasting". Questa canzone in particolare, una malinconica ballata, ha riscontrato un clamoroso successo di programmazione radio-tv anche in Italia, dove i Manics nel 1998 si esibirono in occasione degli MTV Europe Music Awards.