Live Report: Linea 77

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Per i lettori di andergraund.it l'imperdibile live report dell'esclusivo Secret Show che si è tenuto al Rock N Roll di Milano lo scorso 23 Gennaio 2013

 

Secret Show dei Linea 77 @ Rock N Roll Milano (23 Gennaio 2013).

Un secret show è un live dove, per potervi accedere, è necessario il “pass” fornito dalla band stessa. Questo è lo spirito che hanno avuto ed hanno tutt’ora i Linea 77, anche e soprattutto con la nuova line up.
Per potere accedere allo Show bastava tentare la fortuna iscrivendosi alla loro newsletter, attendendo e sperando (soprattutto per i fans) di essere scelti. A me è successo.
Il 22 gennaio 2013 hanno tenuto un Secret Show al Lavanderie Ramone di Torino, mentre il 23 gennaio hanno tenuto il loro secondo show al Rock N Roll di Milano (quello dietro la Stazione Centrale, per capirci).
Arrivo al locale alle 21.20 in trepidazione e carichissimo per vedere la nuova Linea prendere forma di fronte a me, sul palco. Ancora niente “lascia passare”, i ragazzi stanno facendo un set fotografico e non ci è ancora permesso l’ingresso nel seminterrato dove suonano. Poco male, attendiamo, finché le ragazze della loro press agency controllano le liste e le persone invitate. Dopo un primo spauracchio dovuto al fatto della mancata presenza del mio nome in lista (fortuna che avevo con me la mail sul cellulare!), ci fanno scendere.
Si sente già in sottofondo “La Speranza è Una Trappola (part 1)”, la loro ultima fatica discografica; il seminterrato è popolato ancora da poche persone e mancano pochi minuti alle 22.00, orario d’inizio.
Pian piano la gente arriva e tutto comincia a prendere forma: si crea una bellissima situazione, un confronto con persone che non conosci e che, come te, sono state scelte tra tante e, quindi lì da sole.

L’attesa aumenta, fino alle 22.52, orario in cui i ragazzi salgono sul palco. Ho Nitto davanti a me, a nemmeno 10cm dalla mia faccia. Dopo il check veloce del microfono, prende il suo solito megafono e cominciano ad attaccare con “Il Veleno”, prima traccia del nuovo EP. Un pezzo potente, che non vedevo l’ora di sentire Live. Siamo tutti infuocati fin da subito, sia noi nel pubblico, che i Linea sul palco. In realtà, nemmeno sarebbe da chiamare palco: un quadrato di 3x3metri (circa) rialzato dal pavimento di una manciata di centimetri. Questa è la figata di suonare e/o vedere un live al RNR di Milano: il palco è praticamente inesistente e pubblico e musicisti si mischiano in una cosa sola. E poi loro per primi vogliono dirci che sono “Sempre Meglio”: questo è il secondo pezzo in scaletta, e come dargli torto? Prima di attaccare con questo pezzo, Nitto dice: “Questa è una serata un po’ particolare, non è una vera e propria data, è più un incontro tra amici, vaffanculo, non ce ne frega una cazzo se si sbaglia qualcosa, ci vogliamo divertire!”. E così è: infatti siamo già al degenero più totale, che esplode ancor di più quando poi partono con “Moka”, uno dei classici dei Linea 77, pezzo al quale sono molto affezionati sia loro che i fans. Il pogo è potente, loro sul “palco” sono sempre più infuocati.
La scaletta prosegue con “Avevate Ragione Voi”, canzone inclusa nel nuovo EP e dedicata a Genova 2001, ai fatti della Diaz, per poi passare da “La Speranza è Una Trappola”, title track potente e ispirata al discorso di Mario Monicelli; un passo indietro nel tempo con “Il mostro” che prosegue il live, e ci porta carichissimi e sudati, sempre di più, a “Un Uomo In Meno” e “La Musica è Finita”, entrambe del nuovo album. Poi si vola, con “Fantasma”, uno sfogo generale, sempre di più! Mentre DaDe non sente nulla dai monitor e se ne sbatte, dicendo “vabbeh, andiamo a cazzo e chissenefotte!”. 

Gli ultimi colpi sparati sono “La Caduta”, l’unico pezzo di “La Speranza è Una Trappola” in collaborazione con un altro gruppo, gli LNRipley, un trio Drum N Bass Torinese. La combinazione tra la loro elettronica e le distorsioni e l’incazzatura della Linea è praticamente impeccabile!
Siamo a “Mi Vida”, il pogo continua e loro ringraziano noi, mentre noi ringraziamo loro per averci regalato una serata così.
Ma non ci basta: cantiamo, DaDe torna sul palco dicendo “ma voi per caso volete che suoniamo ancora? E allora dovete dirlo, perché se no quelli là non salgono sul palco”, scherzando guardando il resto della Linea.
E allora si riprende. Ancora per poco, ma il poco che serve a fare “66 (Diabulus In Musica)” e a chiudere con, ancora, “Il Veleno”.
Un’ora e venti di live sudato, vissuto, desiderato, segreto e parlato. I Linea 77 hanno passato circa un anno provando a trovare un incontro con Emi, lo storico cantante, col quale le divergenze artistiche si sono fatte sempre più percettibili e forti da non poter essere annullate. Il risultato è stato un cambiamento, per certi aspetti netto: il passaggio di DaDe dal basso alla voce, l’ingresso di Paolo (il nuovo chitarrista) e di Maggio (il nuovo bassista), influenze sonore nuove e uno svecchiamento generale, oltre che nel suono anche nell’approccio.

Dopo i vari autografi all’EP e un paio di foto, ho fatto quattro chiacchiere piacevoli con Chinaski, DaDe e Nitto chiedendogli un po’ come hanno vissuto il cambiamento, chiedendogli curiosità personali riguardo al disco nuovo.

Dopo un live così, quasi per “pochi intimi”, torni a casa felice, stanco e con l’adrenalina scaricata direttamente a terra e nelle urla delle canzoni. Vedere una band come i Linea 77, con una nuova formazione, che rinasce come la fenice dalle proprie ceneri, con un approccio ancora migliore, alzare l’asticella del loro muro di suono (cosa che pareva difficile, sapendo come suona la Linea) e divertirsi come un gruppo di quindicenni, scazzando attacchi e parole (anche a causa del fatto che non sentissero praticamente nulla dai monitor sul palco) e sorridere felici di quel che sta succedendo, è come assistere alla nascita di una nuova band.
I Linea 77 sono tornati. E l’hanno fatto più carichi di prima.

Stay Tuned. Stay Angry. Stay Rock.


MauRock.