Quattro chiacchiere esclusive con Paola Iezzi

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tra musica, amore e passioni

di Michela Garau
foto © Paolo Santambrogio

È da quando erano coriste e musiciste degli 883 che seguo la carriera musicale di Paola & Chiara. Davanti a un nuovo progetto, non potevo non intervistare Paola Iezzi. Infatti la più giovane delle due sorelle milanesi ha dato alla luce, recentemente, un nuovo progetto da solista, simbolo di un’ulteriore svolta musicale. “Xcept You” è la colonna sonora della campagna promozionale di Coveri. In vendita su iTunes il pezzo ha già scalato le classifiche, incontrando i pareri positivi di fans e critica. E allora ecco svelato cosa c’è dietro al suo successo, in attesa di rivederla presto a dividere il palco con Chiara. Quattro chiacchiere esclusive, e davvero piacevoli, con un’artista a 360 con un cuore grande, che mette musica, Amore, amici e famiglia al primo posto.


“Xcept you” è il tuo nuovo singolo nato per il video promozionale della nuova campagna di Enrico Coveri. Com’è nata questa collaborazione?

Paola: Il fotografo di moda e regista Paolo Santambrogio, che è autore della campagna foto e video della collezione Primavera-Estate 2012 di Coveri, aveva bisogno di un brano originale. Voleva qualcosa in stile Moroder un po’ disco dance fine anni ’70. Conoscendo la mia grande passione per il mondo dell’immagine, e quindi della moda, mi ha chiesto se avessi avuto voglia di scrivere la colonna sonora di questa video-campaign. L’idea mi è piaciuta subito, ancor più dopo aver visto il clip. Ho detto subito di sì e mi sono messa immediatamente al lavoro.

Cosa ti ha ispirata nel comporre il brano?

Paola: Ho scritto il brano riguardandomi in loop il video. Mi sono fatta trascinare dalle immagini. Sono spesso le immagini ad ispirarmi quando scrivo. In questo caso è stata la splendida modella bionda, e un po’ anche il modello con quella sua aria “distaccata” e “scostante”, a ispirarmi la storia del pezzo. Senza volerlo ho messo in scena un paradosso. Ho fantasticato sulla situazione di questa ragazza. Ho immaginato che questa donna splendida fosse la regina del suo mondo. Avesse tutto ai suoi piedi. Ricca, famosa, bellissima, sexy, con l’attitudine giusta, è desiderata da tutti, ma fosse triste, perché in realtà non riuscisse a conquistare l’unica persona che le interessava veramente… quindi la mia “eroina” che possiede qualunque cosa ogni essere umano possa desiderare, chiede solo ardentemente di essere amata dal’unica persona che non la ricambia… assurdo, no?!?
Ho voluto giocare con il senso della canzone su due fronti: da un lato si crea un processo identificativo da parte di chiunque con un mondo perfetto, fatto di ricchezza, potenza di mezzi, fama, un luogo dorato, un mondo che certamente ti può assicurare una certa forma di felicità e dove tutti o quasi vorrebbero vivere, almeno una volta. Dall’altro lato c’è una critica neppure troppo velata all’idealizzazione di questi miti che in realtà sono “illusori” sono finti.
Fama, ricchezza, bellezza estetica, “stronzaggine”, certamente ti conferiscono quel “non so che” che può affascinare il resto del mondo, ma se poi non riesci comunque a farti amare da chi ami, tutto crolla… l’Amore è e resta la cosa più importante nella vita di un essere umano. Questo vuol significare la canzone. Di questo parla.

“Everybody wants me xcept you” recita il tuo nuovo singolo. Ti sei mai sentita, come la modella di cui parli nel brano, ricca, famosa, desiderata ma, alla fin fine, incapace di farti amare da chi ritenevi importante?

Paola: Mi è capitato di non essere ricambiata nel modo in cui volevo. Ho avuto l’impressione di essere quella che tra i due “amava di più”. Quindi sì, mi è capitato. Capita a tutti di non essere ricambiati almeno una volta nella vita. L’amore ci rende tutti uguali, per questo è così incredibile!
Una persona può fingere di amarti, ma credo che, in amore, fingere sia del tutto impossibile. Se ami ami, se non ami, non ami. E se una persona è solo interessata a quel che fai o rappresenti , ma non a quel che sei, dopo un po’ te ne accorgi. In più non c’è peggiore e frustrante sensazione che ti provoca il tentativo di scaldare un cuore che non vuole essere scaldato. Ti senti impotente e disperato. Ma va accettato. Ognuno è semplicemente e disperatamente ciò che è…non si puo’ interessare a tutti, né essere amato da tutti. Non per questo non si ha valore. Né ci si puo’ incazzare perché uno non ti ama. E’ così. Ci sono delle cose nella vita che vanno solo accettate. Fa parte del gioco.

Visto il successo del brano pensi di realizzare un videoclip ufficiale?

Paola: Non so. È un progetto nato per caso e completamente indipendente. Sì, ci penso, ma devo fare anche i conti con la realtà. Bisogna anche, con questa crisi, imparare a dare e aspettare di ricevere qualcosa. Perché se si continua a dare e basta, dopo un po’ resti senza energie. È come l’Amore. Non si può sempre dare, bisogna imparare anche a ricevere, sennò, dopo un po’ diventi un involucro vuoto…

Dell’arrangiamento musicale se ne sono occupati Marco Bastianon & Stefano Tirone. Come è nata questa collaborazione?

Paola: Conosco Marco Bastianon dalle scuole elementari, ci credi? Avevo già coinvolto Marco per un rmx di “Alone”, e poi lo abbiamo richiamato per remixare un pezzo di Paola&Chiara. E’ un dj di grande talento e una persona meravigliosa. Quando ho pensato ad un produttore musicale per questo brano ho pensato subito a lui. Gli voglio anche molto bene il che non guasta! Stefano Tirone è un produttore, un musicista e un arrangiatore in gamba ed è stato coinvolto da Marco. Io non lo conoscevo. Poi Marco ed io abbiamo coinvolto dei giovani dj che hanno realizzato 4 remix super dance che hanno reso l’Ep davvero fantastico!!! Guarda, approfitto per dire che tutto quello che si fa a livello di produzione musicale in questo periodo, lo si fa con immensi sforzi da parte di tutti e che se la situazione della musica prosegue così, tra non molto diventerà difficilissimo continuare a fare bei progetti. Quindi chiedo agli amanti della musica di comprare la musica. Non la mia, quella che a ciascuno piace, ma di non scaricarla più gratuitamente. Di comprarla. Chi non compra la musica non ama la musica. Non la rispetta e non rispetta il lavoro di artisti e professionisti. Se anche oggi, che un brano costa 99 centesimi su iTunes, mi dicono che la musica è cara (ho visto album a 5 euro!) resto basita. Costa di più una coca-cola al bar sotto casa o un pacchetto di cicche! Basta scuse! È triste e super cheap sentire oggi ancora gente che dice che scarica musica gratis perché è cara!

Un singolo molto diverso dal tuo precedente “Alone”. Per caso stai pensando di creare tutto un album da solista?

Paola: No, anzi, stiamo lavorando ad un nuovo progetto di Paola&Chiara del quale però non posso parlare. Posso solo dire che è un progetto che volevamo entrambe realizzare da tempo. Entreremo in studio al termine dell’estate! Non vediamo l’ora. Poi dopo quello che ha scritto THE GUARDIAN su Paola&Chiara siamo tutte gasate, un grande orgoglio e inatteso regalo da parte di questa illustre testata inglese! Non siamo d’accordo sulle cose poco carine che ha scritto sulla musica di alcuni nostri grandi e illustri colleghi, naturalmente. Anzi approfitto ora per dire che siamo entrambe grate a Laura Pausini per averci coinvolte più volte in suoi progetti live. È stato un enorme privilegio essere sul suo palco con le per due volte! È una grande artista italiana nel mondo, una grande professionista, dotata di un’umiltà e una lucidità uniche. La metto alla stregua delle grandi cantanti pop internazionali. Anzi in alcuni casi è superiore. Ha la capacità di tenere un concerto per più di tre ore ballando, cantando completamente dal vivo con una grinta e una passione che poche volte ho visto. In tante artiste straniere non ho visto la sua potenza. Laura è una grande. La amiamo. Come molti, moltissimi. Non si può né non stimarla immensamente né non volerle bene. Impossibile.

Ritorniamo alla musica. Recentemente hai partecipato al brano “In adorazione di te” di Stiv. Com’è nata la vostra collaborazione?

Paola: Stiv si è proposto nel 2007. Mi scrisse su Myspace se non ricordo male. Realizzò un remix molto bello per Paola&Chiara per il brano “Vanity & Pride”, brano che fu remixato anche da Felix Da Housecat. Da allora Stiv mi ha sempre tenuta aggiornata sulle sue produzioni. È un artista, un musicista e uno scrittore, oltre che un dj e produttore musicale. Uno schietto, verace, uno che mi piace insomma. Mi ha mandato tutto il suo nuovo album “È più forte di me” in anteprima. Mi ha chiesto se avessi avuto per caso voglia di fare un “featuring” in un brano dell’album. Appena ho sentito “In adorazione di te” mi sono commossa. Me ne sono innamorata… così ho deciso che avrei cantato con lui quel brano. Poi la collaborazione è andata oltre e abbiamo girato anche il video insieme che ho co-prodotto con lui e il regista. Tutto indipendente. Tutto tra di noi. Solo con la voglia di fare una figata insieme. Super Low Budget ,ma figata! Attraverso la musica. Nulla altro.

Non solo musica nella tua vita, ma anche fotografia e teatro. Mi puoi parlare di entrambe le passioni?

Paola: Tutto ciò che mi aiuta a esprimere la creatività che sento dentro, mi piace. Ogni cosa tocca corde diverse, ma alla fine lo scopo è sempre quello: esprimere la creatività, far fluire l’energia buona, annientare quella cattiva trasformandola in energia pulita. Quando riesco a realizzare progetti artistici e creativi mi sento felice. Se non lo faccio, mi intristisco, mi innervosisco e sono presa da una forte sensazione di frustrazione, come se avessi entrambe e gambe ficcate in una palude.

Qual è l’ultimo acquisto musicale aggiunto sulla tua libreria iTunes?

Paola: Ho comprato il nuovo singolo di Deadmou5, si chiama The Veldt. Mi fa impazzire. E poi L’ep di “Xcept You” naturalmente!

Recentemente è uscito anche il singolo di Chiara “L’altra parte di me”. Cosa ne pensi del brano di tua sorella?

Paola: Chiara si è cimentata in un lavoro da interprete. Il brano di Diego Calvetti è bello e tratta con delicatezza un tema molto delicato: quello della fiducia in se stessi e della crescita. Chiara lo ha cantato divinamente. Con grande cuore, grande voce, trasporto e delicatezza, rendendo il brano ancora più bello, intenso ed interessante. Mi è piaciuto molto e sono stata fiera di lei e di questa sua collaborazione per questo bellissimo film indipendente, che ha ottenuto grande riscontro di critica e pubblico. Bravi tutti e brava lei!

Il singolo di Chiara è la colonna sonora di un film. Ti piacerebbe realizzare un’intera colonna sonora per il cinema?

Paola: Credo sia un lavoro molto complesso. Ma tutto ciò che ha a che vedere con la musica e le immagini mi appassiona in maniera viscerale. Quindi sì, mi piacerebbe molto. Spero si presenterà l’occasione di farlo un giorno.

Dopo dei lavori da soliste puoi anticiparci qualcosa per quanto riguarda il “progetto” Paola&Chiara?

Paola: No… bocca cucita! Ma amiamo già fin dall’inizio l’idea di questo progetto!

Avete mai più pensato di scrivere il libro di cui parlavate al tempo di “Vamos a bailar”?

Paola: Ogni tanto l’idea torna, poi abbiamo sempre molto da fare e la musica occupa la maggior parte dello spazio mentale. Poi ogni tanto c’è anche la vita “normale” da “curare”…

Max Pezzali ha da poco celebrato i 20 anni degli 883 e di “Hanno ucciso l’uomo ragno”. Anche tu e Chiara siete state parte portante degli 883. Qual è il ricordo più bello di quell’avventura e che augurio daresti oggi a Max?

Paola: Dico sempre che gli anni con gli 883 sono stati gli anni divertenti di liceo che forse io non ho mai avuto. Al liceo ero sempre triste, piangevo sempre, stavo male, come tutti gli adolescenti. Ma mentre alcuni miei compagni se la vivevano meglio, si divertivano di più, io ero sempre angosciata. Mi sentivo sempre nel posto sbagliato. Volevo sempre fuggire, invece ero costretta a stare lì. Quando la scuola è finita e ho preso il diploma, ho provato un senso di liberazione enorme… Con gli 883, nonostante si lavorasse duramente tra prove, promozione, tv, video e la responsabilità da professioniste che avevamo di colpo, ci siamo divertite davvero come pazze. Eravamo le piccole del gruppo ed eravamo protette da tutti, Max per primo, che ci ha voluto bene come a delle sorelline.
Ci chiamavano “il Bimbe” per la nostra caratteristica “gemellare” e simbiotica. È stato un periodo meraviglioso. Quando Cecchetto, per la prima volta, entrò nel locale dove ci esibivamo con il nostro gruppo funk oramai da due anni, ci prese un colpo. Ancora di più quando ci chiese se avevamo voglia di far parte degli 883. Da lì è cominciata la nostra avventura nel mondo dei grandi. Di quelli che fanno questo mestiere da professionisti e non siamo più tornate indietro. Fra i miei ricordi più belli ci sono quelli di quel periodo. L’ho amato molto. Voglio molto bene a tutti loro: Claudio per primo, Max, Marco Guarnerio, Franco Tuzzio, PierPaolo Peroni, Massimo Simbolo, tutti i ragazzi della Band, Antonio Germinario… insomma tutta la gente che lavorava con e per Max. Sono stati anni meravigliosi. Dai che se ci penso troppo mi commuovo!

 

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