Smashing Pumpkins: l’attesa è terminata

Stampa

Finalmente è disponibile nei negozi e in digitale l'album del grande ritorno "Oceania". Line up rinnovata e una ritrovata giovinezza per Corgan e soci: i fantasmi del passato sono ormai alle spalle

 

È finalmente disponibile nei negozi e in digitale “Oceania”, uno degli album rock più attesi e misteriosi dell’anno, che segna il grande ritorno di una delle band più importanti della storia della musica contemporanea: gli Smashing Pumpkins.
Il nuovo lavoro dei Pumpkins è il loro settimo album di inediti ed è stato registrato negli studi di Chicago del leader carismatico Corgan con la sua band: il chitarrista Jeff Schroeder, il batterista Mike Byrne e la bassista/vocalist Nicole Fiorentino. Si tratta del primo album scritto dopo l'abbandono anche dell'ultimo membro originale della band che oltre a Corgan era rimasto nella line up del gruppo, Jimmy Chamberlin. I 13 brani che lo compongono sono stati prodotti dallo stesso Corgan insieme a Bjorn Thorsrud e sono stati mixati da David Bottril, mentre la toccante copertina è una foto di Richard Shay, figlio del leggendario Art Shay, uno dei più importanti scrittori e fotografi contemporanei americani.

L'uscita sotto forma di album vero e proprio di "Oceania", la cui release era stata inizialmente fissata per l'autunno del 2011, posticipata poi allo scorso 19 giugno, è sembrata a molti una palese contraddizione dopo l'esperimento di "Teargarden by Kaleidyscope", il loro precedente album del 2009, che era stato pubblicato "a pezzi", cioè in diversi ep da 4 canzoni, dopo aver fatto uscire le varie tracce una alla volta, in download gratuito su Internet; all'epoca i Pumpkins avevano sostenuto con fermezza che secondo loro gli album ormai erano un mezzo sorpassato. Però visto che solo i cretini non cambiano mai idea, ecco come Corgan ha motivato questo inaspettato e deciso retro front: "Sono ancora fermo sulla mia posizione, e confermo che penso che gli album non siano più particolarmente rilevanti in questo momento. Però come del musicista, e in particolare dal punto di vista di chi scrive canzoni, per me era interessante l'operazione di mettere insieme un gruppo di pezzi nati e fatti per stare insieme". In un secondo momento poi Corgan ha ammesso anche che il gruppo ha deciso di tornare al tradizionale formato dell'album perché avendo già sperimentato la formula del pubblicare una canzone alla volta, si erano trovati a dover constatare che quella soluzione non aveva portato ai risultati che erano stati prefissati e che non avevano ottenuto il livello di penetrazione in cui avevano sperato: "La conosco bene questa tanto celebrata penetrazione sul mercato della musica via Web della quale tutti parlano. Voglio dire, noi abbiamo 1 milione e 300mila fan sulla nostra pagina di Facebook. Il che porterebbe a pensare che, nel momento in cui tu posti sulla tua pagina una nuova canzone, un milione e 300mila persone la ascoltino. Magari non subito, certo, e magari non tutti, ma una buona parte sì. Anche perché se sei un fan e la canzone ti interessa, non devi metterti a cercarla, ma ti arriva comodamente sulla tua pagina personale. Invece, dopo l'esperienza di "Teargarden by Kaleidyscope", mi sono reso conto che attraverso il Web non siamo riusciti a raggiungere quella porzione di audience che l'utilizzo dei canali tradizionali pensavamo non ci permettesse di raggiungere. Quindi ho pensato: 'Cosa accidenti dobbiamo fare per superare questo scoglio?'. E subito dopo mi sono detto: 'Ok, torniamo a fare i dischi come si facevano una volta'".

E alla fine il gruppo si è dichiarato molto soddisfatto della sua nuova creatura. La bassista Nicole Fiorentino ha raccontato a riguardo alla lavorazione di "Oceania": "Credo molto in questo disco e penso che avrà una vibrazione diversa rispetto a tutti gli altri album del gruppo nei quali Billy aveva suonato la maggior parte degli strumenti. Per quest'album abbiamo lavorato tutti insieme. E penso che sicuramente abbiamo esplorato nuovi territori, ma ciò che amo di questo disco è anche la grande familiarità con la vecchia scuola Pumpkins: un ritorno alle origini con un tocco modernità insomma. La cosa interessante di questo album è che è in grado di catturare l'energia del vecchio materiale senza farne una scopiazzatura. Billy ha sicuramente trovato la strada per riprendere l'energia e l'entusiasmo dei primi due album del gruppo Gish e Siamese Dream".
Il chitarrista Jeff Schroeder ha invece evidenziato come l'album potrebbe risultare anche meno pesante rispetto ai lavori precedenti, affermando che "In questo periodo storico e a questa età, con quello che sta succedendo politicamente e socialmente, si sente il bisogno di suonare qualcosa che è un po' più etereo e sognante. Ci piacerebbe che la nostra musica fosse in grado di elevare la gente ad un altro livello emotivo". Corgan ha invece affermato senza mezzi termini che "Oceania" è il miglior album dei Pumpkins dai tempi di "Mellon Collie". Confrontandolo con i suoi lavori precedenti, ha detto che si tratta della prima volta in cui effettivamente si è sentito libero dalla vecchia band: per la prima volta non sto reagendo contro di essa o per essa o all'ombra di essa".
E poi ha anche aggiunto circa la nascita del disco: "Abbiamo lavorato per un certo periodo in una sala cinematografica vuota a Sedona durante i mesi invernali all’inizio del 2011, volevamo delineare alcune versioni guida delle canzoni. Abbiamo lavorato duramente per creare spazio nella musica, senza smarrire la forza emotiva che ci piace avere dietro le canzoni. Ero determinato a fare un album dove ogni canzone era importante come le altre, ignorando il solito meccanismo di aver bisogno di un singolo. L'unico modo per farlo è che ogni canzone di Oceania funzioni e meriti di essere appresa, è quello di mettere il cuore in sequenza, come un insieme coerente. Quando abbiamo sentito di aver raggiunto questo equilibrio,ci siamo senti pronti a farlo sentire".

E poi, confermando quanto affermato da Nicole Fiorentino ci ha tenuto a precisare: "Sono irremovibile nel sottolineare che, come gruppo, in primo luogo, siamo qui per fare nuova musica insieme. Jeff, Mike, e Nicole hanno dato un contributo significativo al tono e alla struttura di Oceania, un album che è diverso da qualsiasi altro abbia mai fatto. Allo stesso tempo credo che Oceania confermi gli stessi valori musicali che ho sempre spinto per i Pumpkins, siano essi progressive, emotivi, epici o inquieti".
L'album è stato accolto dal pubblico e dalla stampa specializzata in maniera abbastanza positiva. "Metacritic", che assegna un punteggio ottenuto facendo una media delle 100 alle opinioni più autorevoli da parte della critica, ha assegnato al disco un punteggio medio di 71, che indica "recensioni generalmente favorevoli". RedEye ha dato all'album di 3 stelle su 4, sostenendo che "Oceania" è la cosa migliore Corgan e soci abbiano prodotto da tempo. "Antiquiet" ha assegnato all'album 4 stelle su 5, e lo ha definito il "miglior lavoro di Corgan dell'ultimo decennio". Anche BBC Radio ha dato all'album una recensione positiva, definendo il suono di "Oceania" come eccitato e vivo. Allmusic ha dato all'album 4 stelle su 5, dicendo: "In Oceania ci sono alcune delle canzoni più memorabili e travolgenti che Corgan abbia scritto a partire dal 1993, anno di Siamese Dream".
E nonostante le recensioni positive Billy Corgan ha fatto intendere che il suo gruppo potrebbe mettere la parola fine alla propria carriera nel caso in cui il nuovo album, "Ocenia", dovesse rivelarsi un fallimento in termini di vendite e attenzione da parte del pubblico. "Se saremo ancora capaci di catalizzare l'interesse dei fan e di farli venire ai nostri concerti immagino che i prossimi tre o quattro anni saranno davvero interessanti per la band", ha osservato Corgan nel corso di un'intervista a Billboard: "Se invece 'Oceania' dovesse sbattere contro lo stesso muro di disinteresse contro il quale si sono scontrati altri nostri lavori più recenti, allora credo sia il caso di fare un passo indietro e rimettere in discussione il gruppo e i progetti per il futuro. Perché continuare facendo finta di nulla sarebbe come impiegare un'incredibile quantità di energia solo per gettare un sassolino nell'oceano".
Nel 2012 gli Smashing Pumpkins saranno impegnati in un tour mondiale concepito intorno alle musiche dell’album e ai visual di Sean Evans (recente collaboratore di Roger Waters per la celeberazione di “The Wall”). La band non mancherà, comunque, di ripercorerre anche tutti i loro grandi classici che hanno ridefinito i parametri dell’alternative rock e che continuano ad essere suonati in tutte le radio rock del mondo.