Southern Air

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A solo un anno di distanza dal loro precedente album arriva l'ultima fatica di Ryan Key e soci, a detta di molti l'album migliore della band. C'è aria nuova nella vita dei componenti del gruppo e questo ritrovato ottimismo si ritrova nei loro nuovi pezzi

E' disponibile da pochissimi giorni nei negozi di dischi "Southern Air", il nuovo album degli Yellowcard. Si tratta dell'ottavo tassello della discografia della rockband capitanata da Ryan Key, ed è stato pubblicato lo scorso 14 agosto da Hopeless Records.
La band, nata nel 1997 a Jacksonville, in Florida, è arrivata al successo palnetario (e quindi si è fatta conoscere anche nel nostro paese) nel 2003, grazie al singolo "Ocean Avenue", che ha spalancato loro le porte delle programmazioni radiofoniche e delle televisioni musicali di tutto il mondo. La loro musica, una commistione di rock, pop, punk e emo, è caratterizzata principalmente dalla presenza del violino elettrico in quasi tutti i loro pezzi: una vera e propria firma per la band, una caratteristica unica e distintiva nel panorama punk rock internazionale.
Il nuovo album arriva a solo un anno di distanza da "When You're Through Thinking, Say Yes", uscito nel 2011, disco che era arrivato dopo un periodo di pausa del gruppo durato qualche anno. Si tratta anche del primo CD con il nuovo bassista Josh Portman, che ha sostituito Sean O'Donnell. O'Donnell, che si era unito al gruppo dopo la reunion del 2010 e dopo aver suonato con il cantante Ryan Key nei Big If durante il periodo di stop degli Yellowcard, ha spiegato che l'impegno richiesto per suonare a tempo pieno in una band di fama mondiale non poteva conciliarsi con la propria vita privata, alla quale avrebbe sottratto troppo tempo, soprattutto in vista del suo prossimo matrimonio. Così il suo posto è stato preso da Josh Portman che già in precedenza aveva suonato con il gruppi in alcuni concerti nel tour del 2007.

"Non mi sono mai sentito così incerto sul futuro come quando nel 2008 abbiamo deciso di prenderci una pausa" ha commentato Ryan Key, parlando della storia dietro al titolo del nuovo album 'Southern Air'. "Ho pensato che la cosa migliore per me fosse lasciare Los Angeles e spostarmi per stare più vicino alla mia famiglia, ad Athens; questo è un capitolo fondamentale della mia vita per cui sarò sempre grato. Ho capito più chiaramente le cose che davvero mi importavano, ed è con questo spirito che siamo entrati in studio a registrare “When you are Through Thinking Say Yes”. Il successo del disco e del tour successivo sono stati per me come realizzare per la seconda volta i miei sogni, e quell’energia non si è esaurita: per questo siamo tornati velocemente in studio. E’ a quegli anni in Georgia allora sono tornato a ispirarmi per scrivere i brani che hanno composto Southern Air”.
E infatti dopo aver annunciato già nel 2011 che la band stava lavorando all'album successivo a "When You're Through Thinking, Say Yes", lo scorso marzola band ha confermato il ritorno in studio a Los Angeles. Ancora una volta la scelta del produttore è ricaduta su Neal Avron, collaboratore di vecchissima data degli Yellowcard che già aveva lavorato con il gruppi in tutti i precedenti album della band.
Nel disco sono presenti alvuni collaborazioni eccellenti, come quella di Patrick Stump dei Fall Out Boy, Alex Gaskarth degli All Time Low, Cassadee Pope degli Hey Monday e Tay Jardine dei We Are In The Crowd.
Il primo singolo estratto "Southern Air", lanciato lo scorso 21 maggio, è "Always Summer": il pezzo è stato scaricato da iTunes ben 20.000 volte in una sola settimana. A fine luglio è uscito invece il secondo singolo, "Here I Am Alive", scritto a quattro mani con Patrick Stump e cantanto assieme a Tay Jardine.
Ecco come Sean Mackin, il violinista del gruppo, ha parlato della genesi di "Southern Air": "Alcuni mesi dopo il rilascio di "When You're Through Thinking, Say Yes" ci siamo resi conto che, se non avessimo registrato nulla durante la successiva primavera, ci saremmo ritrovati a doverlo fare durante l'autunno. Però in quel periodo erano già previste numerose date in giro per il mondo. Così abbiamo deciso di forzare un po' i tempi in modo da essere pronti ad entrare in studio ad inizio 2012. Nonostante le preoccupazioni di Ryan, che temeva che i tempi fossero troppo ristretti, la genesi dell'album si è svolta senza troppi problemi, in poco più di tre settimane. Alla fine il risultato è buono, e lo stesso produttore Neal Avron si è complimentato con noi dicendo di trovare "Southern Air" il loro miglior lavoro della nostra carriera". Durante la registrazione del disco Sean si è trovato a portare avanti in parallelo una battaglia ben più importante, quella contro un cancro alla tiroide, che gli era stato diagnosticato a fine 2011. Il violinista ha poi confidato che il lavoro gli è stato di grandissimo aiuto e sostegno morale per non perdersi d'animo nei primi mesi del trattamento.
La buona impressione sul disco manifestata da Neal Avron e dagli stessi componenti del gruppo è stata poi confermata dai buoni risultati delle vendite ("Southern Air" ha scalato la classifica di iTunes fino a raggiungere la posizione numero 2 negli Stati Uniti), oltre che dalle recensioni più che buone ottenute dalla critica e dalla stampa specializzata. Insomma sono praticamente tutti concordi nell'affermare che "Southern Air" sia uno dei migliori lavori mai realizzati dagli Yellowcard, se non addirittura il miglior disco della loro carriera.
Il giorno dell'uscita di "Southern Air" gli Yellowcard si sono esibiti in una ahimè breve ma intensa esibizione proprio nel nostro paese, al Carroponte di Sesto San Giovanni alle porte di Milano.