Pearl Jam - Backspacer

Venerdì 25 Settembre 2009 10:04
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Pearl Jam - Backspacer Se la coerenza è una virtù, nessun’altra band suona così fedele a se stessa come i Pearl Jam, con i suoi pregi e con i suoi difetti. In quasi vent'anni di carriera sono sempre rimasti coerenti con se stessi e fedeli alla direzione musicale lungo la quale avevano incanalato la loro carriera fin dagli inizi. Ora, liberi dal contratto con le etichette Epic e J della Sony, hanno deciso di scegliersi i partner coi quali distribuire negli Usa il nuovo album Backspacer lasciando il compito, in Europa, alla Universal. A questa continua ricerca di integrità contribuisce ora "Backspacer", un album immediato, a quanto pare registrato velocissimamente, quasi live, con un'urgenza e una concisione (neanche 37 minuti di durata) che ribadiscono uno dei cardini del Vedder- pensiero: i dischi sono solo una scusa per andare in tour e suonare dal vivo. La produzione è stata affidata a Brendan O'Brien che aveva lavorato con loro dal primo album fino a "Yield" del '98. La sua mano - le parti di pianoforte e tastiere, le orchestrazioni - si avverte nitida nei brani più rock come "Gonna See My Friend" o "Got Some"); meno intrusiva in quelli un po' più pop come "The Fixer" o "Speed Of Sound"; brillante nelle ballate dominate da chitarre acustiche e archi come "Just Breathe" e "The End".