Mot Low - Il ritorno della mezza stagione

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Mot Low - Il ritorno della mezza stagione

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A distanza di tre anni dal loro ultimo ep, e dopo aver perso il suffisso Lem, i piemontesi Mot Low tornano con il loro primo album "Il ritorno della mezza stagione", un disco difficile da etichettare sotto una precisa categoria, ma poco importa, visto che in realtà basterebbe dire che si tratta di un album assolutamente divertente ed esplosivo. Potremmo definirlo punk, o meglio post punk, oppure garage rock, o semplicemente rock. O ancora, forse meglio, potremmo dire che in sostanza si tratta di un miscuglio molto ben riuscito di tutte queste cose. Per rendere l'idea si può aggiungere che il sound della band di Torino è molto vicino a quello di Ty Segall e Wavves, o per rimanere in casa nostra li potremmo accostare a gruppi nostrani come Fast Animals And Slow Kids e Gazebo Penguins. Insomma, se volete etichettarli in qualche modo fate voi, sicuramente se volete farvi un'idea precisa è molto più semplice ed efficace ascoltare la loro musica piuttosto che cercare di descriverla. Il fatto certo è che per quanto loro non amino prendersi sul serio e per quanto non vogliano essere definiti musicisti ma piuttosto 'gente di Torino a cui piace suonare', beh, devo dire che musicalmente parlando il disco, a mio modo di vedere, raggiunge livelli qualitativi veramente molto alti. I ragazzi, checché ne possano dire, sono 'gente di Torino a cui piace suonare' veramente molto validi. Ritmi serrati e chitarre affilate come lame di rasoi sono le portate principali del menù. I pezzi sono un condensato di energia allo stato puro, arrivano in maniera diretta e onesta, mantenendo in pieno la potenza e la freschezza di un'esibizione dal vivo. E non a caso le tracce sono state registrate tutte in presa diretta, e si sente.
I testi degli undici pezzi che figurano nella tracklist del disco, tutti in italiano, sono altrettanto immediati e non lasciano spazio a inutili giri di parole: le liriche taglienti, ironiche, divertenti e mature sono di sicuro uno dei punti di forza di quest'album. Le tematiche? Storie di tutti i giorni, fotografate con lucidà, sarcasmo e con la giusta dose di cinismo: la società odierna, la crisi, i rapporti interpersonali... raccontate sempre rigorosamente senza mai prendersi troppo sul serio.
La chicca che impreziosisce il disco, senza voler assolutamente sminuire i pezzi scritti dai Mot Low, è sicuramente la versione in chiave rock del classico di Toto Cutugno "Voglio andare a vivere in campagna". D'impatto fa sorridere il contrasto tra le due versioni, quella originale e quella dei ragazzi piemontesi, poi però man mano che la traccia va avanti, ci si rende conto che, a parte il senso di straniamento iniziale, si tratta veramente di una bellissima rivitazione. E' un pezzo vibrante, coinvolgente; ci sono degli elementi country che si sposano alla perfezione col testo della canzone, per non parlare di quegli echi di morriconiana memoria che in alcuni punti riportano alla memoria le colonne sonore degli spaghetti western di Sergio Leone o di alcuni film di Tarantino. Assolutamente geniale!
Insomma "Il ritorno della mezza stagione" è un disco da non lasciarsi assolutamente sfuggire, e sono certi che i pezzi rendano ancor di più se ascoltati dal vivo; quindi se vi capita non lasciatevi assolutamente sfuggire l'opportunità di andare a sentire i Mot Low in concerto. Io, se ne avrò l'occasione, di sicuro non lo farò!


Tracklist:
01. Apocalisse
02. Allestero
03. Finito
04. F. Alberoni
05. Il ritorno della mezza stagione
06. L’importante è venire
07. Anche stasera non ci siamo divertiti
08. Conta solo il materasso
09. Voglio andare a vivere in campagna
10. In un albergo ad ore
11. Lontano dai pasti

www.mot-low.com