Leon - Come Se Fossi Dio

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Leon - Come Se Fossi Dio

Etichetta: Treparole

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"Come Se Fossi Dio" è l'opera prima di Leon, cantautore poliedrico e decisamente fuori dagli schemi, cresciuto nella (talvolta) fastidiosa tranquillità e nell'assordante silenzio delle montagne valdostane. Una solitudine che sicuramente è stata fondamentale nel suo processo di autoanalisi, di scoperta e di riscoperta dei risvolti più profondi e più nascosti del suo io; una ricerca lunga e sicuramente non semplice, il cui risultato finale è un disco in cui l'artista si mette completamente a nudo di fronte all'ascoltatore. Non è semplice, e sicuramente non è cosa da tutti, mostrarsi al mondo senza veli, senza filtri, rendersi completamente vulnerabili, riconoscendo e dichiarando le proprie fragilità, rivelando i propri pensieri più privati e i sentimenti più profondi, aprendo i cassetti che contengono i propri fantasmi e spalancando le ante degli armadi in cui sono nascosti i propri scheletri. Però Leon fa tutto questo con un coraggio e una spavalderia invidiabili.
Liriche intime e introspettive, ma anche lucide riflessioni sulla società in cui viviamo. Testi diretti come pugni nello stomaco. Temi scomodi e non semplici da trattare come l’anoressia, la pedofilia e l’immigrazione raccontati con toni talvolta sarcastici e pungenti. Una fotografia dettagliata su sé stesso e sul mondo. Storie raccontate con l'intelligenza, il coraggio e la sensibilità di un'artista con la A maiuscola, ma in maniera disincantata e senza filtri tipica di un bambino. Un personaggio sicuramente interessante; un cantautore dalle mille sfaccettature in grado di sorprendere e di emozionare.
La cosa particolare di questo lavoro è che nonostante si tratti di un album molto privato e personale, non vi dovete aspettare pezzi dalle atmosfere acustiche e soffuse come la maggior parte delle persone si immaginerebbe. "Come Se Fossi Dio" musicalmente parlando è un disco pop estremamente orecchiabile e di piacevolissimo impatto fin dal primo ascolto. Talvolta è anche spiazzante soffermarsi su pezzi dal testo molto impegnativo, come ad esempio "Bellissima" ("Non mangio più, non vivo più, non sento il vuoto allo stomaco. Odio la vita e scavo in me da quando mi hai lasciata..."), incastonati sulle note di quelle che apparentemente potrebbero sembrare belle pop song estremamente radiofoniche, seppure dalle venature vagamente dark. Si tratta di un pop intelligente e maturo, ma immediato e coinvolgente, impreziosito da un uso importante ma misurato dell'elettronica, velato da tinte scure e malinconiche. Con qualche richiamo qua e là che sembra provenire da terre lontane.
Belle e degne di nota anche le due perle che chiudono la tracklist del disco: "Jeux Dangereux", riuscita cover in versione francese di "Wicked Game" di Chris Isaak e la bonus track, un bel remix di "Nel Gin" firmato da Nedagroove.
Il pezzi suonano maledettamente bene, sono rifiniti e confezionati con estrema cura e maestria. Merito naturalmente di Leon, che ha una lunga esperienza musicale alle spalle, ma sicuramente decisiva è stata anche la collaborazione di Pietro Foresti, il "profeta dell'apocalisse musicale", com'è stato definito dallo stesso Leon, produttore dalle grandissime capacità e dalla lunghissima esperienza.
Un'opera prima affascinante e multiforme, intrigante e destabilizzante per un'artista poliedrico e originale che sicuramente ha ancora molto da dare e da dire.

 

[diEFFE]

 

Tracklist:

01. Come Se Fossi Dio
02. Bellissima
03. Canto Notturno
04. Encore
05. Immagini
06. Profughi
07. Ego Te Absolvo
08. Giorni Di Pioggia
09. Nel Gin
10. Jeux Dangereux

www.leon-art.it