Davide Van De Sfroos - Akuaduulza

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Davide Van De Sfroos - AkuaduulzaSi tratta dell’ultimo album in ordine di tempo nella carriera di Davide Van De Sfroos. E si sente. Fin dal primissimo ascolto risulta evidente che, specialmente in alcuni pezzi, il risultato è decisamente più evoluto rispetto al passato. I suoni si fanno più raffinati e ricercati, e la varietà di strumenti usati è molto più varia. Suoni anche più sperimentali se vogliamo, che nell’insieme conferiscono all’album atmosfere quasi soprannaturali, eteree, impalpabili. Anche i testi probabilmente puntano su una dimensione un po’ diversa, più astratta, più filosofica. Certo, è sempre il lago, come nei precedenti lavori, a fare da sfondo alle diverse vicende che vengono raccontate, che però sono narrate in maniera forse meno diretta; vere e proprie poesie messe in musica. Una su tutte “Akuaduulza”, profonda, toccante, commovente, e poi “Preghiera delle quattro foglie”, “Il libro del mago” e “Rosanera”. Non manca infine qualche pezzo un po’ più in linea col passato, da ballare e cantare durante i concerti, come “Nona Lucia” o “El Baron”. Un ottimo disco insomma, dalle atmosfere veramente suggestive: variegato, completo e molto ben curato.