Dogma - Sospesi

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Dogma - Sospesi

Etichetta: ET-TEAM Produzioni discografiche

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Come coniugare rock, sound dal sapore vagamente anni '80, chitarre elettriche taglienti e aggressive, sezione ritmica incalzante e la dolcezza di un disco di canzoni d'amore? Ce lo spiegano molte bene i Dogma, che racchiudono tutto questo e molto altro nel loro disco d'esordio che si intitola "Sospesi". Circa il significato del titolo del disco sono gli stessi Dogma a fare chiarezza: «Innanzitutto crediamo che chi insegua un sogno, conduca una vita appunto “sospesa” dalla realtà per alcuni versi. E poi perché le nostre canzoni, anche se parlano d’amore, non hanno mai una conclusione certa… lasciamo la situazione appunto in sospeso, in modo da far immaginare il finale a chi ci ascolta». I brani dell'album sono stati testati e presentati dal vivo in anteprima durante l'estate 2015 di fronte a migliaia di persone, durante eventi in cui la band originaria di Chivasso, in provincia di Torino, in attività dal 2013, ha avuto la possibilità di dividere il palco con artisti di tutto rispetto del calibro di Eugenio Finardi, Cristiano De Andrè, le Custodie Cautelari, Steff Burns, Maurizio Solieri.
Il disco ha un sound molto particolare a calvallo tra rock classico all'italiana di fine anni '80, primi anni '90 (pensate a un Ruggeri al tempo dei Decibel per avere un'idea) e di certo rock, glam rock di ispirazione marcatamente british. Forse il fatto di essere stato registrato tra Parma e Londra è il riflesso o forse la naturale conseguenza di questo sound che risulta piacevole e vincente anche se non propriamente originale o innovativo.
Tanta melodia all'italiana, chitarre elettriche tiratissime, assoli potenti, ritmi serrati e una voce bella e tagliente quella di Beniamino Cristiano (anche se in alcuni momenti risulta fin troppo tirata e sforzata), a cavallo tra Klaus Meine e Francesco Renga, sono gli ingredienti principali di questi 10 pezzi che compongono la tracklist del disco. La produzione e gli arrangiamenti, affidati alla produzione artistica di Ettore Diliberto per Et-Team, sono molto puliti e curati, quasi perfetti. Forse troppo. A tratti il rischio è di far mancare ai pezzi quella freschezza e quell'onestà che è necessaria a rendere l'esecuzione, tecnicamente impecccabile, leggermente meno fredda e impersonale.
I testi sono piuttosto interessanti, parlano con semplicità e in maniera diretta principalmente d'amore e del rapporto di coppia, sviscerando il sentimento da diverse angolazioni. Ma a mio parere è dove i brani si allontanano dall'argomento che acquisiscono maggior interesse. "Natura Perversa", il brano che apre il disco, ad esempio parla del fascino e dei limiti della mente umana, ma anche dei difetti della società odierna che plasma la testa e i pensieri delle persone con gli stereotipi e le ideologie di cui è intrisa. "Forse no" parla di passato e di ricordi: ognuno è frutto delle esperienze che ha vissuto e che formano una sorta di bagaglio in cui tutto ciò che ci capita viene immagazzinato, anche se molto spesso si tende a dimenticare. "Lato oscuro" parla della parte più nascosta e irrazionale del nostro essere: il nostro inconscio.
Un bel disco rock, onesto, intenso. Un album power ballad vecchia scuola che incontreranno sicuramente il gusto dei nostalgici di un certo tipo di musica ma non solo. Forse sono canzoni che non sorprendono, ma sono piacevoli, e tengono compagnia.

[Dan]

 

 

Tracklist:
01. Natura Perversa
02. Forse no
03. Sentimi
04. Lato oscuro
05. Inconsapevole
06. La luna si è persa
07. Senza segreti
08. Strade su strade
09.nUbriaca
10. Qualcosa di più

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