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MySpace Generation vol. I

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Si sa che in moltissima casi, specialmente quando si ha che fare con tutto ciò che riguarda il mondo del web, l'idea più semplice molte volte risulta essere quella vincente. Basta pensare a siti come Google, YouTube o Facebook, nati da pensate semplicissime, e che nel giro di pochi mesi hanno accresciuto le loro visite fino a piazzarsi nella classifica dei siti più cliccati di tutto il web. Per la gioia dei loro quasi sempre giovanissimi creatori, che in pochi anni, con l'idea giusta e con pochissime spese, magari sono passati dall'essere semplici studenti universitari appassionati di computer e tecnologia, a diventare ricchi imprenditori multimilionari.
E naturalmente non ci siamo dimenticati di Myspace, anzi, è proprio a Myspace che è dedicato l'intero numero di Andergraund di questo mese, e a tutte le conseguenze che la nascita di questo sito ha portato in particolar modo nel mondo della musica: nel modo di proporre le propria musica, nel modo di diffondere la propria musica e nel modo di fruire musica, in maniera più diretta e consapevole. Insomma, una vera e propria rivoluzione!
Ma fermiamoci un secondo e procediamo con ordine. A chi appartiene la mente geniale che è stata in grado di partorire un'idea tanto vincente? In realtà i padri di Myspace sono due: tali Chris DeWolfe, laureato all'University of Southern California's Marshall School of Business e Tom Anderson, all'epoca studente della University of California, Berkeley e dell'University of California, Los Angeles, e attualmente amministratore delegato della società. A dire il vero il vero volto di Myspace, quello che ci mette la faccia è solo il secondo dei due, Tom. Magari il nome lì per lì non vi dice niente, ma in realtà è proprio lui, Tom, l'amico di tutti, il vostro primo amico, quello che vi dà il benvenuto non appena entrate a far parte della grande famiglia di Myspace.
Come dicevamo prima l'idea che sta alla base di questo enorme colosso di internet in realtà è molto semplice, oserei dire quasi banale: offrire a tutti coloro che si iscrivono in maniera totalmente gratuita una propria pagina web personale che permetta di farsi conoscere, nella quale sono elencati i propri gusti in fatto di musica, film, libri, luoghi, sesso, persone e quant’altro possa servire a definire il carattere di un individuo, caricare le proprie foto e i propri video, cercarsi nuovi amici, lasciare commenti sulle pagine altrui, scambiarsi messaggi e via dicendo . Insomma, una vera e propria comunità virtuale, o più precisamente una rete sociale o social network.
La nascita di Myspace va fatta risalire al 1998, circa dieci anni fa. La versione attuale di MySpace è stata lanciata nel novembre 2003. Era parzialmente proprietà della Intermix Media, che è stata acquisita nel luglio 2005 per 580 milioni di dollari dalla News Corporation di Rupert Murdoch, l'attuale proprietario. I server sono a Santa Monica, California, e a New York, e dietro Myspace vi lavora solamente un piccolo gruppo di programmatori. Oggi è il sesto sito più popolare al mondo, il quarto tra quelli in lingua inglese e il terzo negli Stati Uniti secondo Alexa. Attualmente gli utenti registrati nel mondo sono all’incirca 150 milioni, anche se il numero va costantemente rivisto dato che i nuovi iscritti sono oltre 100 mila ogni giorno.
Myspace Italia, la sezione di myspace dedicata al nostro paese, è molto più recente: è partita in versione beta il 15 dicembre 2006, mentre è stata lanciata ufficialmente solo nel maggio del 2007. L'avvenimento è stato festeggiato con una grande festa a Milano, culminata con un concerto a cui hanno partecipato tra gli altri Afterhours e Linea 77. «Abbiamo deciso di lanciarlo in Italia perché gli italiani ce lo richiedevano» ha dichiarato Jamie Kantrowitz, Senior Vice President of Marketing and Content per MySpace.
«Milioni di italiani sono già connessi su MySpace. Abbiamo oltre 70.000 gruppi musicali sul sito, centinaia di opinion leader, migliaia di video. Un dato incredibile se si pensa che il fenomeno del social networking è ancora agli albori in Italia e che stiamo ufficialmente lanciando oggi». E in effetti il tasso di crescita di myspace in Italia è sbalorditivo: 4500 nuovi profili myspace al giorno, uno ogni 5 secondi. Il tempo medio che un utente italiano trascorre su myspace è 64 minuti al giorno, a fronte dei 39 minuti degli utenti USA.
Basta poco per entrare nel mondo di Myspace. Ci si iscrive ed il gioco è fatto. Si configura la propria home page, la si personalizza, si inseriscono le foto, i video, il proprio blog in cui esprimere pensieri, e quant’altro vi piaccia. I numerosi filtri consentono di evitarne l’uso fraudolento. Insomma, Myspace è un luogo sicuro. E, soprattutto, gratuito e configurabile senza conoscere alcun linguaggio di programmazione. Questi sono i suoi principali punti di forza.
La parte del leone all'interno di Myspace la fa sicuramente la musica. Tra i fruitori più importanti di MySpace infatti ci sono senza dubbio un sacco di musicisti e di band, ed è forse questa una delle pieghe più interessanti che ha preso la trovata geniale di Tom e Chris, e che ha causato le conseguenze se vogliamo più importanti anche all'esterno della rete. Attraverso MySpace qualsiasi cantautore o gruppo può farsi conoscere, mettere in ascolto a disposizione di tutti gli utenti i propri brani, comunicare alla cerchia dei loro amici tutte le novità che riguardano il gruppo, pubblicare e aggiornare in tempo reale tutte le date del proprio tour, crearsi nuovi fan... Insomma, una gran bella vetrina. Prima dell'avvento di Myspace i giovani cantanti e i gruppi emergenti avevano la possibilità di farsi conoscere principalmente attraverso l'attività live e il passaparola; ora questo vale lo stesso, ma c'è anche una grossa opportunità in più per loro!
E i musicisti dimostrano di apprezzare parecchio. Lo dimostra il fatto che nel mondo almeno 1 milione sono gli utenti musicisti che hanno la loro pagina personale. In Italia il numero di gruppi musicali iscritti a Myspace Italia è superiore a 70000. Leggenda vuole che grazie a questo spazio su internet, numerosi musicisti tra cui gli Arctic Monkeys, i Cansei de Ser Sexy, Mika e Lili Allen, solo per citare alcuni esempi, siano diventati famosi in tutto il mondo ancora prima di mettere effettivamente sul mercato i loro dischi. Proprio grazie alla popolarità raccimolata grazie alla loro pagina su MySpace. A Mika, ormai nota popstar 23enne proveniente da Beirut, per esempio, sono bastate solo quattro settimane per diventare una star. Uno dei quotidiani più autorevoli in assoluto, l'Independent, lo sbatte in prima pagina due settimane prima dell'uscita dell'album e la Bbc basandosi solo su una canzone sentenzia, "è nato un nuovo Freddie Mercury". Il cantautore si è fatto da solo e il disco se l'è praticamente fatto in casa (la copertina e le animazioni del sito sono opera di suo fratello). Prima che il singolo Grace Kelly fosse pubblicato, l'8 gennaio scorso, il suo link su myspace aveva avuto un milione di contatti e 30 mila "amici" avevano partecipato al suo blog. Mika, insomma, era una realtà dello show business ancor prima che i discografici ci mettessero sopra il cappello. In breve Grace Kelly è diventato il brano più scaricato da Internet. Ma sarebbe stata la stessa la sua storia se prima di trovare un'etichetta non avesse ottenuto la grande popolarità grazie a MySpace. Permettetemi di avere qualche dubbio a riguardo.
Anche in Italia ultimamente MySpace inizia a influenzare il mercato. Se non fosse stato per i numeri pazzeschi di contatti registrati sui vari youtube e myspace infatti, probabilmente la EMI non si sarebbe mai decisa a lanciare i dARI, che da vero e proprio fenomeno musicale underground si sono trasformati nei nuovi idoli delle teenagers, capaci di riempire le piazze e le arene di tutta Italia. Stesso discorso dicasi per i Lost, quattro ragazzi dall’età media di 18 anni, che con il loro pop punk scala-classifiche piuttosto orecchiabile hanno raggiunto un enorme successo su MySpace e questo li ha portati nel giro di pochi mesi a firmare il loro primo contratto con la Carosello Records.
Capita poi altre volte che musicisti piuttosto famosi e apprezzati nel loro paese d'origine vengano ritenuti non adeguati a proporre la loro musica su mercati esteri, o ancora troppo acerbi. Così può capitare di sentir parlare di loro sulla stampa o sui siti esteri, ed essere spinti dalla curiosità a voler epprofondire la loro conoscenza. Così la soluzione più semplice è approdare sulla loro pagina di MySpace, e quando l'interesse si dimostra molto forte il più delle volte capita che dopo qualche settimana le radio comincino a trasmettere la loro musica anche fuori dai confini del loro paese. E' quello che per esempio è successo ai The Fray qualche mese fa, ed è quello che recentemente è capitato al giovane cantautore statunitense Jason Mraz. Ora la sua "I'm Yours" è una delle canzoni più gettonate dell'estate; in molti pensano che si tratti del suo primo singolo in assoluto mentre in realtà la sua carriera musicale negli Stati Uniti è iniziata già parecchi anni fa.
Insomma, che altro aggiungere a quello che è già stato detto su questo preziosissimo strumento che permette alla musica di diffondersi nel modo più ampio possibile? Noi per ora ci fermiamo qui, ma per approfondire l'argomento abbiamo deciso di interpellare loro, i diretti interessati. Ci siamo messi su internet alla ricerca di un bel gruppo di validissimi musicisti con una pagina su MySpace, e abbiamo selezionato dieci artisti, con background ed esperienze molto diverse alle spalle; artisti molto diversi tra loro, ma tutti capacissimi e dotati di enorme talento. Gli abbiamo chiesto di parlare di loro, della loro musica, delle loro esperienze e dell'apporto che internet ha saputo dare alla loro carriera. Quindi ora vi lasciamo in loro compagnia e vi invitiamo a visitare le loro pagine su MySpace per conoscerli meglio e soprattutto per ascoltare la loro musica!

 

 

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