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Giocattoli di Clara

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Nome Gruppo: Giocattoli di Clara
Nato a: Siziano (PV)
Nel: 1999
Genere: Punk-rock Pop-Punk HC
Età Media Componenti: 29 anni

Componenti:
Francesco Arrighetti (voce)
Enrico Arrighetti (batteria/cori)
Paolo Giacometti (chitarra solista)
Rocco Iacobuzio (basso)
Fabio Tinon (chitarra/cori)

Precedenti:
2001 cd demo 6 pz
2004 cd demo 14 pz
2007 ep 6 pz "Quando non ci stai più dentro"
2008 singolo "H2O"
Attività live fervente includendo locali come "Thunder Road" di Codevilla (PV), "Scimmie" di Milano, anche condividendo il palco con gruppi come Punkreas, Gerson, Invasione degli Omini Verdi,Helldorado.

Segni Particolari:
Furiosa, veloce, divertente, energica e italiana.

Presentatevi a chi ancora non vi conosce. Cosa suonate, che tipo di musica suonate, dove suonate, eventuali lavori pubblicati e non, eventuali tappe importanti della vostra carriera musicale.

I Giocattoli di Clara suonano pezzi inediti e propri cantati in italiano sul genere pop-punk e hc melodico di ispirazione californiana (Blink 182, Sum41, No Use for a Name...).
Le date sin'ora sono prevalentemente nel Nord Italia.
Nel corso degli anni sono stati resi disponibili in free download più di 20 brani su www.archive.org che sono stati scaricati 10.000 volte. Inoltre è da segnalare l'uscita di un singolo "H2O" il 24 Dicembre 2008 anch'esso in free download sul profilo di Myspace dei Giocattoli, e un secondo singolo in uscita il prossimo 10 Settembre intitolato "Occhi Viola" liberamente ispirato al libro di Licia Troisi "Le Cronache del Mondo Emerso" pubblicato da A.Mondadori Editore s.p.a.. Il pezzo uscirà in digitale per Coraline Records, ed è stato registrato presso il "BroStudios Recording&Productions" di Torino.

Chi è Clara? C'è qualche storia interessante dietro il nome del gruppo o semplicemente vi suonava bene?

Clara esiste e non esiste. Ci chiamiamo così perchè ci è sempre piaciuto l'idea di essere giocattoli di una ragazza

Come e quando si è formato il gruppo?

Si è formato nel 1999 dall'incontro tra i due fratelli Francesco ed Enrico, che già suonavano insieme sotto altri nomi, e Paolo Giacometti.Dopo qualche tempo si sono aggiunti anche Fabio e Rocco e così si è creata la famiglia dei Giocattoli.

Si tratta della prima esperienza in una band o arrivavate da altre esperienze con altri gruppi?

Come dicevamo sopra i due fratelli hanno suonato insieme da quando avevano 16 anni sotto il nome di "Fucking baby boomers", Paolo proveniva dai "Kda", Fabio dai "jack's obsession" e Rocco da una moltitudine di band di altro genere.

Ci sono uno o più gruppi che sono stati importanti per la vostra crescita musicale personale o ai quali vi sentite più vicini come modo di suonare? Avete più o meno gli stessi punti di riferimento oppure avete influenze completamente diverse? E nel caso, come riescono a conciliarsi?

Sostanzialmente sempre prendendo spunto dai gruppi già citati sebbene ogni componente della band ascolti anche altri generi completamente differenti. Crediamo che un pezzo innovativo possa nascere dalla contaminazione tra diversi generi musicali.

Ci interessa sapere come lavorate sui vostri pezzi. Come nasce un'idea e come la sviluppate? C'è qualcuno che scrive o è un lavoro di squadra? E' sempre facile suonare in una band? Immagino che non sarete sempre d'accordo su tutto...

I testi sono scritti da Francesco che generalmente arriva in studio con la melodia della voce e una traccia della canzone stessa. Il pezzo viene comunque lavorato e arrangiato nel dettaglio insieme a tutti i componenti della band. Tuttavia non ci sentiamo di indicare che questo sia il modus operandi standard della band perchè comunque qualsiasi componente può proporsi come autore di un brano.

C'è un momento in particolare della vostra carriera che è stato importante per voi o un ricordo a cui siete particolarmente affezionati?

Non un ricordo ma tanti, tutte le date insieme e tutti i momenti belli e brutti, e tutti i live che ci hanno insegnato a crescere.

Immagino che per un gruppo la dimensione live e il contatto con il pubblico siano fondamentali. Com'è la situazione in Italia basandovi sulla vostra esperienza personale? Ci sono spazi adeguati e sufficienti? Ci sono abbastanza occasioni che consentano ai giovani musicisti di potersi esibire e farsi conoscere?

Si, l'esperienza live è fondamentale per una band, sia per acquisire esperienza, per capire quali sono i punti su cui lavorare e per toccare con mano l'adrenalina che solo il palco e il pubblico sanno regalare. In Italia sono sempre maggiori le manifestazioni che permettono, a chi sa cercare e a chi ha voglia di sbattersi, di farsi conoscere. Questo accade soprattutto per i concorsi e i festival che animano il nostro paese specialmente in estate. Tuttavia non si può dire che ci si dedichi alla valorizzazione dei progetti musicali giovani, considerando la mancanza di locali adeguati sia a Nord che in tutta la penisola e la tendenza ad essere portati avanti attraverso le proprie conoscenze piuttosto che per il talento.

In generale quali sono altri problemi che una band alle prime armi o un giovane artista si trova a dover affrontare per cercare di raggiungere il suo obiettivo?

Quando si inizia a suonare si è pieni di entusiasmo,si iniziano a seguire nuovi sogni e aspettative che sono molto facili da deludere. Come dissero gli ACDC "It's a long way to the top if you wanna rock'n'roll", per cui bisogna tenere conto di avere pazienza, lavorare molto e di non smettere mai di credere nel proprio progetto. I Giocattoli sono sempre convinti che chi non si arrende alla fine verrà premiato.

Secondo voi, oggi come oggi, è pensabile decidere di fare il musicista e basta nella vita? Senza scomodare gli artisti da classifica, si riesce a vivere solo andando in giro a suonare nei locali?

Nei locali è molto difficile vivere solo di musica, soprattutto se si vuole continuare a vivere nel panorama della musica indipendente. Tuttavia c'è chi vi è riuscito. Personalmente speriamo anche noi di realizzare il sogno di ogni musicista e stiamo lavorando per questo.

Parliamo di etichette. Avete un contratto, siete in cerca, meglio l'autoproduzione, che lascia maggior libertà all'artista..?

Purtroppo nella realtà italiana il disco autoprodotto ha una vita breve perchè in quanto tale non può avere la promozione e la distribuzione che solo un'etichetta può garantire. Attualmente siamo sotto "Coraline Records" per la distribuzione digitale e siamo alla ricerca di una etichetta per la distribuzione fisica. In ogni caso è importante dire che pochissime etichette italiane producono la registrazione, che comunque deve essere di alta qualità.

Si usa ancora dare la caccia al discografico per lasciargli la demo oppure oggi come oggi strumenti come MySpace, che consentono di arrivare direttamente al pubblico, pensate che siano mezzi più veloci ed efficaci?

L'usanza di inviare il cd al discografico o alle etichette è ancora in voga, tuttavia è sempre più comune inviare il proprio materiale utilizzando i mezzi che il web mette a disposizione. Bisogna tenere anche conto che, da una parte le etichette ricevono centinaia di demo tutte le settimane e dall'altra è molto facile arrivare alle orecchie di tutti in rete, soprattutto tramite il proprio profilo di Myspace che ormai ha sostituito il sito ufficiale di una band nella quasi totalità dei casi.

Visto che parliamo di MySpace allarghiamo il discorso alla tecnologia in generale. Molti additano internet come la bomba che farà saltare in aria il mercato discografico. storia vecchia. Voi vi siete fatti un'idea a riguardo? Sono più i vantaggi o gli svantaggi?

Sebbene sia sempre bello comprare e avere il cd originale di una band, non si può negare il fatto che con internet c'è la possibilità di avere in pochi secondi delle canzoni direttamente a casa propria , nel proprio laptop e i-pod. Il futuro della musica è sicuramente il digitale e ciò lo dimostra la percentuale sempre maggiore di persone che scaricano dai maggiori negozi digitali. Personalmente i Giocattoli utilizzano ampiamente questo mezzo che gli ha permesso di avere contatti con studi di registrazione , di trovare date e proposte interessanti. Come dicevamo pensiamo anche che per una band emergente fornire in free download i propri pezzi sia un'ottima opportunità per farsi conoscere.
In Italia negli ultimi anni si sta muovendo qualcosa e stanno emergendo, anche con un discreto successo, delle realtà rock un po' più alternative. Una novità nel panorama musicale italiano. Però, nonostante questo, le radio e i grossi mezzi di comunicazione in generale non danno una grossa mano. Secondo voi perchè?

Perchè la gente non si sforza di cercare musica più di settore che quella da supermercato. Ci sono tantissime realtà valide che in altri paesi avrebbero molta più visibilità e seguito. Progetti a breve e lungo termine?

Stiamo vagliando varie opportunità per produrre un disco, e come dicevamo, nel frattempo, il 10 settembre usciremo in digitale sul nostro Myspace con la prima canzone ispirata a un libro della scrittrice fantasy italiana più venduta al mondo "Le Cronache del Mondo Emerso", pubblicato dalla A.Mondadori Editore s.p.a..


Per info: www.myspace.com/igiocattolidiclara

 

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