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Scotch Ale

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Nome Gruppo: Scotch Ale
Nato a: Conegliano (Tv)
Nel: 2006
Genere: Pop And Roll
Età Media Componenti: 25 anni
Componenti:
Ale - Voce + Chitarra;
Eric - Batteria;
Boci - Basso

Precedenti:
2006 album: learing to fly
2007 ep: a new life
2008 finali italia wave gbob
2008 registrazioni “r+r” los angeles (usa)
2008 contratto con paramount pictures usa per “close my eyes (movie edit)” su soundtrack di loro produzione
2009 finalisti sanremo.59 con “non sei quella che vorrei” (singolo)
2009 uscita singolo + video “vita (col) top” + “close my eyes”
09/09/09 uscita album “r+r”

Segni Particolari:
Sound tipicamente rock and roll… melodie tipicamente pop… pop and roll

Presentatevi a chi ancora non vi conosce. Cosa suonate, che tipo di musica suonate, dove suonate, eventuali lavori pubblicati e non, eventuali tappe importanti della vostra carriera musicale.

Dunque… il nostro repertorio e’ formato per il 95% da pezzi nostri, anche se durante i live, solitamente inseriamo 1 o 2 cover, ovviamente fatte alla nostra maniera.
Abbiamo suonato in tutti i più importanti club del triveneto e dalla prossima stagione si dovrebbe riuscire ad espandere la nostra attività in tutta Italia. Abbiamo avuto anche la possibilità di accedere alle finali di concorsi nazionali come Gbob, Italia wave, Db Music zone, ecc. Oltre ad aprire concerti ad es. Di “Robert Post”, “The bishops”.

Come e quando si è formato il gruppo?

Il progetto risale al 2006, inizialmente eravamo in 5, poi però abbiamo avuto diversi cambiamenti di line up. Sembrerebbe che l’attuale “power trio” rispecchi la formazione ideale per il tipo di sound che stiamo ricercando.

Si tratta della prima esperienza in una band o arrivavate da altre esperienze con altri gruppi?

Chiaramente abbiamo avuto altre esperienze con altri gruppi, principalmente cover band. Ma… essendo contrari ed allergici al fenomeno delle cover band, abbiamo deciso di remare contro corrente e formare una band in cui si facessero solo canzoni nostre. Siamo arrivati a un buon punto ma c’e’ comunque ancora molto da lavorare…

Ci sono uno o più gruppi che sono stati importanti per la vostra crescita musicale personale o ai quali vi sentite più vicini come modo di suonare? Avete più o meno gli stessi punti di riferimento oppure avete influenze completamente diverse? E nel caso, come riescono a conciliarsi?

L’avere influenze diverse e’ stata una fortuna… il nostro sound ne ha risentito positivamente! Diciamo che io e Boci abbiamo influenze simili, infatti le nostre band preferite sono i Beatles e gli Oasis, mentre le band preferite di Eric sono Led Zeppelin e AC/DC… questo diciamo essere il ns background, tuttavia guardando alla musica dei giorni nostri, ci accomuna la stima per gruppi come Arctic Monkeys, The Hives, Strokes, Franz Ferdinand, & Co.

Ci interessa sapere come lavorate sui vostri pezzi. Come nasce un'idea e come la sviluppate? C'è qualcuno che scrive o è un lavoro di squadra? E' sempre facile suonare in una band? Immagino che non sarete sempre d'accordo su tutto...

Chiaramente non si potrebbe lavorare bene se ognuno agisse individualmente, senza un piano prestabilito. Noi ci siamo divisi i ruoli, io ad esempio mi occupo dell’aspetto organizzativo/management/promozione, Eric si occupa della grafica e della logistica, Boci e’ un po’ il factotum (si scrive così???).
Le canzoni le scrivo partendo dalla musica/melodia, in seguito abbozzo dei testi da sottoporre alla band per le correzioni. Dal punto di vista “testi”, non essendo un grande paroliere trovo valido aiuto in Boci ed Eric.

C'è un momento in particolare della vostra carriera che è stato importante per voi o un ricordo a cui siete particolarmente affezionati?

Be’ in primis il viaggio a Los Angeles. Registrare i pezzi a la e’ stato un po’ come sentirsi delle rock star… poi senz’altro viene l’”ospitata” all’ Ariston nella serata iniziale del 59° festival… ma ci sarebbero tanti piccoli momenti che meriterebbero di essere menzionati…

Immagino che per un gruppo la dimensione live e il contatto con il pubblico siano fondamentali. Com'è la situazione in Italia basandovi sulla vostra esperienza personale? Ci sono spazi adeguati e sufficienti? Ci sono abbastanza occasioni che consentano ai giovani musicisti di potersi esibire e farsi conoscere?

Assolutamente no. Le cover band riempiono i pub, i club danno giustamente spazio a band molto più affermate.
La cosa che spaventa di più non e’ molto la mancanza di spazi ma la mancanza di curiosità musicale, che fa prosperare cover band o anche programmi come Amici/X Factor. Non trovo niente di male in questo, se alla gente sta bene così sta bene anche a me, sapevo a cosa andavo in contro quando ho messo in piedi il progetto, però la cosa irritante e’ che le stesse persone che apprezzano certe cose, sono le prime a dire che non c’e’ abbastanza spazio per gli emergenti. La trovo pura ipocrisia… o forse ignoranza… per l’appunto mancanza di cultura musicale.

In generale quali sono altri problemi che una band alle prime armi o un giovane artista si trova a dover affrontare per cercare di raggiungere il suo obiettivo?

Ogni aspetto del “fare musica” e’ un problema. Specie per chi e’ agli inizi e non e’ ancora ben organizzato. Però solitamente chi fa musica, lo fa innanzitutto per passione, cosa che tante volte fa superare anche il peggiore dei problemi con un sorriso.

Secondo voi, oggi come oggi, è pensabile decidere di fare il musicista e basta nella vita? Senza scomodare gli artisti da classifica, si riesce a vivere solo andando in giro a suonare nei locali?

Al giorno d’oggi e’ esattamente il contrario, l’artista che vuole vivere di musica, lo può fare solo suonando nei locali. La discografia e’ in crisi, essere in classifica non vuol dire navigare nell’oro, come era qualche anno fa, questa e’ una situazione che perdura ormai da 10/15 anni… non si vedranno più numeri come ad es. Le 700 mln di copie che Jacko ha venduto. Impensabile.

Parliamo di etichette. Avete un contratto, siete in cerca, meglio l'autoproduzione, che lascia maggior libertà all'artista..?

Siamo più indie degli indie, finché potremo andremo avanti con le nostre forze… quando queste saranno agli sgoccioli, speriamo di aver raggiunto un risultato tale per trovare condizioni vantaggiose, soprattutto a livello artistico, anche da altre etichette.

Si usa ancora dare la caccia al discografico per lasciargli la demo oppure oggi come oggi strumenti come MySpace, che consentono di arrivare direttamente al pubblico, pensate che siano mezzi più veloci ed efficaci?

Myspace e’ diventato un punto di riferimento… e ci e’ capitato di ricevere proposte anche dallo Space, però il contatto umano da’ sempre qualcosa in più… concerti, meeting, eventi, ecc. Tutte occasioni buone per distribuire un po’ di demo…

Visto che parliamo di MySpace allarghiamo il discorso alla tecnologia in generale. Molti additano internet come la bomba che farà saltare in aria il mercato discografico. Storia vecchia. Voi vi siete fatti un'idea a riguardo? Sono più i vantaggi o gli svantaggi?

A me non sembra tanto una storia vecchia. Internet ha già fatto crollare la discografia. Ai tempi del vinile le case discografiche e gli artisti facevano i numeri più alti di vendite, poi col cd questi hanno iniziato a diminuire (inizialmente i masterizzatori non erano così alla portata di tutti), per poi diminuire drasticamente con l’mp3.
Secondo me la discografia non ha saputo agire in tempo, ora la gente ha l’idea distorta che la musica non abbia più un prezzo, perché la può avere gratis.
Se qualcuno mi dovesse chiedere: “secondo te e’ giusto scaricare la musica da emule, ecc.?... “ io risponderei: “sì purché la ascolti con un iPod rubato”.
Ora con iTunes, con i vari abbonamenti, ecc. Non vale più la scusa “ma 20€ per un cd sono troppi”… basterebbe tenere una percentuale del 50% (ipotesi ottimistica) tra musica originale e non, che il mercato si risolleverebbe… secondo me…

In Italia negli ultimi anni si sta muovendo qualcosa e stanno emergendo, anche con un'ottima risposta da parte del pubblico, delle realtà rock molto interessanti. Una novità nel panorama musicale italiano un po' piatto. Però, nonostante questo, in molti sostengono che le radio e i grossi mezzi di comunicazione in generale non diano una grossa mano. Allo stesso tempo sul vostro Myspace abbiamo letto che alcune tv musicali hanno supportato il vostro progetto. Fatta questa premessa, com'è il vostro rapporto coi media. Cosa ne pensate in generale della situazione?

La cosa ci ha inorgoglito parecchio, non pensavamo che Allmusic, Match Music, ed altre avrebbero appoggiato il nostro progetto!
Questo però e’ stato l’evolversi dell’ aver fatto una produzione di alto livello ( i nostri produttori hanno lavorato con Depeche Mode, Red Hot Chili Peppers, Velvet Revolver, ecc.) E di un video girato con Stefano Bertelli, uno dei registi più in vista del panorama italiano.
Diciamo che niente arriva per caso… però per farlo si deve lavorare sodo…
E’ vero che ci sono molte realtà interessanti, specie su Myspace… però e’ altrettanto vero che ci sono davvero troppe band in Italia… si e’ arrivati a dover presentare ai media un prodotto a livello “major” perché arrivano a discografici, promoter, ecc. Quantità di demo, promo, ecc. Industriali, la cui maggior parte risulta scadente a livello artistico o di presentazione. Io stesso non andrei nemmeno a ricercare il prodotto “cool” in mezzo agli scatoloni di demo se fossi ad es. Un discografico. E infatti lo scouting non avviene certo così, se non in percentuali esigue.

E all'estero la situazione è migliore secondo voi? Il mercato fuori dai nostri confini sembra più aperto e disponibile a dare spazio anche alle novità. So che molti gruppi sfondano prima all'estero che in Italia. Vi siete fatti un'idea su questo?

Partendo dal presupposto che le band estere non hanno niente + delle nostre, la differenza, come dicevo sopra, sta nelle persone. In Inghilterra, a Los Angeles, ecc., non e’ scandalo uscire la sera ed andare ad ascoltare in un club una band mai sentita prima. Sono le persone ad avere curiosità verso la nuova musica. Credo non serva nemmeno fare il paragone con l’italia…

Cosa ne sarà dei pezzi che si possono ascoltare sulla vostra pagina myspace? Finiranno in un disco? C'è qualche progetto concreto all'orizzonte?

Il 09/09/09 uscirà la versione italiana del ns album “r+r”, che sarà disponibile su iTunes e su tutti i migliori negozi digitali… speriamo non sia disponibile su emule ;)

E di “SCOTCH ALE vs Tband” ci volete raccontare qualcosa?

Questa idea nasce innanzitutto dal fatto che trovo lo spot Tim un offesa verso le migliaia di band emergenti. Un’idea vincente sarebbe potuta essere ad es. Un CONTEST… NON DI CERTO UN casting per mettere in piedi una band che ha la credibilità del Gabibbo (anzi, il Gabibbo ne ha molta).
Abbiamo quindi pensato di ridicolizzare questa scelta… tutto qui… e lo abbiamo fatto in maniera virale… sono abbastanza stupito della diffusione che il nostro video ha avuto! J
Scelta azzeccata sembra.. J

Progetti a breve e lungo termine?

Stiamo lavorando già a nuovi pezzi… a seconda dell’evolversi della situazione, decideremo come utilizzarli… questa e’ la vita indie.. Ma noi stiamo bene anche così

Ciao e a presto!

Ciao, grazie a voi e scusate qualche “sfogo”


Per info: www.myspace.com/scotchaleband

 

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