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Ribelli al Bar - Giochi di Potere

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Ribelli al Bar - Giochi di Potere

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"Mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità. E la verità è che c'è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese". E' con questa citazione tratta dal film "V per Vendetta" dei fratelli Wachowski che si apre "Giochi di Potere", il nuovo disco dei Ribelli al Bar, che pubblicano quello che di fatto è il loro primo album vero e proprio, autoprodotto, a distanza di pochi mesi dal loro primo lavoro "Demo2014", col quale si erano ufficialmente presentati al pubblico. Una frase che racchiude molto del significato del disco, che sottolinea l'importanza e la forza della parola (e della musica) come arma per far emergere il marcio che si nasconde più o meno profondamente nelle pieghe della nostra società. E infatti Sergio “Cerchio” Michelotto (voce e chitarra), Matteo “Moreia” Salomoni (voce e chitarra), Sebastiano “Seba” Cantarello (basso), Alberto “Aba” Calligione (batteria e cori) non si tirano sicuramente indietro nel voler smascherare nei dodici pezzi (più due bonus track) che compongono la tracklist di "Giochi di Potere" i vizi e le cattive abitudini dell'uomo e della società contemporanea. Si va dalla corruzione e dall'inettitudine della classe dirigente, dove chi conta realmente sono i poteri forti e il tornaconto economico, alla superficialità imperante in un mondo dove l'apparenza conta sempre più della sostanza. E poi non mancano racconti presi dalla vita di tutti i giorni, storie d'amore e pezzi più leggeri che smascherano con ironia e sagacia alcuni atteggiamenti e cattive abitudini tipici dei nostri tempi.
Musicalmente parlando i Ribelli al Bar cavalcano in pieno la cresta dell'onda californiana anni '90, e lo fanno con un grande stile. Un bel hardcore melodico che si inserisce con autorevolezza nel contesto dell'attivissima scena punk rock italiana, in cui trovano spazio anche le varie influenze dei diversi membri della band, che si riflettono nel sound del gruppo, in cui ritroviamo echi di gruppi come Rise Against, Lagwagon, Weakerthans e Propaghandi, apertamente grande fonte di ispirazione per loro.
Tecnicamente parlando poi i ragazzi sono delle macchine da guerra e suonano con bravura e una precisione chirurgiche. Non fatevi ingannare dalla storia del primo disco! I ragazzi non sono affatto nuovi della scena musicale italiana. Amici fin dai tempi della scuola infatti, i Ribelli hanno sempre suonato in formazioni diverse, finchè, una serie di circostanze della vita e della musica li hanno portati a decidere di suonare finalmente insieme. Chitarre dai riff graffianti e percussioni incalzanti danno vita ad un sound corposo che riesce a mantenersi a livelli altissimi dalla prima all'ultima traccia.
Grande primo disco per una band che essenzialmente è un gruppo di amici, tecnicamente molto dotati, con tanta voglia di divertirsi e di condividere e coltivare insieme la loro grande passione per la musica. Tutto questo si sente e traspare in maniera forte nei loro pezzi, e ci auguriamo di poter sentire in futuro ancora un sacco di loro dischi.   [B!]

TRACKLIST
01. Giù all'Inferno
02. Se ciò che
03. Vorrei
04. Fuck the System
05. Facce Lontane
06. Per quello che non Va
07. Oro Nero
08. Generazione Sconfitta
09. Il Peggiore
10. Apparenza
11. Umanità
12. Giochi di Potere

BONUSTRACKS
01. Federica
02. 30 secondi


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