andergr@und.it      Home IndipendenteMente Recensioni L'Ame Noire - Lo Specchio

L'Ame Noire - Lo Specchio

E-mail Stampa PDF
Valutazione attuale: / 1
ScarsoOttimo 

L'Ame Noire - Lo Specchio

Etichetta: Top Records

Rating: 


Ci vogliono cuore, cervello, stomaco e muscoli per rendere un disco rock un buon disco rock. E ne "Lo Specchio", il primo full lenght de l'Ame Noire, rock band cuneese sulle scene già dal 2009, queste caratteristiche ci sono tutte: si tratta infatti di un album intelligente, emozionante, coinvolgente e dotato di una buona dose di carica esplosiva.

I ragazzi, che in passato avevano già dato alle stampe un paio di lavori molto interessanti, due EP grazie ai quali sono riusciti a mettersi in mostra e a crearsi un seguito, con questo disco raggiungono un livello successivo. Nonostante la loro giovanissima età, con "Lo Specchio" mettono un punto, vanno a capo, segnano un momento di ripartenza. Ormai sono grandi, le esperienze acquisite finora li hanno fatti crescere e maturare, e ora possono gettare le fondamenta su cui potranno costruire una (auguriamo loro) lunga ed esaltante carriera. "Lo Specchio" è quindi al tempo stesso un punto di arrivo, di svolta e di partenza. E non a caso il disco ha avuto una gestazione piuttosto lunga: ci è voluto un anno per comporlo, e circa quattro mesi di lavoro in studio per la sua realizzazione, ma sicuramente il risultato ottenuto ripagherà il gruppo di tutti gli sforze fatti e di tutte le energie convogliate nel progetto.

L' Ame Noire non ci propone nulla di particolarmente innovativo, ma un buon rock di stampo piuttosto classico, dalle sonorità robuste, ruvide e grezze (anche se, come da tradizione, non mancano le classiche rock ballad romantiche dalle tinte più soffuse), che esplode nelle cuffie e decolla in maniera decisa grazie alla sua carica melodica e alla sua considerevole potenza emotiva, impreziosito da liriche importanti e mai banali che toccano tematiche interessanti e per niente scontate. Il disco fondamentalmente è un disco di canzoni che parlano d'amore, ma non in maniera scontata come si può pensare quando si parla di 'canzoni d'amore'. Qui l'amore è considerato nella sua accezione più completa e più ampia del termine: non solo il sentimento che unisce due persone, ma quell'invisbile motore che muove l'essere umano in ogni sua azione, il dolore che talvolta ne può scaturire, l'inquietudine provocata dall'incertezza, la passione per quello che si fa, la sofferenza per un distacco. La solitudine, l'incomunicabilità, il nichilismo e l'abuso di sostanze stupefacenti sono tra i temi portanti trattati nell'album. Un disco molto intimo e introspettivo, che prende spunto dalle esperienze personali e dall'osservazione del mondo che ci circonda, ma anche dalle considerazioni dei grandi filosofi del passato... in cui predominano le tinte cupe, ma che a tratti lascia filtrare caldissimi raggi di sole che portano colore e danno sollievo all'anima.

Musicalmente parlando si tratta di un disco rock molto diretto, asciutto, spontaneo, privo di inutili fronzoli e orpelli. Unica eccezione è fatta per il brano che dà il titolo al disco, "Lo Specchio", pezzo vincitore del premio della critica come "miglior brano originale" della "Milano-Sanremo della canzone italiana" 2014 durante l 'ultima edizione del Festival di Sanremo: una canzone molto ricca in cui trova spazio l'aggiunta dell'orchestrazione che impreziosisce la traccia e la rende una piacevole variazione sul tema all'interno delle sonorità più asciutte del disco. Un paio di riuscitissime collaborazioni, quella coi Canone Inverso in "Atomizzazione" e quella con Giuseppe Scarpato in "Immobile" aggiungono quelle sfumature di colore in più che rendono più vario e sfaccettato l'intero lavoro. Molto piacevole è anche la cover di "While my guitar gently weeps" dei Beatles, scritta da George Harrison: non sempre è cosa semplice avvicinarsi a un brano del genere col giusto spirito e con la giusta umiltà, ma quello de L'Ame Noire risulta un omaggio misurato ed estremamente sentito alla musica di un gruppo che sicuramente per loro (e non solo!) ha rappresentato qualcosa di fondamentale e imprescindibile. E non a caso per il mastering di alcuni brani del gruppo, contenuti sia in questo disco che nei precedenti, la band è volata fino agli Abbey Road Studios. Ricordiamo in ultimo, ma non di sicuro per importanza, che il disco è stato prodotto da Ettore Diliberto delle Custidue Cautelari, professionista di altissimo spessore che sicuramente col suo lavoro ha contribuito in maniera decisiva alla buona riuscita del disco.

Un lavoro onesto, diretto, sincero ed estremamente piacevole per una band di cui speriamo poter continuare a sentir parlare ancora per molto molto tempo!

[DiEffe]

Tracklist:
. E adesso tu
. Lo specchio
. Ti rivedrai
. Atomizzazione feat. Canone Inverso
. Plastica
. Lo puoi capire
. Il nichilista
. Immobile feat. Giuseppe Scarpato
. While my guitar gently weeps
. Stranieri in paradiso

www.amenoire.it
it-it.facebook.com/amenoireband

 

Arretrati

Collabora con noi!

Statistiche

 Statistiche gratis