andergr@und.it      Home Showbiz Primo Piano Paramore: il nuovo album

Paramore: il nuovo album

E-mail Stampa PDF

A distanza di quattro anni dal precedente "Brand New Eyes", la band originaria del Tennessee torna con un nuovo acclamato disco, più positivo e luminoso dei precedenti, e balza subito ai vertici delle classifiche mondiali 

 

"Paramore" segna l'atteso ritorno della band dopo l’ultimo lavoro del 2009, "Brand new eyes", disco d’oro negli Stati Uniti. Il quarto lavoro in studio del gruppo è stato prodotto da Justin Meldal-Johnson, a sua volta nominato in passato ai Grammy e conosciuto per le sue collaborazioni con Beck, Nine Inch Nails, Tegan and Sara e M83. Il nuovo album è disponibile in numerosi formati: CD, una confezione con 2 vinili da 125 grammi e uno speciale box set che oltre al CD contiene un t-shirt in cotone .
La formazione composta da Hayley Williams, il chitarrista Taylor York e il bassista Jeremy Davis ha creato un album positivo ed edificante che in questo momento li rispecchiasse perfettamente: "Sono davvero orgogliosa del fatto che non sia un album dei Paramore pieno di rabbia" dice la Williams. Aggiunge Davis: "E’ molto più felice e luminoso di quanto la gente si possa immaginare. Da tempo avevamo voglia di scrivere canzoni di questo tipo, ma emotivamente non eravamo ancora arrivati ad un certo livello. Ora sì".
Quando Hayley Williams ha iniziato a scrivere i testi per le canzoni del nuovo album dei Paramore si è trovata ad essere più ottimista che mai sul futuro della band che guida da quando ha 15 anni : "Un po’ come succede a Tony in West Side Story, ho vissuto il momento in cui lui canta che qualcosa sta per succedere. Non sa cosa di preciso, ma sarà grandioso" dice ridendo "Molti nuovi brani arrivano da lì. Parlano della necessità di scoprire cosa succederà dopo".

Nello scorso anno e mezzo il gruppo si è rintanato per scrivere una serie di brani che conservassero lo spirito dei Paramore, ma ne mostrassero anche chiaramente l’evoluzione. A livello musicale è il set più avventuroso che abbiano mai realizzato, il che non significa che l’album non emozionerà i fan di lunga data. In brani come "Now," "Fast In My Car," "Proof", "Anklebiters" e "Be Alone" è ancora presente quell’energia potente e turbolenta che è un marchio distintivo della band. Ma l’album dovrebbe anche farli apprezzare ad un pubblico nuovo, vista la volontà del gruppo ad esplorare territori musicali per loro inesplorati in precedenza, come nella funky "Ain’t It Fun" , o "(One of Those) Crazy Girls," influenzata dal doo wop e "Hate To See Your Heart Break" ricca di melodia. "Le persone ovviamente riconoscono ad Hayley di essere una cantante incredibile, ma credo che non capiscano fino in fondo quanto sia versatile e quanto la sua voce riesca a fare" dice York "Si ascoltano davvero tanti lati diversi di lei in questo disco".
Da parte sua, la Williams spiega che York è entrato in pieno nel ruolo di autore e la diversa musicalità dell’album è dovuta a questa novità: "Penso che nessuno sapesse questa cosa di Taylor" dice "Non che ci fosse alcun motivo per dubitarne, semplicemente in passato non aveva mai avuto l’opportunità. Mentre stavamo scrivendo, mi capitava di entrare nella stanza, ascoltare qualcosa su cui stava lavorando e dirgli "Cos’è? Suona davvero bene" e lui "Oh, solo qualcosa che stavo provando per me" e io "No, qualcosa che useremo noi". Aggiunge York "Io ed Hayley ci siamo davvero sfidati a vicenda nella fase di scrittura. E’ stato davvero bello scrivere con lei e intraprendere insieme una nuova strada. Una volta trovata la nostra dinamica, siamo arrivati a qualcosa di diverso dal nostro classico sound". Il primo singolo estratto "Now" – in cui cantano "if there’s a future, we want it now" – lascia intendere il tono d’urgenza di Paramore.
Tutti e tre sono d’accordo nel dire che il produttore dell’album, Justin Meldal-Johnsen, li ha incoraggiati a seguire anche le idee più rischiose emerse in studio, a non eliminarle semplicemente perché non sarebbero suonate come "qualcosa dei Paramore". Meldal-Johnsen (conosciuto come JMJ) è stato musical director per Beck e Gnarls Barkley, ha suonato il basso con Beck e Nine Inch Nails e prodotto Hurry Up, We’re Dreaming degli M83, nominato ai Grammy e uno degli album più amati dai Paramore nell’ultimo periodo. "JMJ ha trovato davvero il cuore dei nostri nuovi pezzi" dice York "Non voleva cambiarli, voleva solo dar loro più vita. Sa come supportare la musica scritta da altre persone e lo rispetto molto per questo". Aggiunge Davis "Ci ha davvero aiutati ad essere creativi fino in fondo e a dipingere l’immagine precisa che avevamo in mente".
L’album è stato mixato da Ken Andrews, ex frontman dei Failure "Lavorando al progetto con JMJ sapevamo che sarebbero stati coinvolti alcuni dei suoi amici, che per noi sono in realtà degli eroi, come Ken" dice Hayley "A 13 anni ascoltavo Fantastic Planet, come avrei mai potuto immaginare che il ragazzo che cantava quell’album avrebbe mixato un giorno non solo un nostro disco, il nostro quarto disco? Ha cantato anche una piccola parte in ‘Be Alone’, sorrido come un’ idiota ogni volta che la sento".
A livello di testi, la Williams ha tratto ispirazione dal fatto di essere per la prima volta da sola dopo essersi trasferita a Los Angeles per registrare il disco ("Be Alone," "Ain’t It Fun") e dall’effetto che questo ha avuto sulle persone a lei vicine ("Still Into You"). Poi c’è "Last Hope", un brano che secondo lei la band era destinata a scrivere: "Ci sono stati momenti nell’ultimo anno e mezzo dove mi sono sentita davvero appesa a un filo. Mi sembrava di non avere più un obiettivo. Il brano racconta come ne sono uscita". L’altro lato della medaglia è rappresentato da un brano come "Fast In My Car" che, continua a spiegare lei: "è la storia dell’amicizia tra noi tre. Siamo arrivati a un punto in cui ci siamo detti "rendiamoci le cose più semplici semplicemente parlando tra noi in maniera aperta e onesta, divertendoci insieme come band". Quando ascolto questo brano, mi sembra di vederci mentre saliamo in macchina per andarcene in giro insieme"
Questo spirito di squadra è qualcosa per cui i Paramore hanno sempre lottato dalla nascita della band nel 2004 a Nashville, quando erano ancora ragazzi. Dopo l’esordio nel 2005 con All We Know Is Falling, certificato disco d’oro in America, la band nominata tre volte ai Grammy ha raggiunto il successo internazionale grazie ad un rapporto strettissimo con i fan che si è trasformato in una serie continua di singoli platino e oro quali "Misery Business," "Crushcrushcrush," e "That’s What You Get" dall’album Riot! del 2007 (certificato platino negli Stati Uniti), "Decode" dalla colonna sonora di Twilight nel 2008, "The Only Exception" da Brand New Eyes del 2009 e "Monster" dalla colonna sonora di Transformers: Dark of the Moon del 2011. Questo successo li ha portati anche ad esibirsi in una serie di tour sold out negli Stati Uniti e a numerosi concerti in Europa, Asia, Australia, Nuova Zelanda e Sud America.

"Paramore" è esploso ai vertici delle classifiche di Soundscan/Billboard 200 dopo la sola prima settimana della sua pubblicazione. Il fenomenale successo dell’album rappresenta il primo #1 della band con un ammontare delle vendite in America che supera, ad oggi, le 106,422 copie. Il disco sta facendo il suo ingresso al n°1 delle classifiche di tutto il mondo diventando, per la band di Nashville, il secondo successo consecutivo in classifica dopo "Brand New Eyes" del 2009, in Australia, Nuova Zelanda, Irlanda e Inghilterra; per la prima volta, invece, un loro disco raggiunge i vertici in Paesi come l’Argentina, il Brasile e il Messico.
"Still Into You", l’ultimo singolo estratto, sta avendo un impressionate impatto radiofonico, mentre il suo video, diretto da Isaac Tents (Tegan & Sara, Cage The Elephant, Skylar Grey Feat. Eminem) ha, inoltre, raggiunto velocemente più di 4 milioni di visualizzazioni sull’account YouTube ufficiale dei Paramore.
"Paramore" è stato accolto con recensioni entusiastiche anche da parte degli addetti ai lavori. La rivista Nylon, che vede Hayley Williams in copertina nel numero di Aprile, ha definito l’album come il migliore della band, opinione condivisa anche da Alternative Press, dove l’intera band sarà presente sulla cover di Maggio. "Grandioso senza essere pomposo, fresco ma senza sembrare immaturo" - ha dichiarato AP- l’album attraversa ininterrottamente il caldo electro pop di "Fast In My Car", lo swing di "Ain’t Fun", il pop con ukulele della serie dei 3 interludi "Moving On", "Holiday" e "I’m not Angry Anymore" per poi arrivare, infine, alla epica traccia finale del disco, "Future", che dovete semplicemente ascoltare per poterci credere". Alternative Press ha dato a "Paramore" 5 stelle su 5 con una recensione entusiastica nella quale i Paramore vengono considerati come "una delle più raffinate rock band d’America". Rolling Stone ha apprezzato "l’elasticità" del disco, mentre il New York Times ha elogiato la band "per essere riuscita a spingersi oltre il pop punk pur senza aver rinunciato a ritornelli catchy. La voce di Ms. Williams mostra una nuova delicatezza e un inedito senso dell’umorismo". "Non siate spaventati dal nuovo sound", nota Elle, "l’irruenta cantante Hayley Williams affronta temi come le questioni accadute all’interno della band e grandi amori con il suo consueto coraggio". USA Today ha dato a "Paramore" 4 stelle, evidenziando il suo sound "oltremisura" ("supersized"). "Paramore" suona come una band che è pronta a correre dei rischi", scrive Spin, "queste 17 tracce abbracciano l’impertinenza dell’ukulele, l’irrequietezza della new wave, il ringhio dell’alt-rock, un gospel-funk con episodi di new jack swing, momenti in crescendo à la Arcade Fire e presentano addirittura anche atmosfere goth".
Ed ora, Williams, Davis e York sono pronti per tornare on the road. "Il legame con i nostri fan è quello che conta di più per noi" dice Davis "Sono davvero emozionato all’idea di sentire di nuovo tutta l’energia che ci arriva dal pubblico". E non vedono l’ora di scoprire cosa diranno i fan delle nuove canzoni "Siamo profondamente sinceri quando diciamo che, per noi, questo è l’album che la nostra band doveva davvero creare" spiega York. Ed ecco perché hanno deciso di chiamarlo così. Dice Hayley: "Abbiamo pensato che la cosa più giusta fosse chiamarlo per quello che è. E questo album siamo noi."
Il gruppo sarà in concerto a Milano il 10 Giugno al City Sound, all'ippodromo del Galoppo di San Siro e il 10 settembre al Paladozza di Bologna.

 

Arretrati

Collabora con noi!

Statistiche

 Statistiche gratis