Fernando Alonso giunge 5° precedendo Jenson Button, Bruno Senna e soprattutto Mark Webber, suo rivale diretto in classifica mondiale, al quale il pit-stop in più è costato alcune posizioni dopo che era partito molto bene. Così il ferrarista aumenta il suo vantaggio a 40 punti, ovvero 164 contro 124. Vettel è però appena 2 punti più in là, a quota 122, come pure abbiamo Hamilton con 117 punti e Raikkonen con 116.
Strana la strategia utilizzata con Button: a metà gara da terzo controllava Vettel alle sue spalle, ma viene fatto rientrare ai box per montare le soft "condannandolo" così ad un ulteriore cambio prima del traguardo. In questo modo Vettel a pista libera stabilisce dei giri veloci, mentre una volta rientrato Button deve fare i conti con Bruno Senna che non lo favorisce certo, anche perché autore di una buona gara che dopo un'ottima partenza lo porta a concludere appunto 7°. Partenza non ottimale al contrario per Felipe Massa, che perde alcune posizioni condizionando il resto della gara in cui conclude 9° davanti a Nico Rosberg.
Fra gli episodi più interessanti della gara, sicuramente il "bisticcio" fra i due della Lotus quando uscendo dal suo ultimo pit-stop Raikkonen resiste proprio a Grosjean, tenendolo all'esterno e mantenendo la seconda piazza da cui poi porterà l'attacco a Hamilton recuperandogli parecchi secondi, anche se poi si stabilizzerà alle sue spalle negli ultimi 15 giri. C'è anche da dire che Raikkonen ha saputo guadagnare questa possibilità grazie ad un ottimo secondo stint con le soft, sapendole gestire e sparando dei giri più veloci in gara quando è servito, "pittando" poi 6 giri dopo il compagno di squadra.
Bello anche l'attacco al via di Vettel all'esterno su Grosjean, che però resiste portando largo il tedesco che così offre il fianco a Button che sale terzo, mentre Alonso passa Raikkonen all'esterno della seconda curva per il 5° posto. Come pure la lotta fra Vettel e Alonso quando dopo il suo terzo pit-stop il tedesco rientra davanti al muso della Ferrari. Ciò in una gara che ha comunque confermato la difficoltà di sorpasso su questo tracciato dell'Hungaroring e che aveva visto la ripetizione dello schieramento di partenza: in un primo tempo si pensava fosse dovuto allo spegnimento della Mercedes di Michael Schumacher, che invece aveva equivocato sulle luci gialle e sul rinvio della partenza spegnendo volontariamente il motore, ma in effetti è stato proprio il pilota tedesco la causa, però per aver posizionato male la macchina in griglia.
Fonte: Autosprint
GP Ungheria - classifica finale Pos Pilota giri Dist 1 Lewis Hamilton 69 - 2 Kimi Räikkönen 69 1"0 3 Romain Grosjean 69 10"5 4 Sebastian Vettel 69 11"6 5 Fernando Alonso 69 26"6 6 Jenson Button 69 30"2 7 Bruno Senna 69 33"8 8 Mark Webber 69 34"4 9 Felipe Massa 69 38"3 10 Nico Rosberg 69 51"2 11 Nico Hulkenberg 69 57"2 12 Paul di Resta 69 62"8 13 Pastor Maldonado 69 63"6 14 Sergio Perez 69 64"4 15 Daniel Ricciardo 68 1 giro 16 Jean-Eric Vergne 68 1 giro 17 Heikki Kovalainen 68 1 giro 18 Kamui Kobayashi 67 2 giri 19 Vitaly Petrov 67 2 giri 20 Charles Pic 67 2 giri 21 Timo Glock 66 3 giri 22 Pedro de la Rosa 66 3 giri rit Narain Karthikeyan 60 9 giri rit Michael Schumacher 58 11 giri Classifica mondiale piloti 01 Fernando Alonso 164 02 Mark Webber 124 03 Sebastian Vettel 122 04 Lewis Hamilton 117 05 Kimi Räikkönen 116 06 Nico Rosberg 77 07 Jenson Button 76 08 Romain Grosjean 76 09 Sergio Perez 47 10 Kamui Kobayashi 33 Classifica mondiale costruttori 01 Red Bull-Renault 246 02 McLaren-Mercedes 193 03 Lotus-Renault 192 04 Ferrari 189 05 Mercedes 106 06 Sauber-Ferrari 80 07 Williams-Renault 53 08 Force India-Mercedes 46