Ecco cos'è successo al Gp di Monaco 2012..
La cronaca della gara
Premessa: sia Vettel che Button partono con gomme soft; e oltre a Schumacher, sesto anziché in pole, sullo schieramento sono stati arretrati Perez di 5 posti per sostituzione del cambio (dopo essere stato ammesso al via nonostante fosse senza tempo in qualifica) e Maldonado di 10+5 posizioni per il bisticcio con Perez e il cambio. Entrambi dunque in ultima fila, visto che più in là non si può...
Alla partenza Webber mantiene il comando su Rosberg e Hamilton, ma dietro è il caos. Per non tamponare Hamilton in accelerazione, Alonso scarta a destra e tocca Grosjean, lanciandolo verso Schumacher che si trova stretto fra il francese e il rail. Nell'urto la sospensione posteriore sinistra della Lotus viene divelta e Grosjean si intraversa. Fortunatamente tutti lo evitano, anche se alla fine Kobayashi lo "pizzica" saltando e nel marasma generale vengono danneggiati anche De La Rosa e Maldonado, costretti al ritiro.
In ogni caso ancor meglio di Alonso partono bene sia Massa che Vettel. Anzi, il brasiliano in staccata è all'interno del compagno di squadra, ma non forza e lo lascia andare. Così al primo giro abbiamo Webber davanti a Rosberg, Hamilton, Alonso, Massa, Vettel, Raikkonen, Schumacher, Hulkenberg e Senna. Solo 14° Button, dietro a Kovalainen. Poco più tardi Vettel viene indagato per aver tagliato alla prima curva, ma essendo stata una manovra per evitare Grosjean non vi sarà seguito. Mentre è tuttora in corso l'indagine per l'incidente in partenza, che comunque determina l'ingresso della safety-car.
Giusto due giri, poi il restart: Alonso cerca di approfittarne, ma non ci riesce. Webber allunga un poco e intanto comincia a farsi strada lo spauracchio della pioggia: via radio comunicano a Raikkonen che è attesa nel giro di 15 minuti. Stavolta ci sarà da fidarsi delle strategie Lotus? Ogni riferimento al GP di Barcellona non è casuale...
Di fatto tutti cercano di allungare un po' il tempo di rientro ai box per il primo pit-stop, in modo da non doverne poi effettuare un altro per le gomme da bagnato. Intanto Alonso recupera a suon di giri veloci il piccolo distacco che gli aveva dato Hamilton, mentre dai box continuano a dire di resistere a Raikkonen che fa da tappo a Schumacher, Hulkenberg e Senna. Ci sono vari tentativi di attacco di Schumacher a Raikkonen che si difende come può. Ma la pioggia non arriva, anche se gli avvertimenti "fra 5 minuti" si sprecano, e ad un certo punto le gomme vanno pur cambiate...
Il primo a "pittare" è Rosberg, al 28° giro, poi seguito via via da tutti gli altri a montare le soft al posto delle supersoft. Resta in pista, e davanti, Vettel che aveva le soft fin dal via. Ma l'importante è che il rapido cambio gomme della Ferrari permette ad Alonso di rientrare davanti a Hamilton, mentre la stessa cosa non succede con Massa, che finisce dietro a Schumacher. In generale, i primi non hanno perso troppe posizioni al cambio gomme grazie anche al "buco" creato da Raikkonen.
Dunque Vettel precede di una dozzina di secondi Webber, poi Rosberg, Alonso, Hamilton, Schumacher e Massa. Il vantaggio del tedesco della Red Bull va anzi ad aumentare: lui sfrutta la situazione e il degrado delle Pirelli sembra inferiore al vantaggio dato dal calo del carburante giro dopo giro. Schumacher effettua il suo pit-stop al 35° giro, mentre Perez taglia la strada a Raikkonen nel suo rientro ai box e per questo si becca un drive-through.
In questo momento, con Vettel davanti sempre velocissimo e Vergne 8° (aveva sostituito le gomme già al 17° giro), sembra che le strategie piuttosto estreme stiano pagando. Però al 46° giro anche Vettel rientra a montare le supersoft (per regolamento occorre utilizzare entrambe le mescole disponibili) e rientra in pista 4° proprio davanti al muso di Hamilton. Andando anzi ad attaccare pure Alonso in virtù di gomme più soffici e fresche, ma senza esito. Nonostante l'evidente difficoltà di sorpasso, la gara mantiene una certa suspence: basti dire che Webber, Rosberg, Alonso, Vettel, Hamilton e Massa sono racchiusi in meno di sei secondi. Schumacher e Vergne (7° e 8°) sono i più veloci davanti a Di Resta e Hulkenberg, e c'è pure una lotta aspra fra Kovalainen, Button, Ricciardo e Perez per il 13° posto. Poi però Schumacher alza improvvisamente i suoi tempi e lascia passare chi lo segue, fermandosi quindi definitivamente ai box: ritiro per problemi di alimentazione.
A una decina di giri alla fine arriva qualche goccia di pioggia, ma i primi riescono a gestire la situazione senza errori e dunque non cambia nulla. Mentre a Vergne provano la carta del montaggio anticipato delle intermedie, ma non servirà a niente. Indietro invece Button si spazientisce e attacca Kovalainen alle Piscine, finendo in testacoda e concludendo lì la sua gara. Poco dopo Perez tenta all'esterno alla staccata di St. Devote, ma Kovalainen resiste: i due si toccano, arrivano lunghi, ma riescono a proseguire, anche se l'ala anteriore della Caterham è danneggiata. Approfittando anche dei doppiaggi (nel senso che i primi doppiano loro) Perez riesce infine a sopravanzare Kovalainen che poi si ferma ai box per l'ala.
Negli ultimi 5 giri non c'è più traccia di maltempo e così ci si avvia verso il traguardo badando solo a non sbagliare. Nessuno lo fa, Webber controlla perfettamente la situazione e così ottiene la sua prima vittoria stagionale (la seconda per la Red Bull) che è anche la sua seconda su questo circuito.
Fonte: Autosprint.it
Classifica mondiale piloti 01 Fernando Alonso 76 02 Sebastian Vettel 73 03 Mark Webber 73 04 Lewis Hamilton 63 05 Nico Rosberg 59 06 Kimi Räikkönen 51 07 Jenson Button 45 08 Romain Grosjean 35 09 Pastor Maldonado 29 10 Sergio Perez 22 11 Paul di Resta 21 12 Kamui Kobayashi 19 Classifica mondiale costruttori 01 Red Bull-Renault 146 02 McLaren-Mercedes 108 03 Ferrari 86 04 Lotus-Renault 86 05 Mercedes 61 06 Williams-Renault 44 07 Sauber-Ferrari 41 08 Force India-Mercedes 28 09 STR-Ferrari 6