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Favolosamente orecchiabili

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Un'altra scoperta proveniente dal web scala le classifiche di mezzo mondo e fa incetta di premi e riconoscimenti. Vi presentiamo i Foster the People

Giovani rock band crescono... Già, è sempre un piacere quando delle giovani rock band riescono ad emergere e a ritagliarsi uno spazio tra i grandi dello star system. Una delle realtà più interessanti che si sono messe in luce negli ultimi mesi sono sicuramente i Foster the People, una band indie rock / pop californiana, di Los Angeles per la precisione, formatasi un paio di anni fa. Il gruppo, composto da Mark Foster (voce, tastiera, piano, sintetizzatori, chitarra e percussioni), Mark Pontius (batteria) e Cubbie Fink (basso e voci), ha raggiunto la popolarità dopo aver pubblicato sul proprio sito web personale il brano "Pumped Up Kicks", più che altro per condividerlo con gli amici, e che in seguito, grazie ad un passaparola sul web, è stato ascoltato e ha attirato l'attenzione di diversi redattori musicali delle più importanti riviste e siti mondiali come NME, Blackbook, Nylon e Guardian, diffondendosi poi in maniera virale non solo in città ma anche oltreoceano. Ancora qualche giro, attraverso il canale Alt Nation di Sirius e KCRW, e la “melodia scandalosamente orecchiabile” come la definisce il Guardian, è riuscita a diventare il pezzo dell’estate.
Con all’attivo più di un milione e 400 mila streaming e un pezzo che tutti i DJ, dalla California all’Australia, non possono fare a meno di trasmettere,il contratto non tarda ad arrivare. Dopo aver firmato con l'etichetta Startime International, il 18 gennaio 2011 i Foster the People pubblicano il loro EP d'esordio, l'omonimo "Foster the People", che contiene il singolo "Pumped Up Kicks", che gli aveva portato tanta fortuna e che nel frattempo era stato pubblicato in tutto il mondo, ottenendo discreti risultati in Nuova Zelanda, Regno Unito, Belgio, Canada e Stati Uniti.
Alla fine di gennaio, dopo un mese di esibizioni all’Echo di Los Angeles, 300 fan curiosi sono rimasti fuori dal locale stipato e, per vedere i brani prendere forma dal vivo, sono stati costretti ad aspettare il festival di Coachella. Nel frattempo, i fan all’interno hanno potuto sperimentare ciò che il L.A. Times ha definito “indie-pop rilassato pronto per la pista da ballo”. L’isteria si è ripetuta due giorni dopo, quando la band ha suonato nel sovraffollato Detroit Bar di Costa Mesa. E alla fine di un periodo di successo come resident, con un singolo nella classifica Top 15 delle Alternative Radio e il completamento del primo album vero e proprio, è diventato chiaro che persino nel mese più freddo dell’anno i Foster The People avevano creato qualcosa che sarebbe sopravvissuto all’inverno, per diventare quella hit dell’estate che l’anno scorso BlackBook ha dichiarato essere “favolosamente orecchiabile”.
“Come gli Empire of the Sun o i Phoenix dopo un’estate in California e qualche ora nel freezer, i Foster the People suonano un indie-pop rilassato, pronto per la pista da ballo, e hanno tutti gli elementi per non diventare unicamente un inconfessabile piacere estivo”, ha spiegato il L.A. Times in un recente articolo sulla band.
Lo scorso giugno è uscito l'album d'esordio del gruppo, "Torches", che ha riscosso un buon successo commerciale in particolar modo negli Stati Uniti e in Australia, dove è entrato nella top ten delle classifiche degli album più venduti. Nello stesso periodo, prosegue la promozione del loro singolo d'esordio e ne pubblicano un successivo, "Helena Beat". A testimoniare che qualcosa di grosso si stava muovendo anche l'inserimento di un loro pezzo, "Call It What You Want", estratto da "Torches", nella colonna sonora di FIFA 12.
I Foster The People sono stati eletti Miglior artista esordiente dell'anno dai lettori del sito di Billboard, condividendo il titolo con Nicki Minaj e Scotty McCreery. E non si tratta dell'unico riconoscimento ottenuto dalla band in questi mesi: "Pumped Up Kicks" è infatti una delle canzoni dell’anno nella App Store Rewind 2011, la classifica stilata dal team editoriale di Apple, e si piazza alla posizione #7 nella chart "Best Songs of 2011".
E non è tutto: Mark Foster, frontman del gruppo, ha recentemente raccontato di aver contribuito alla scrittura del musical Spider-Man: Turn Off The Dark degli U2. Il cantante ha infatti dichiarato ai redattori di NME di aver scritto diversi pezzi insieme al produttore dello show Alex Da Kid, incluso il singolo “Rise Above 1“, a cui hanno lavorato anche niente meno che Bono e The Edge. "Alex mi ha contattato quando ero a Los Ageles - ha spiegato - e abbiano scritto qualche canzone insieme e quel pezzo era una delle canzoni su cui abbiamo lavorato. Per me gli U2 sono delle leggende, perciò per me mettere anche solo le mani su qualcosa che ha toccato Bono è incredibile".
Recentemente i Foster the People hanno anche realizzato una cover del brano "Macchu Picchu" degli Strokes. La canzone, contenuta nella tracklist di "Angles", ultima fatica in studio di Julian Casablancas e soci, è stata suonata dal vivo dal gruppo indie capitanato da Mark Foster durante il programma radiofonico "BBC 1 Live Lounge". La traccia rivisitata non si distanzia particolarmente dalla versione originale e ne mantiene pressochè inalterate le sonorità. Foster ha spiegato così la scelta del brano: "Già dal titolo il pezzo ci piaceva particolarmente. Non vi sembra il nome di un Pokemon, 'Macchu Picchu'? Le sonorità del brano sono davvero psichideliche, molto nelle nostre corde, e abbiamo pensato di sceglierlo come cover da portare nei nostri live".
Quali saranno i prossimi passi di questi lanciatissimi ragazzi di Los Angeles. Lo scopriremo solo col tempo. Quello che possiamo dirvi al momento e che i foster the People sono sicuramente un gruppo da tener d'occhio con molta attenzione, perchè sicuramente ne sentiremo parlare ancora molto in futuro.

 

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