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Suzuki: altra scuderia lascia la MotoGP

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La crisi economica fa una nuova vittima

Un’altra pedina del “domino-MotoGP” cade inesorabilmente sotto la scure della crisi economica mondiale.
Dopo l’uscita di Honda, Toyota, Renault per la Formula Uno e la Kawasaki per la MotoGp, un’ulteriore uscita da parte di una scuderia nipponica dalla classe regina delle moto. Dal comunicato ufficiale della squadra vengono elencate le cause di questo “Arrivederci” che la Suzuki da ai propri fans e ai colleghi del Paddock: recessione economica, calo delle vendite e svalutazione dello Yen, per le difficoltà causate dallo tsunami dello scorso febbraio. Inoltre c’è scritto che questo non è un addio vero e proprio ma una sorta di arrivederci al 2014, anno in cui la scuderia cercherà di rientrare "sviluppando una moto competitiva per riuscire a competere ai massimi livelli, mentre continuerà le sue attività sportive nel motocross e nelle derivate di serie". Nemmeno il taglio drastico dell’anno scorso, ossia far gareggiare una solo moto con Alvaro Bautista, è servito a tenere a “galla” le finanze della scuderia nipponica. Il pilota spagnolo, evidentemente, sentiva già l’aria funesta della sua scuderia, infatti si è accasato al Team Gresini al posto del compianto Sic.
Detto questo, oramai l’anno prossimo vedremo un Campionato dell’incredibile in senso negativo poiché ci saranno solo 12 Moto che gareggeranno e sono 4 Honda, 4 Yamaha e 4 Ducati tra ufficiali e satellite. Una magra dimostrazione di come la Dorna non riesca a far fronte alla crisi mondiale. Vedremo l’anno prossimo come ci divertiremo ad assistere alla Moto Gp.

 

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