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Andergraund.it, la webzine che dal 2006 soddisfa le esigenze di tutti gli amanti di musica, cinema, spettacolo, tecnologia, motori, tempo libero e molto altro. Un sito fresco e interessante rivolto a tutti coloro che vogliono essere sempre informati, in maniera del tutto gratuita, su tutte le ultime novità dal mondo dello show business, tenendo un occhio sempre puntato anche sulle realtà underground, sul mercato indipendente e sugli artisti emergenti.

Nato dall'idea di un gruppo di ragazzi come te, gente comune, non giornalisti professionisti, ma semplici appassionati uniti da un interesse comune, quello per la musica, per il cinema e per lo spettacolo in generale, Andergraund è un progetto libero e indipendente nel quale chiunque può far sentire la sua voce, anche tu! Infatti si tratta di un laboratorio aperto a tutti. Chiunque condivida la nostra passione e abbia voglia di mettersi alla prova può contattarci ed entrare a far parte della nostra squadra in maniera stabile, o semplicemente inviarci un articolo su un argomento che gli sta particolarmente a cuore (per maggiori informazioni o per entrare in contatto diretto con lo staff consulta la sezione "Collabora con noi").

Andergraund è un progetto del tutto amatoriale, realizzato per puro piacere personale e senza alcun fine di lucro. L'interesse sempre crescente con cui i nostri lettori ci hanno seguito in questi anni e l'affetto con cui la gente ci sprona a proseguire lungo questa strada sono la nostra unica e più grande ricompensa!

Se ti piace il nostro progetto e non vuoi perderti nemmeno un articolo sul suo artista preferito o la rcensione di quel disco che avevi intenzione di comprare, iscriviti alla nostra newsletter. Niente spam, niente mail pubblicitarie. Una mail periodica (circa una al mese) ti informerà sulle ultime novità che riguardano il nostro sito, contenuti, iniziative, contest... Provare per credere!

 

AnderStory


Il primo numero di Andergr@und Mag@zine ha fatto la sua comparsa ufficiale nel web nell'ormai lontano luglio del 2006, ma il progetto della webzine era in incubatrice già parecchi mesi prima di quella fatidica data. Si tratta di un ricordo ormai un po' sbiadito, e nessuno di noi saprebbe descrivere e collocare nel tempo con precisione il momento esatto in cui l'idea ha visto la luce. C'è solo un tassello che ricordiamo, che stato fondamentale per la nascita del progetto.
Siamo nel dicembre del 2004 e giunge alle nostre orecchie la notizia che una delle pubblicazioni musicali più storiche e autorevoli del nostro paese sta per chiudere: il Tutto Musica, noto ai più semplicemente e familiarmente come Tutto. Dopo quasi trent'anni di storia gloriosa cessava una piacevole consuetudine e veniva a mancare un punto di riferimento per gli appasionati di musica, lasciando un vuoto che mai più è stato riempito. Qualcuno di noi era anche abbonato al mitico Tutto, di cui tutt'ora conserva gelosamente gli ultimi numeri. Intendiamoci, di riviste specializzate, anche validissime, ce n'erano e ce ne sono tutt'ora tantissime, ma sono tutte molte specializzate e settoriali, e nessuna incarna lo spirito che aveva il Tutto. La rivista che parlava di musica realmente a 360°, dal pop al metal, dal rock alla musica italiana, dando spazio anche alle realtà emergenti e indipendenti, trattando ogni argomento con la stessa dignità degli altri e senza puzza sotto il naso (perchè a nostro modo di vedere ogni genere musicale merita rispetto finchè suscita sensazioni positive, anche ad un solo ascoltatore), veniva a mancare. Fatta questa considerazione c'è una specie di blackout nei ricordi.
Sta di fatto che in un modo o nell'altro ci ritroviamo catapultati in uno scantinato adibito alla bene e meglio a redazione, una scrivania sommersa di riviste e giornali, un vecchio computer e tanto entusiasmo, a tracciare le linee giuda del nuovo progetto. L'idea era quella di mettere in piedi, nel nostro piccolo, un magazine virtuale che riprendesse i temi e le atmosfere del caro Tutto. Chiaro, nel nostro piccolo! Non eravamo certo così folli da pensare di poter proseguire sulle orme di un colosso com'era la pubblicazione della Mondadori, però la voglia di convogliare le nostre energie e di impiegare il nostro tempo libero per creare qualcosa di produttivo c'era tutta, e per cominciare questo era più che sufficiente.

Sono seguiti mesi di infinite riunioni, sedute di lavoro, dubbi e ripensamenti, finchè siamo arrivati al punto in cui ci siamo detti "il magazine c'è. Ovvio, non è perfetto, ma cosa ci si può aspettare da un ristretto gruppo di ragazzi con una limitata (per non dire quasi inesistente) esperienza di grafica e di programmazione... O ci buttiamo, e poi faremo i dovuti aggiustamenti in corsa, o va a finire che non se ne fa più niente!". Come quando ci si lancia col paracadute quello che può far paura è il salto nel vuoto, ma poi una volta che ci si è buttati il brutto è alle spalle, e bisogna solo godere del piacere che la caduta libera suscita. E evidentemente se siamo qui a scrivere vuol dire che quella volta abbiamo deciso di buttarci. Abbiamo messo in piedi in poco tempo e grazie all'aiuto di alcuni amici un sito molto semplice, che doveva servire solo ed esclusivamente come punto d'appoggio al magazine in pdf e ci siamo lanciati. Nel luglio del 2006 usciva ufficialmente il numero 0 di Anderg@und Mag@azine. Grafica spartana e contenuti ridotti all'osso, il numero 0 è stato un vero e proprio punto di partenza da cui ricominciare nuovamente. Abbiamo ascoltato i pareri e i consigli del nostro primo ristretto gruppo di lettori e abbiamo lavorato sodo tutta l'estate per apportare le prime fondamentali correzioni, e, con una grafica riveduta e una nuova consapevolezza, nel settembre 2006 è uscito il numero 1. Da quel momento in poi la strada è stata tutta in discesa. Dodici numeri all'anno senza mai saltare un mese, undici numeri canonici più uno speciale estivo (il primo anno è stato AnderGheim, una raccolta di giochi di enigmistica a sfondo musicale da stampare e portare sotto l'ombrellone; l'anno successivo invece è stata inaugurata la fortunata serie dei MySpace Generation: sulla scia del boom dei social network dedicavamo un numero interamente alle band e agli artisti emergenti scovati proprio attraverso myspace).
Nel corso degli anni siamo cresciuti, si allargato lo staff, sono arrivati nuovi preziosi collaboratori e sono nate tante nuove rubriche. Due di queste sono state particolarmente importanti per la crescita di Andergraund: Anderview e IndipendenteMente.
Anderview era un appuntamento fisso, ogni mese (almeno) un'intervista ad un arista emergente o ad un addetto ai lavori, per capire meglio cosa vuol dire fare e occuparsi di musica nel 2000, nell'era di google e dei social network; la nostra mission non era quella di parlare del patinato mondo di cui quotidinamente ci riferiscono i giornali, ma far conoscere la realtà di chi ogni giorno investe tempo, energie e risorse economiche per amore della musica.
E IndipendenteMente, una sezione del sito, nata sulla scia del successo degli speciali estivi MySpace Generation, interamente dedicata al mercato indipendente.
E poi ovviamnete il sito, che negli anni si arricchito sempre più, passando da semplice tavolino d'appoggio per la rivista, a vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati di musica e non solo, fino a diventare il sito che state visitando ora.
Poi, dopo 58 numeri, quasi 6000 pagine pubblicate nel corso degli anni, decine di interviste realizzate e centinaia di dischi ascoltati e commentati, nel giugno 2011 la versione "cartacea" del progetto cessa di esistere e Andergr@und Mag@zine diventa andergraund.it. Nel corso degli anni di cose ne sono cambiate tantissime, ma questa è stata sicuramente la sfida più grande che ci siamo trovati ad affrontare da quando è online il sito. Una sfida anche un po’ rischiosa, perché il formato ‘magazine’ era la cosa che maggiormente ci differenziava dalle altre webzine simili a noi presenti sul web. Ma eravamo sicuri che quello che avevamo fatto nel corso degli anni avrebbe fatto la differenza, e che il gran numero di lettori e di estimatori che via via si erano affezionati al sito, avrebbero continuato a seguirci anche in futuro, perché sarebbe pure potuto cambiare il formato, ma i contenuti e le persone che avevano reso Andergaund quello che è oggi sarebbero rimasti, e avrebbero continuato a lavorare con lo stesso spirito e la stessa serietà, e con un impegno se possibile ancora maggiore.
Però era proprio arrivato il momento di voltare pagina. Abbiamo cambiato perché avevamo bisogno di uno strumento più dinamico e veloce per darvi un servizio sempre migliore. Ma nel cambiamento abbiamo cercato comunque di mantenere tutto quello che i nostri lettori erano abituati a trovare sul magazine: le news di musica, cinema, tv e radio, gli approfondimenti, le recensioni, le interviste e tutte le loro rubriche preferite. Con più aggiornamenti e con più spazio dedicato alle realtà indipendenti e alla musica emergente, che è una cosa che ci sta molto a cuore. Questo perché le cose si evolvono e la sfida più grande sta proprio nel rimanere al passo coi tempi che cambiano.

Lo staff di Andergraund.it


 

 

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