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Genesis - The Lamb Lies Down on Broadway

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Genesis - The Lamb Lies Down on BroadwayAll'epoca i Genesis venivano da una serie di lavori che avevano visto una loro crescita esponenziale sia nella capacità compositiva sia nella tecnica individuale. Non è qui inutile ricordare rapidamente le tappe di questo percorso. "From Genesis To Revelation" (1968) fu l’ingenuo e pretenzioso disco d’esordio, un concept basato sulla Genesi e il Vecchio Testamento. "Trespass" (1970), il loro secondo album fu definito dagli stessi Genesis il passo più importante della loro carriera. Subito dopo "Trespass", il primo chitarrista Anthony Phillips e il batterista John Mayhew lasciano il gruppo ed esso trova quello che per molto tempo sarà il suo assetto definitivo con l’ingresso di Steve Hackett (chitarra) e Phil Collins (batteria). Con questa formazione i Genesis incidono "Nursery Crime" (1971), dove la loro musica si definisce meglio, con composizioni che diventano più complesse, articolandosi in vari momenti di tono diverso che si alternano in uno stesso pezzo e testi che, grazie alla forza interpretativa di Gabriel, proiettano in un mondo di favola pieno di metafore e simbolismi. Segue "Foxtrot" (1972), e i cinque sono definitivamente proiettati, dopo anni di difficoltà anche economiche, tra le principali formazioni progressive-rock. Il gruppo, ormai entrato in un momento di grazia, senza pause significative torna in studio per "Selling England By The Pound" (1973), che è indubbiamente un ulteriore passo avanti quanto a complessità delle composizioni e tentativo di trovare nuove soluzioni in termini di suoni, strutture e rapporto tra gli strumenti. E’ a questo punto che Peter Gabriel comincia a concepire il progetto ambizioso di un concept album basato su un racconto e tra le varie proposte presentate viene scelta la sua: "The Lamb Lies Down On Broadway". "The Lamb Lies Down On Broadway", datato 1974, è il secondo concept album dei Genesis e il loro primo doppio. E’ il lavoro di un gruppo ormai da tempo completamente maturo che con esso pose una tappa fondamentale in quel particolare genere trasversale che è l’opera rock, una pietra miliare soprattutto per quanto riguarda le rappresentazioni live di questo tipo da parte di quella che probabilmente era l’unica band che all’epoca poteva permetterselo, grazie al particolare modo di proporsi in scena. Un lungo viaggio di musica e parole che non può mancare in una discoteca di tutto rispetto.

 

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