Dimenticatevi il Ben Harper melodico e romantico di "Diamonds On The Inside". Scordatevi pure quello psichedelico di "Burn To Shine" e quello funky/reggae di "Fight For Your Mind". Ben Harper ha cambiato band (dagli Innocent Criminals è pasato a suonare coi Relentless 7) e ha pure cambiato stile. Ha deciso di fare pulizia di tutti vari fronzoli e orpelli a favore di un sound più diretto, più rock, più sporco e meno eclettico. "White Lies for Dark Times" é un album senza tempo, una raccolta di musica ipnotica ed emozionante, in cui si avverte fin dalle prime note un’aria fresca ed accogliente. Puro rock americano, nel modo in cui dovrebbe essere e suonare. Il finale dell’album ripropone un po' il Ben Harper che tutti conoscono, quello dei primi lavori; un po’ meno scoppiettante e ritmato rispetto alla prima parte del disco, ma è comunque un piacere ascoltarlo. "Boots like these", "The word suicide" e "Faithfully remain" rappresentano una triade perfetta per chiudere il cerchio di questo magnifico lavoro, ultimo solo per ordine di tempo, che si candida seriamente ad essere considerato uno degli album più interessanti di questo 2009. A chi non conoscesse ancora Ben Harper, consigliamo di ascoltare questo album. Potrebbe essere una piacevole sorpresa. Mentre per chi lo apprezza già da tempo si tratterà senz’altro di una gradevole conferma.
Ben Harper & Relentless 7 - White Lies For Dark Times
Dimenticatevi il Ben Harper melodico e romantico di "Diamonds On The Inside". Scordatevi pure quello psichedelico di "Burn To Shine" e quello funky/reggae di "Fight For Your Mind". Ben Harper ha cambiato band (dagli Innocent Criminals è pasato a suonare coi Relentless 7) e ha pure cambiato stile. Ha deciso di fare pulizia di tutti vari fronzoli e orpelli a favore di un sound più diretto, più rock, più sporco e meno eclettico. "White Lies for Dark Times" é un album senza tempo, una raccolta di musica ipnotica ed emozionante, in cui si avverte fin dalle prime note un’aria fresca ed accogliente. Puro rock americano, nel modo in cui dovrebbe essere e suonare. Il finale dell’album ripropone un po' il Ben Harper che tutti conoscono, quello dei primi lavori; un po’ meno scoppiettante e ritmato rispetto alla prima parte del disco, ma è comunque un piacere ascoltarlo. "Boots like these", "The word suicide" e "Faithfully remain" rappresentano una triade perfetta per chiudere il cerchio di questo magnifico lavoro, ultimo solo per ordine di tempo, che si candida seriamente ad essere considerato uno degli album più interessanti di questo 2009. A chi non conoscesse ancora Ben Harper, consigliamo di ascoltare questo album. Potrebbe essere una piacevole sorpresa. Mentre per chi lo apprezza già da tempo si tratterà senz’altro di una gradevole conferma.
