Cerchi disperatamente il successo, lo sfiori, ti sfugge di mano, continui a rincorrerlo e finalmente arriva. Ma quando questo giunge in maniera esplosiva, inaspettato e rapidissimo, molte volte si sente il bisogno di voler dimostrare qualcosa e ci si sente investiti da una tale responsabilità che talvolta ti porta a strafare. Potrebbe essere questo il caso dei Phantom Planet. Un onestissimo gruppo pop rock californiano come molti, che raggiunse una visibilità planetaria grazie al singolo "California", diventato un vero e proprio inno generazionale per gli adolescenti di qualche anno fa in quanto sigla del telefilm cult "The O.C.". Bene, i Phantom Planet sono tornati, con questo nuovo "Raise the Dead" e sono quasi irriconoscibili. E' vero che da "California" sono pasati diversi anni, e i quattro ragazzi saranno cresciuti sia come persone che come musicisti, ma una svolta del genere proprio non ce l'aspettavamo. Dimenticate le canzoni energiche e scanzonate, semplici e orecchiabili degli inizi, ora le atmosfere sono molto più british: cupe e riflessive. Sicuramente il progetto è ambizioso e coraggioso, ma non sempre il risultato convince. Alcuni pezzi sono più riusciti, ma in molti altri è evidente come forse si siano avventurati con troppa leggerezza in un'impresa più grossa di loro. Probabilmente peccano un po' di inesperienza, però in diversi momenti i riferimenti alla musica dei grandi maestri come i Radiohead risultano fin troppo evidenti e pesanti, e quasi sempre stonano. Qualche piccolo passo falso.
Phantom Planet - Raise The Dead
Cerchi disperatamente il successo, lo sfiori, ti sfugge di mano, continui a rincorrerlo e finalmente arriva. Ma quando questo giunge in maniera esplosiva, inaspettato e rapidissimo, molte volte si sente il bisogno di voler dimostrare qualcosa e ci si sente investiti da una tale responsabilità che talvolta ti porta a strafare. Potrebbe essere questo il caso dei Phantom Planet. Un onestissimo gruppo pop rock californiano come molti, che raggiunse una visibilità planetaria grazie al singolo "California", diventato un vero e proprio inno generazionale per gli adolescenti di qualche anno fa in quanto sigla del telefilm cult "The O.C.". Bene, i Phantom Planet sono tornati, con questo nuovo "Raise the Dead" e sono quasi irriconoscibili. E' vero che da "California" sono pasati diversi anni, e i quattro ragazzi saranno cresciuti sia come persone che come musicisti, ma una svolta del genere proprio non ce l'aspettavamo. Dimenticate le canzoni energiche e scanzonate, semplici e orecchiabili degli inizi, ora le atmosfere sono molto più british: cupe e riflessive. Sicuramente il progetto è ambizioso e coraggioso, ma non sempre il risultato convince. Alcuni pezzi sono più riusciti, ma in molti altri è evidente come forse si siano avventurati con troppa leggerezza in un'impresa più grossa di loro. Probabilmente peccano un po' di inesperienza, però in diversi momenti i riferimenti alla musica dei grandi maestri come i Radiohead risultano fin troppo evidenti e pesanti, e quasi sempre stonano. Qualche piccolo passo falso.
