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The Good, The bad & The Queen

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The Good, The bad & The Queen Sicuramente non si tratta di un disco di facilissimo ascolto quello dei “The Good, Tha Bad & The Queen”, nuova formazione nata dall’unione di personalità con esperienze assai differenti alle spalle, pezzi provenienti da Blur, Clash, Fela Kuti e Verve, che si uniscono per dar vita ad un progetto unico e concettualmente molto interessante. In sostanza si tratta di un concept album sulla città di Londra, come già del resto anticipato dallo stesso Damon Albarn nei mesi scorsi, in cui si intrecciano racconti di storie particolari, esperienze di vita vissuta e aneddoti di tutti i giorni in una delle città più interessanti, affascinanti ed eterogenee in assoluto. Le diverse sfaccettature di una luogo così complesso si rispecchiano nell’andamento piuttosto difforme dei toni che si riscontrano all’interno dell’album, e addirittura all’interno dei brani stessi, che risultano molto articolati, in cui spesso si parte per la tangente per poi ritrovarsi bruscamente coi piedi per terra, pur rimanendo sempre un lavoro dotato di un’unità e di una coerenza stupefacenti. Anche i suoni che si articolano tra loro sono molti svariati e spaziano dell’elettronica agli strumenti acustici. Cercate anche di comprendere il mio limite ad esprimere con parole un giudizio su un lavoro così particolare. Consigliato ad un pubblico di veri intenditori.

 

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