andergr@und.it      Home IndipendenteMente Interviste Meskalina

Meskalina

E-mail Stampa PDF
IDENTIKIT

Nome Gruppo: Meskalina
Nato a: Pescara
Nel: 2006
Genere: Rock

Componenti:
Michael Tenisci – Voce, Chitarre
Marco Aceto – Chitarra Solista
Fulvio Angelozzi – Basso
Matteo Di Marcantonio – Tastiere
Simone Di Plinio – Batteria

Età Media Componenti: 23 anni

Precedenti: I Meskalina nascono nel 2006. Nel 2007 si esibiscono sul palco del primo maggio a Pescara. Partecipano nel 2009 al Tour Music Fest e ad altri concorsi, dove ricevono critiche positive. Nel 2009 iniziano la pre-produzione del loro primo album. Nel Gennaio 2010 esce il primo singolo Le Tue Lacrime, il cui video è visibile su Youtube. Nell’estate 2010 iniziano a registrare il disco che uscirà nell’autunno dello stesso anno.

Segni Particolari: Un pop-rock innovativo, che spazia dal cantautorato italiano al rock britannico, con l’utilizzo di tastiere ed elettronica ma con chitarre molto presenti.


Innanzitutto ciao e grazie per aver accettato il nostro invito. Per cominciare vi chiediamo di parlarci un po' di voi. Raccontateci come è nato il gruppo. Come e dove vi siete incontrati, quando avete deciso di suonare insieme, se avevate alle spalle altre esperienze musicali ...

In realtà la questione non è ben definita! La band si è formata nel lontano 2003, ma alcuni membri però sono entrati a far parte della famiglia solamente nel 2006. Diciamo che alcuni di noi si conoscevano già, Michael e Matteo erano amici da piccoli, Fulvio e Simone sono cresciuti musicalmente insieme. E Marco invece ce lo siamo ritrovati tra i piedi… per fortuna! Possiamo dire comunque che il gruppo effettivo è solido dal 2009.

Volete farci un breve riassunto delle tappe fondamentali del vostro percorso musicale fino ad oggi?

Una delle tappe fondamentali è sicuramente il concerto del primo Maggio, che è stato un po’ la nostra partenza (anche se con una formazione leggermente diversa). Sicuramente l’estate 2010 sarà un’altra tappa fondamentale, per la registrazione del nostro primo album.

C'è un momento in particolare della vostra carriera che è stato importante per voi o un ricordo a cui siete particolarmente legati?

Cerchiamo di imparare sempre, così da rendere tutti i momenti importanti, sia musicali che non. In fondo abbiamo ancora molta strada davanti a noi e siamo propensi ad usare tutte le nostre esperienze, passate e future, per arricchire la nostra formazione musicale.

Ci sono dei gruppi che sono stati importanti per la vostra crescita musicale e ai quali vi sentite più vicini come modo di suonare? Avete più o meno gli stessi punti di riferimento oppure avete influenze diverse? E nel caso, come si conciliano?

Di influenze ne abbiamo veramente tante..forse troppe! La fortuna è che sono particolarmente differenti ma si incastrano alla perfezione. Ognuno di noi ha delle band preferite, dai Red Hot Chili Peppers a Vasco Rossi, dai Negrita ai Muse, dai Radiohead ai Rage Against The Machine, i Kraftwerk, Fabrizio De Andrè, gli Extreme, gli Okkervill River…insomma un po’ tutto quello che ascoltiamo finisce nella nostra musica!

Come lavorate sui vostri pezzi? Come nasce un'idea e come la sviluppate? Come vi dividete il lavoro? E' sempre facile suonare in una band? Immagino che non sarete sempre d'accordo su tutto...

Logicamente non è sempre facile conciliare le idee di cinque teste verso lo stesso punto, però cerchiamo sempre di raggiungere un obiettivo comune per il bene del pezzo. Per quanto riguarda la creazione solitamente i brani vengono scritti o da Michael o da Fulvio, e vengono portati in sala prove. Qui il brano viene arrangiato insieme, ed ognuno propone delle idee. A quel punto il brano viene registrato nel nostro modestissimo home studio, dove viene perfezionato l’arrangiamento e dove ci rendiamo conto se il pezzo va modificato, in modo da “farlo funzionare”.

Com'è il vostro rapporto con il mondo della discografia? Avete un contratto, siete in cerca..? Oppure siete convinti sostenitori dell'autoproduzione, che lascia la più totale libertà d'azione, ma che comporta inevitabilmente anche degli investimenti personali?

In questo momento non abbiamo un contratto discografico, infatti il nostro primo album sarà autoprodotto, quindi siamo in cerca di un etichetta anche se abbiamo già qualche proposta. La nostra è stata una scelta, in modo da proporre già un prodotto finito. Crediamo molto nell’autoproduzione, ma ci rendiamo conto che arrivare ad un grande pubblico da soli è quasi impossibile. All’inizio si fanno molti sacrifici di soldi, tempo ed energie, ma che vengono sicuramente ripagati con l’emozioni che riceviamo dalla nostra musica e dalle persone che ci ascoltano.

In molti sostengono che la discografia come l'abbiamo intesa fino ad oggi, specialmente per quanto riguarda gli artisti emergenti, sia destinata a scomparire a breve. Che il futuro siano le licenze Creative Commons, cioè mettere a disposizione degli utenti gratuitamente le proprie opere autoprodotte, crearsi grazie a questo sistema un ampio bacino di pubblico, e poi cercare di rientrare dei costi attraverso i live, il merchandising oppure cercandosi degli sponsor. Voi come lo vedreste un panorama del genere?

Soprattutto all’inizio di una carriera è così. Distribuisci il più possibile gratuitamente per farti conoscere. Anche perché al giorno d’oggi Internet svolge un ruolo fondamentale anche per la musica. Sinceramente siamo ancora legati alla tradizionale figura del disco, perché avere un booklet in mano provocano delle sensazioni che difficilmente ritrovi in un computer, ma ci rendiamo conto che la musica di oggi sta diventando un po’ usa e getta, quindi i non appassionati logicamente non spendono soldi per un disco o per un’artista che è destinato a durare una stagione, quando possono scaricarlo o ascoltarlo in altri modi.

Tocchiamo un altro tasto importantissimo: i live. Il momento dell'esibizione dal vivo penso che per un musicista sia qualcosa di fondamentale, un irrinunciabile momento di crescita e di confronto. Ultimamente si dice che a discapito della crisi del mercato, la musica dal vivo stia vivendo un periodo piuttosto positivo. Questo vale solo per i grandi nomi o riguarda tutti i musicisti in generale? Ci sono gli spazi adeguati e sufficienti per proporre la propria musica dal vivo? Com'è la situazione in Italia basandoti sulla vostra esperienza personale?

Sinceramente ci sono pochi sbocchi per la musica emergente. Vanno molto le cover band, ma questo non ci è mai interessato perché preferiamo dire cose nostre. Nonostante ciò, esistono band valide che non godono dell'attenzione che meritano, e che si muovono nell’underground.

Visto che vi abbiamo conosciuto proprio tramite myspace, non possiamo non chiedervi come giudicate il rapporto tra musica e internet. Grande risorsa o problema con cui fare i conti? Sicuramente per una giovane band il web, e in particolare i social network o le web radio, sono una grandissima opportunità per crearsi visibilità. Cosa ne pensate della questione?

Come dicevamo prima per una band emergente poter contare su Myspace, Facebook, Youtube, Twitter, ecc è una grande opportunità. Puoi dare notizie sui live, sulle news della band con un paio di click, e riesci a farti conoscere molto più velocemente.

Internet in un certo senso forse oggi sopperisce in parte anche quello che in teoria dovrebbe essere il ruolo di televisione, radio e carta stampata, che devono parlare sì dei grandi artisti affermati, sarebbe un utopia immaginare la situazione diversamente, però forse potrebbero cercare ogni tanto di far conoscere e lanciare anche qualche realtà un po' diversa. Cosa ne pensate dei media tradizionali? Qual è il vostro rapporto con loro?

Il problema è che oggi, per la crisi della discografica, si punta poco sui giovani, quindi sarebbe altrettanto inutile dargli spazio su media e sui giornali, sarebbe una pubblicità fine a se stessa. Come dici sarebbe veramente un utopia anche se, non neghiamo, che se le cose cambiassero come hai suggerito, la situazione migliorerebbe sicuramente per noi emergenti.

In ogni caso fare musica di un certo tipo al giorno d'oggi magari può essere difficile ma non impossibile se c'è la passione e la voglia di fare. E soprattutto a dispetto di un sistema che molto spesso non aiuta e non valorizza la creatività e la bravura, devo dire che al momento abbiamo una scena underground in gran fermento: si stanno affacciando alla ribalta tantissimi gruppi con un gran potenziale. Questo è un segnale positivo. Vuol dire che i musicisti comunque non si lasciano scoraggiare da questa situazione. Vuol dire che c'è tanta gente che fa musica esclusivamente per il piacere di fare musica, di comunicare qualcosa agli altri. E queste secondo me è una grandissima cosa. No?

Si, è la passione che muove tutto. La voglia di fare, di dire qualcosa, che sia rabbia o amore, l’importante è che si ha la voglia e la passione di raccontarla. Noi personalmente cerchiamo di non scoraggiarci anche perché siamo all’inizio e crediamo molto nel progetto.

Ho letto sulla vostra pagina di myspace che ci sono grosse novità in arrivo. Avete iniziato le registrazioni per il vostro primo album qualche settimana fa. Come procede? Avete idea di quando uscirà il disco? Qualche anticipazione?

Si, il disco dovrebbe uscire per l’autunno di quest’anno. Siamo molto eccitati all’idea di vederlo finalmente realizzato perché abbiamo passato l’inverno a registrare circa una ventina di brani che comunque riutilizzeremo in futuro. Stiamo puntando su un lavoro innovativo, per caratterizzarci ulteriormente, cercando di fare un disco fresco, un rock che guarda avanti. Stiamo usando parecchio l’elettronica, come arpeggiatori, campionatori e fortunatamente possiamo contare sulle chitarre!

Il lavoro in Studio per preparare un nuovo disco, a grandi linee, come si svolge? Cambiano molto i vostri brani tra la prima stesura e la versione definitiva?

Non cambiano molto, solamente i suoni sono più fedeli alle nostre idee. Logicamente in casa siamo limitati mentre in uno studio professionale hai la possibilità di realizzare quello che hai mente, anche a livello di missaggio, di effettistica, ecc.

Voi suonate insieme già da un po'. E' importante per ogni artista crescere e maturare. Come vi trovate cambiati nel corso del tempo?

Ogni tanto riascoltiamo delle vecchie registrazioni…non c’è proprio paragone! La cosa bella è che credi sempre di aver raggiunto il massimo, ma con il passare del tempo ti accorgi che riesci sempre a migliorare, e questo ci da voglia di continuare, di vedere i proprio brani prendere forma.

Altri progetti a breve e lungo termine oltre alla pubblicazione del disco?

Sicuramente trovare un etichetta che ci aiuti nella distribuzione dell’album. Stiamo per girare un videoclip per il brano “Settembre” che logicamente sarà nel disco (ed avremo bisogno di un bel po’ di fan…vi aggiorneremo sul nostro myspace!), e parteciperemo al Sanremo Rock 2010. È in programma un tour promozionale dell’album per l’inverno ma le date sono ancora da stabilire, quello che possiamo dirvi è che non sarà la solita serata ma sarà un vero è proprio spettacolo! Sicuramente è un progetto duraturo quindi sentirete ancora parlare di noi!

Grazie di tutto e un grosso in bocca al lupo per la vostra carriera

Grazie a voi per l’opportunità e complimenti ancora per l’iniziativa!

Per info: www.myspace.com/meskalina

 

 

Arretrati

Collabora con noi!

Statistiche

 Statistiche gratis