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Il caso "Le Iene"

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Facciamo il punto della situazione sul caso del momento che coinvolge Mediaset, la redazione de "Le Iene", Alessandro Sortino e Mastella Jr.

Andiamo con ordine. Tutto è nato qualche giorno fa, quando la iena Alessandro Sortino ha tentato di avvicinare il figlio di Clemente Mastella, Elio, subito dopo la notizia degli arresti domiciliari a mamma Sandra. Ma la trappola si è rivelata un boomerang. «Io non sono il figlio di un boss: sono un ingegnere con un contratto da metalmeccanico inquadrato al settimo livello in Finmeccanica. Guadagno 1.800 euro al mese». Mastella Jr, figlio minore del leader dell'Udeur, si è scaldato davanti ai cronisti che presidiano la villa dei suoi genitori, dove sua mamma è barricata da giorni, in seguito all'inchiesta sulla Sanità in Campania. «Il mio lavoro non dipende da mio padre - precisa, accalorandosi -. Conosco due lingue, mi sono laureato con 110 e lode a 24 anni. Non ho fatto nessuno studio privato, sono sempre andato nelle scuole pubbliche». I toni della discussione diventano davvero accesi quando si palesa davanti al cancello della villa la iena Sortino, con un chilo di arance da portare alla "detenuta Sandra". Elio non gli dà nemmeno il tempo di aprire bocca e attacca: «Io guadagno 1.800 euro al mese. Tu invece? Avrai un contratto milionario? E so anche cosa fa tuo padre, lavora all'Authority per le comunicazioni. Vuoi dirmi che questo non c'entra niente col tuo lavoro?». La iena si difende facendo notare che lui non ha un contratto da dipendente, ma un contratto di servizio e lavora per la trasmissione di Italia Uno dal 2000, mentre suo padre è all'Authority solo da due anni. «E tu come fai a sapere tutte queste cose? Perché avete raccomandato qualcuno nell'Authority?» rilancia Sortino rivolto a Mastella junior. Il battibecco si chiude con Elio fatto allontanare da alcune persone della scorta del padre, che lo hanno invitato a rientrare in casa.

«Non avete aspettato che Alessandro dicesse la sua - accusa Davide Parenti, autore de Le Iene rivolto ai giornalisti - e avete dato subito ascolto al figlio di Mastella che tirava in ballo parentele e raccomandazioni. Discorsi che possono stare in bocca solo a chi è nato e vissuto in quel tipo di realtà. Di raccomandato Ale non ha nulla. È venuto da me alle Iene quando guadagnava un pezzo di pane eppure si è sbattuto, è cresciuto e ha sviluppato un suo modo di fare inchieste. È uno dei migliori giornalisti italiani - insiste Parenti - , un ottimo professionista ed è arrivato dov'è, uno degli uomini perno delle Iene, solo per bravura personale». E in merito al gesto di portare le arance alla moglie di Mastella, detenuta agli arresti domiciliari? «Innanzitutto quella della busta di arance è stata una cosa estrapolata dal contesto - ha aggiunto Parenti - e venerdì, quando le Iene torneranno, ve ne renderete conto. Finalmente Sortino avrà modo di scaricarsi di dosso il fango che gli è stato gettato da chi, a differenza sua, invece di scrivere ciò che vede, racconta ciò che ha solo ascoltato».

In realtà Sortino non ha avuto modo di dire la sua in quanto i vertici di Mediaset hanno bloccato la messa in onda del servizio perché "lo ha ritenuto non equilibrato. Tuttavia - sottolinea l'azienda - Sortino è un'ottima iena, che lavora per Mediaset da tanti anni, e certamente non è un raccomandato". Nel filmato in questione il figlio dell'ex Guardasigilli aveva ricordato che Sortino è figlio di Sebastiano, attuale commissario dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Sortino, denunciando lo stop da parte dell'azienda, ha annunciato l'intenzione di lasciare le "Iene":  ''Mediaset impedisce la messa in onda questa sera (venerdì 25 gennaio) del mio servizio sul viaggio a Ceppaloni con il mio scambio con il figlio del ministro Mastella, Elio''. E' stata la denuncia di Alessandro Sortino pochi minuti prima dell'inizio della trasmissione. ''Sono stato diffamato dal figlio di un ministro e da un ministro - insiste la iena - e la mia azienda non mi permette di dirlo. Non ci sono più le condizioni per fare le "Iene", cioè la libertà e la leggerezza. Nel pezzo, giudicato equilibrato anche dai miei capi - spiega Sortino - raccontavo con la mia telecamera quello che realmente è accaduto, con immagini in più rispetto a quelle riprese da Sky Tg24 (le cu telecamere erano presenti sul luogo del misfatto. Se fosse andato in onda, si sarebbe visto che non ho fatto alcuna illazione sul lavoro del figlio di Mastella. Sono arrivato quando si stava già sfogando con alcuni giornalisti della carta stampata. L'unica domanda che gli ho fatto riguardava il patrimonio immobiliare, la casa acquistata a prezzi di favore. Altre domande che si sentono nel filmato, peraltro legittime, sono state fatte dal giornalista di Sky''.
Nel servizio era stata montata anche un'intervista realizzata subito dopo da Sortino al ministro Mastella: ''Gli ho chiesto la possibilità di fare uno scherzo con le arance che avevo portato, ma il ministro mi ha risposto che non era il caso. Quelle arance, Elio non le ha mai viste''.

«Niente di strano - conclude Davide Parenti -. È troppo bello per i giornali dare addosso al bastonatore. Colpire chi smaschera le magagne cercando di smascherarlo è un gioco vecchio come il mondo e in Italia lo sappiamo fare molto bene».

 

 

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