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Luttazzi ancora licenziato

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La7 sospende la trasmissione del comico. Motivo? Ha osato insultare Giuliano Ferrara, pilastro della rete.

Ci risiamo. Luttazzi è stato censurato di nuovo. La7, che tanto aveva brigato per riportare il comico in tv, ora ha deciso di sospendere il programma. Motivo: ha osato insultare Giuliano Ferrara, pilastro della rete. La puntata sotto accusa è quella di sabato scorso e la battuta incriminata è la seguente, che vi proponiamo senza omissioni: «Dopo 4 anni guerra in Iraq, 3.900 soldati americani morti, 85mila civili iracheni ammazzati e tutti gli italiani morti sul campo anche per colpa di Berlusconi, Berlusconi ha avuto il coraggio di dire che lui in fondo era contrario alla guerra in Iraq. Come si fa a sopportare una cosa del genere? Io ho un mio sistema: penso a Giuliano Ferrara immerso in una vasca da bagno con Berlusconi e Dell'Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caca in bocca e la Santanchè in completo sadomaso che li frusta tutti». Dopo una settimana di riflessione, proprio il giorno della messa in onda, arriva l'inaspettato verdetto: La direzione de La7 ha deciso di sospendere la messa in onda dello spettacolo di satira Decameron, di cui è protagonista Daniele Luttazzi. «Con Daniele Luttazzi - si legge nella nota dell'emittente tv - è stato stipulato un contratto che garantiva la sua più totale libertà creativa, come dimostrato dalle puntate fin qui andate in onda. Di questa libertà era necessario fare un uso responsabile, cosa che non è avvenuta. Infatti nella puntata di sabato scorso, replicata giovedì, Daniele Luttazzi ha gravemente insultato e offeso Giuliano Ferrara, che con la stessa La7 collabora da anni come coconduttore di 8 e mezzo. Le espressioni usate sono palesemente in contrasto con la satira, e si configurano come una provocazione alla dignità e all'onore personale di un nostro collaboratore. La7 si riserva anche di considerare la questione sotto il profilo legale per i possibili danni di immagine, trattandosi di una emittente fondata sul binomio inscindibile di libertà e responsabilità verso le persone così come verso il pubblico».

«Sono sbalordito. In Italia non è possibile fare satira libera» è il primo commento a caldo del comico in un'intervista a Il Manifesto. «Antonio Campo Dall'Orto (direttore de La7, ndr.) - prosegue Luttazzi -ha sospeso il programma senza una spiegazione valida. Mi ha detto che è rimasto colpito da un monologo satirico grottesco che lui ritiene un insulto ma che oggettivamente non lo è, per cui mi aspetto una scusa migliore». Nessuna telefonata o lettera, la notizia della censura è arrivata a Luttazzi in un modo molto poco ortodosso: «Campo Dall'Orto ha deciso e mi ha dato la notizia mandandomi un sms: non mi sembra molto corretto. Ma se viene mal consigliato deve essere aiutato a decidere meglio perché la sua impressione, ripeto, non è corretta». Poi specifica il comico che a quanto gli risulta Campo Dall'Orto non ha mai sentito Giuliano Ferrara e che «quindi non si è nemmeno offeso il diretto interessato». Ma non finisce qua. Ecco cosa racconta Daniele Luttazzi sul suo blog della censura subita e della registrazione della puntata di ieri sera, mai andata in onda: «Stasera è successo un fatto gravissimo: per motivi legali (nessuna comunicazione ufficiale della sospensione del programma) io e Franza Di Rosa abbiamo completato al montaggio la puntata n.6 che doveva andare in onda. Verso le 20, dei funzionari di La7 sono entrati in sala montaggio per impedire fisicamente che proseguissimo. Hanno occupato la stanza, hanno intimato al tecnico di sospendere (senza averne titolo), uno di loro si è seduto al mio posto alla consolle e non se ne andava, sfidandoci. Ho telefonato all'avvocato: stavano commettendo un reato (violenza privata) e potevo chiamare la polizia. A quel punto sono usciti. Poi, quando ho finito e me ne sono andato, uno di loro è entrato per CANCELLARE TUTTO IL GIRATO di Decameron, passato e futuro. Spero non l'abbiano fatto». Il Comitato di Redazione (CdR) di La7 si è scagliato contro la decisione di cancellare il programma con una nota molto dura: «Incomprensibile e arrogante atto censorio», ché in fondo di questo si tratta. Si sa che Luttazzi utilizza da sempre immagini molto crude per la propria satira, chi lo ha voluto nella propria rete e ora lo sospende, doveva pensarci prima. Tanto più che la battuta incriminata, oltre a non aver offeso il diretto interessato, fa parte da ben quattro mesi del tour teatrale del comico. «Ha lo scopo di far ridere, infatti il pubblico ride - spiega Luttazzi -. Secondo Dall'Orto invece è un insulto. Dico no, attenzione, non è una mia opinione, scientificamente il mio pezzo si inserisce nella tradizione satirica italiana. Ti posso portare pagine e pagine di Ruzante ma anche di Dario Fo che utilizzano questo tipo di immaginario. Se avessi insultato Ferrara capirei». Riguardo le accuse di eccessiva volgarità rivolte al suo programma, l'attore replica: «Quando ti vogliono tappare la bocca dicono sempre che sei volgare. Ma la satira non è volgare, è esplicita».

 

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