La rivoluzione degli U2

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Dopo cinque anni Bono e co. tornano con “Songs Of Innocence”, un disco attessissimo reso disponibile gratuitamente agli iscritti di U2.com e come regalo di Apple a oltre mezzo miliardo di clienti iTunes Music. Ed è subito polemica

L’ultimo attesissimo disco degli U2, il tredicesimo nella carriera della storica rock band irlandese, che arriva a ben cinque anni di distanza dal loro ultimo lavoro "No Line on the Horizon" uscito nell'ormai lontano marzo del 2009, si intitola “Songs Of Innocence”, e sarà pubblicato in versione fisica il prossimo 13 ottobre da Island Records. I fan del gruppo però hanno già a disposizione il disco da qualche settimana perchè gli U2 hanno reso disponibile l'album in free download dallo scorso 9 Settembre a tutti gli iscritti a U2.com e come regalo di Apple a oltre mezzo miliardo di clienti dell’iTunes Music Store in tutto il mondo.

Questa rivoluzionaria operazione commerciale (mai niente di simile era stato nemmeno pensato prima) ha letteralmente diviso il mondo, sia degli addetti ai lavori che dei semplici fruitori di musica e ha sollevato un vero e proprio polverone. Questo sicuramente ha contribuito a puntare i riflettori sull'uscita del disco, ma di contro ha fatto passare in secondo piano la notizia più importante per gli appassionati di rock, ovvero il ritorno sulle scene di una delle band più influenti del pianeta, dopo un lunghissimo periodo di stop. Da Sharon Osbourne, moglie del famoso Ozzy Osbourne, è arrivata una delle critiche più dure a Bono e soci: "Gli U2 ormai sono dei guru del business, non sono più musicisti. Regalano la loro musica mediocre perché nessuno vuole comprarla". Paul Brady, cantautore anch'esso irlandese come gli U2, ha invece riassunto in maniera più pacata ma altrettanto chiara ed efficace il pensiero di molti detrattori di questa operazione: "La musica ha un valore, registrarla ha un costo, non dovrebbe essere regalata. E' una vergogna". Il rapper americano Tyler The Creator invece ha puntato l'attenzione sull'operazione promossa da Apple di inserire in automatico nelle librerie dei propri utenti il disco degli U2: "Fuori dal mio iPhone! Trovare qull'album nella mia libreria è stato come svegliarsi una mattina con l'herpes". Un'operazione epocale che sicuramente continuerà a far discutere ancora per parecchio tempo.
Ma il gruppo va avanti per la sua strada, convinto della bontà della propria scelta: è stato lo stesso Bono a difendere a spada tratta la collaborazione con Apple e risposto a molte delle critiche che sono state sollevate nei giorni scorsi, confermando inoltre che questo sodalizio proseguirà anche nei prossimi mesi con l’uscita di altro materiale: “Il disco è gratuito per gli utenti ma qualcuno ha pagato per loro; perché se nessuno pagasse nulla non ci sentiremmo sicuri che questa musica gratis fosse davvero così gratis. La musica costa all’artista e questo ha grosse implicazioni, non per noi U2, ma per i musicisti del futuro e per la loro musica, per le canzoni che devono ancora essere scritte dai talenti del futuro che hanno bisogno di potersi mantenere se le vogliono scrivere”. E ancora: “Stiamo lavorando con Apple su del buon materiale da sviluppare in un paio di anni, novità che trasformeranno il modo di ascoltare e di vedere la musica. Vi terremo aggiornati”.
Polemiche a parte, torniamo sulla cosa che ci interessa maggiormente, ovvero “Songs of Innocence”, che ad oggi è sicuramente un lavoro importantissimo per il gruppo, il più personale mai pubblicato, che incrocia le primissime influenze musicali della band, dal rock e punk-rock anni ’70 alla prima elettronica e musica ambient anni ’80, offrendo una panoramica su come e perché sono nati gli U2. "Con questo disco stavamo cercando il grezzo, nudo e personale, per tornare all'essenziale" ha dichiarato Bono in una recente intervista, che ha inoltre sottolineato quanto l'album sia molto "personale", andando a trattare questioni quali la famiglia e i rapporti umani.
Non a caso sulla copertina del disco campeggia un’immagine scattata da Glen Luchford che ritrae il batterista Larry Mullen Jr. insieme al figlio Aaron Presley e, come racconta Bono, “riflette le nuove canzoni e la loro ispirazione ai primi anni degli U2 da adolescenti a Dublino”. La foto, con Larry che protegge il figlio diciottenne, rievoca “Boy”, l’iconico album di debutto della band del 1979 e “War”, quattro anni più tardi, dove in entrambi era presente il volto di un bambino, Peter Rowen, il fratello minore di Guggi, amico d’infanzia di Bono a Cedarwood Road. Prosegue Bono: “Gli U2 sono sempre stati come una comunità con famiglia e amici. Songs of Innocence è l’album più intimo che abbiamo fatto”. L’idea del rapporto unico tra un genitore e un figlio, l’immagine di un padre e suo figlio, è venuta dalla band. La foto con Larry e suo figlio è stata inizialmente un esperimento, ma è piaciuta a tutti come una metafora visiva per il disco. Riflette Bono: “Se si conosce l’album, si vedranno i temi del linguaggio visivo, e come sia molto più difficile aggrapparsi alla propria innocenza che a quella di qualcun altro”.
Bono stesso ha inoltre postato sul sito ufficiale del gruppo una lettera ai fan in cui parla del disco: “Spero che dopo aver ascoltato il nostro nuovo disco un po’ di volte capirete perché ci è voluto così tanto per realizzarlo. Siamo andati davvero laggiù… è un album molto, molto personale. Ci scusiamo se risulta straziante; anzi, ritiro quello che ho detto: niente scuse se risulta straziante. Che senso avrebbe appartenere agli U2 se non si potessero toccare quelle corde? Non c’è fine all’amore”. Due sono i punti importanti di questa lettera: voler raggiungere più persone possibile (“Fare in modo che la nostra musica raggiunga quanta più gente possibile è sempre stato parte del DNA di questa band”) e festeggiare il sodalizio tra U2 e Apple a dieci anni di distanza dall’uscita del U2 Ipod. Tale opera, peraltro, è l'inizio di un nuovo progetto di più ampio respiro che sfocerà in un ulteriore album denominato "Songs of Experience": "Se Songs of Innocence vi piace restate con noi per Songs of Experience. Dovrebbe essere pronto abbastanza presto".
Tra i brani più toccanti del lavoro c’è sicuramente Iris, un pezzo che Bono ha dedicato a sua madre (Iris Hewson, ndr) scomparsa quando il cantante aveva solo 14 anni. Ecco come lo ha raccontato in un'intervista a Rolling Stone: “Ormai sono passati 40 anni e da quel momento non ho più avuto la possibilità di parlarle. Credo che dopo quel momento mi sia rimasta una grande rabbia nel cuore, un sentimento però che nel corso del tempo sono riuscito ad incanalare nella mia musica, e continuo a farlo. Ho pochissimi ricordi di mia madre e per questo motivo ho cercato di raccoglierli e di raccontarli in una canzone”.
Registrato tra Dublino, Los Angeles, New York e Londra, il disco si è avvalso della collaborazione di superproduttori come Danger Mouse, Ryan Tedder, Lykke Li e Paul Epworth: “Averli avuto intorno ci è stato di grande aiuto. Molta della musica che c’è in giro viene definita pop, ma non è così. Si tratta di grande musica. Volevamo avere la disciplina dei Beatles o degli Stones come negli anni ’60, quando avevi a che fare con canzoni reali. Non c’è niente da nascondere: pensieri chiare e melodie chiare”.
L'uscita di "Songs of Innocence" è stata annunciata lo scoro 9 settembre 2014 nel corso della conferenza di presentazione del nuovo iPhone 6 e dell'Apple Watch. In aggiunta all’album standard usciranno, sempre il 13 ottobre, anche il vinile e una versione deluxe di “Songs Of Innocence” che conterrà una sessione acustica di brani selezionati dall’album più quattro canzoni inedite: “Lucifer’s Hands”, “The Crystal Ballroom”, “The Troubles” (Alternative version), “Sleep Like A Baby Tonight” (Alternative Perspective Mix by Tchad Blake).
L'uscita del disco è stata anticipata dal singolo “Invisible”, prodotto da Danger Mouse e mixato da Tom Elmhirst, che in poche ore ha raccolto per (RED) più di 1.9 milioni di sterline grazie agli oltre 3 milioni di download effettuati in tutto il mondo. Per ogni download infatti Bank of America ha pagato 1 dollaro al Global Fund contro l’Aids, la tubercolosi e la malaria. Il totale quindi della somma raccolta supera i 2 milioni di dollari stimati inizialmente.

La band è anche in lizza agli Oscar 2014 per la categoria Miglior Brano Originale e Miglior Colonna Sonora con “Ordinary Love”, brano della colonna sonora del film dedicato alla vita di Nelson Mandela "Mandela: long walk to freedom” con cui gli U2 si sono già conquistati un Golden Globe Award.
Gli U2 hanno in programma un tour nel 2015 a supporto dell'ultimo album: lo ha annunciato Bono nel corso di un'intervista in cui ha rivelato che saranno più le location "indoor" che gli stadi all'aperto. "Andremo in tour, e inizieremo nel prossimo anno. Proveremo prima con la O2 Arena di Londra e poi posti simili, più al chiuso che all'aperto questa volta. Ma vediamo come andranno le cose. E' elettrizzante" ha dichiarato Bono "Questi brani sono il tipo di canzoni che si suonano da sole, penso".