70 anni e non dimostrarli

Lunedì 26 Luglio 2010 11:04 Cinema
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Tanti auguri a Bugs Bunny, il coniglio più amato del grande e del piccolo schermo

Che succede amico? In inglese: Eh, What's up doc? E' la più celebre battuta di Bugs Bunny, il coniglio grigio dei cartoni Looney Tunes e Merrie Melodies, il più furbo, vincente, ironico, sbruffone e famoso del mondo, che compie 70 anni. Bugs Bunny sta alla Warner Bros più o meno come Mickey Mouse sta alla Walt Disney: mascotte simbolo.

Tra i migliori esempi di comicità intelligente americana, disegnato meravigliosamente, ha appassionato e fatto ridere molte generazioni. E ancora oggi con gli altri Looney Tunes è tra i favoriti dei bambini. Una prima versione che ne tratteggiava il personaggio fu fatta nel 1938 a Brooklyn. I suoi padri erano numerosi: Ben 'Bugs' Hardaway, che ne creò la prima versione nel 1938 per Porky's Hare Hunt; Bob Clampett, Tex Avery, che sviluppò la personalità di Bugs nel 1940; Robert McKimson, che ne creò l'aspetto grafico definitivo; Chuck Jones e Friz Freleng. Molti storici dell'animazione ritengono che Bugs sia stato influenzato da un precedente personaggio Disney, Max la lepre (comparso anche in alcuni numeri di Topolino).

Max, disegnato da Charlie Thorsen, apparve per la prima volta nel cartone animato delle Silly Symphonies La lepre e la tartaruga, diretto da Wilfred Jackson. La storia era basata su una favola di Esopo, vedeva Max contro la tartaruga Toby, e vinse l'Academy Award per il miglior cartone animato del '34. Max apparve anche nel seguito Toby Tortoise Return e nel cartone animato di Topolino Mickey's Polo Team. L'unico collegamento concreto tra Max e Bugs, tuttavia, è Charlie Thorsen, che fu responsabile del ridisegno di Bugs da bianco a grigio per la sua terza apparizione che ne determinò anche la somiglianza con Max.

Uno dei tratti caratteristici di Bugs Bunny è il suo accento, che secondo il suo doppiatore americano Mel Blanc, è una miscela paritaria di quello del Bronx e di quello di Brooklyn. Nei primi adattamenti in lingua italiana il suo nome venne tradotto con Lollo Rompicollo, ma in seguito si affermò l'uso del nome originale. Nelle storie che lo vedono protagonista sono celebri gli scontri con Taddeo, Yosemite Sam, Marvin il marziano, Daffy Duck, e Wile E. Coyote, quando non è alle prese con Beep Beep. Quasi sempre Bugs Bunny esce vincitore da questi conflitti, perché fa parte della sua natura. Particolare evidente nei film diretti da Chuck Jones che amava mettere in gara vincenti e perdenti. Preoccupato che il pubblico potesse perdere simpatia per un aggressore che vinceva sempre, Jones rese Bugs simpatico facendo sì che i suoi antagonisti usassero ripetute minacce e scorrettezze.

Offeso in questo modo Bugs affermava di solito "Naturalmente, ti rendi conto che questo significa guerra", una battuta ripresa da Groucho Marx. Altri registi come Friz Freleng fecero in modo che Bugs aiutasse altri personaggi in difficoltà creando un alone di simpatia. Quando Bugs incontra altri vincenti come lui, come la tartaruga Cecil nell'episodio Tortoise Beats Hare, i risultati sono piuttosto scarsi. Del resto Bugs Bunny è l'equivalente della figura dell'imbroglione. Anche se nella lingua inglese Bugs o Bugsy è sinonimo di pazzo.

Warner Bros e i creatori della serie animata del 2005 Loonatics Unleashed hanno creato il personaggio di Ace Bunny come un successore moderno e supereroico di Bugs Bunny. In Italia è stato doppiato negli anni '70 da Franco Latini e poi da Massimo Giuliani. Videogiochi, naturalmente tv (ora impazza su Cartoon Network con i Baby Looney Tunes) e cinema: nel 1988 comparve nel film ''Chi ha incastrato Roger Rabbit" come abitante di Toon Town, la Disney dovette offrire alla Warner di concedere a Bugs Bunny lo stesso tempo di Topolino: per questo compaiono sempre nelle stesse scene. In questi giorni a Rimini il compleanno è festeggiato in una mostra. (ANSA)