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My Own Rush

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Nome Gruppo: My Own Rush
Nato a: Novara
Nel: 4 anni fa circa
Genere: Rock
Età media componenti: 24 anni

Componenti:
Edo : Voce e Chitarra
Scott : Chitarra, Pianoforte e cori
Umbe ; Basso
Mike : Batteria

Precedenti: 2 Ep all’attivo. Concerti in Italia, Germania, Austria, Francia, Svizzera. Concerti con Velvet, Finley (“Tutto è possibile tour”) ,Vanilla Sky, The Styles, And the Winner is (De), Freygolo(Fr), Ten Foot Pole(usa),Vallanzaska e molti altri.

Segni particolari: La nostra musica: Nervosa, Potente.Per quanto riguarda noi... antipatici, nervosi, fastidiosi. Ci riteniamo delle persone umili.


Come e quando si è formato il gruppo? Come vi siete incontrati, quando è maturata la decisione di suonare insieme, si tratta della prima esperienza in una band o avevate altre esperienze alle spalle?

Ci siamo formati 4 anni fa circa, abbiamo tutti piccoli precedenti alla spalle. Non c’è stata una vera e propria intenzione di creare un progetto. C’era solo voglia si suonare e scappare dalla nostra città. Ed eccoci qui. Inizialmente eravamo in 3, dopo un anno circa abbiamo deciso di introdurre anche un’altra chitarra ed è arrivato Scott..che sapeva già tutti pezzi a memoria.

C'è uno o più gruppi che sono stati importanti per la vostra crescita musicale e ai quali vi sentite più vicini come modo di suonare? Avete più o meno gli stessi punti di riferimento oppure avete influenze completamente diverse? E nel caso, come riescono a conciliarsi?

Siamo tutti cresciuti a pane e hc (melodico e non). Diciamo che a ripensarci ora.. band come Donots rappresentano tutt’ora dei riferimenti importanti. Inizialmente (ti parlo di 3 anni fa) ci sentivamo parecchio legati al filone “The Ataris” – Jimmy Eat World etc..ora come ora abbiamo ampliato gli orizzonti.
Ci sono gruppi che veramente fanno musica forte. Purtroppo in Italia si tende a ghettizzare e dar per forza nomignoli del cazzo a ogni genere.
Per quanto riguarda gli artisti che ascoltiamo potremmo star qui a scrivere per delle ore!
Ognuno di noi comunque ascolta cose diverse. Da Jerry Lee Lewis ai Sigur Ros ai Jet, Paolo Nutini, Caparezza (geniale a mio avviso per i testi), Linking Park ma ce ne sarebbero mille da nominare!
Se dovessimo dirti una band italiana comunque in coro rispondiamo : The Styles.
Poi apprezziamo molto Pamela Prati e Jo Squillo…ahaha

Presentatevi ad un pubblico che ancora non vi conosce. Cosa suonate, che genere di musica suonate, dove suonate, eventuali lavori pubblicati e non, eventuali tappe importanti della vostra carriera musicale.

Suoniamo solo pezzi nostri. Ogni tanto dal vivo facciamo un paio di cover. Ma in generale riteniamo che le cover band abbiamo poco senso. Solo in rari casi ci divertono.

C'è un momento in particolare della vostra carriera che è stato importante per voi o un ricordo a cui siete particolarmente legati?

Ce ne sarebbero tanti.. per quanto riguarda i concerti: i due opening sold out all’Alcatraz e al Rolling Stone per il tour dei Finley, lo show con i Velvet, il Festival a Strasburgo e sicuramente altri 20/30 concerti in posti più piccoli. Ci piace vedere la gente vicina che percepisce il sudore. Comunque quando ci fermiamo a pensare vengono fuori aneddoti che spesso non riguardano il concerto..ma il viaggio. Si passano parecchie ore sul furgone quindi..

Come lavorate sui vostri pezzi? Come nasce un'idea e come la sviluppate? Come vi dividete il lavoro tra di voi?

La maggior parte delle volte Edo porta le melodie, tutti insieme si arrangia e poi si pensa bene al testo.
Comunque non ci sono regole precise..

E' sempre facile suonare in una band? Immagino che non sarete sempre d'accordo su tutto...

Non è facile.. ma difficilmente litighiamo. E’ fondamentale conoscersi bene e rispettarsi.

Immagino che per un gruppo la dimensione live e il contatto col pubblico siano fondamentali. Com'è la situazione in Italia basandovi sulla vostra esperienza personale? Ci sono spazi adeguati e sufficienti? Ci sono abbastanza occasioni che consentano ai giovani musicisti di potersi esibire e farsi conoscere?

La dimensione Live è fondamentale. Sono i Live che ti fanno crescere in tutti i sensi. Questo è il nostro parere. In Italia purtroppo sembra molto difficile e ci sono pochi locali disposti a rischiare sui gruppi emergenti. Preferiscono avere il gruppo cover di Vasco con il tipo che canta in canottiera o due veline del cazzo che mostrano i seni nel locale…comunque la cosa che fa più ridere (o piangere)è vedere che per pubblicizzare le serate con le Cover band i locali mettono sui manifesti la foto del gruppo vero. Da rabbrividire.
Tornando seri, ci sono pochi spazi e quei pochi sono spesso gestiti male. Noi comunque abbiamo sempre cercato di suonare ovunque, anche le serate brutte fanno parte del gioco.
Con gli anni per fortuna siamo riusciti a suonare in posti e situazione dove valeva la pena.


Parliamo di etichette. Avete un contratto, siete in cerca, meglio l'autoproduzione, che lascia maggior libertà all'artista..? Si usa ancora dare la caccia al discografico per lasciargli il demo oppure oggi come oggi strumenti come MySpace, che consentono di arrivare direttamente al pubblico, pensate che siano mezzi più veloci ed efficaci?

Qui il discorso è complesso. Crediamo che la professionalità dei discografici/addetti al settore sia importante per costruire progetti seri, quindi se trovassimo un discografico serio non ci tireremmo indietro. Questo anche perché purtroppo si trova gente che si improvvisa manager produttore etc... quindi spesso arrivano proposte assurde da persone totalmente incompetenti.
Il marketing” fai da te” e i live possono sicuramente aiutare la band a farsi conoscere e siamo ben felici ci siano dei mezzi che possano aiutarci. Al momento abbiamo qualche proposta per l’uscita del disco che stiamo preparando. Dobbiamo ancora però definire tutto e siamo molto più concentrati sulla scrittura che sul resto.
Nel caso non fossimo soddisfatti credo che faremo tutto da soli. Meglio soli che mal accompagnati..o accompagnati male.
Myspace rimane un ottimo strumento di promozione. A mio avviso ha solo una pecca: genera una sorta di appiattimento nelle valutazioni. Ovvero ci sono le band di myspace e le band vere(ma questo penso lo percepiscano in pochi).Noto infatti che molti passano 10 ore su myspace al giorno e poi non fanno una data. Non crediamo che non basti una foto ben fatta e una buona grafica per essere una buona band. Le band vere sono quelle che passano tempo in giro e suonano sul serio.

Visto che parliamo di MySpace allarghiamo il discorso alla tecnologia in generale. Molti additano internet come la bomba che farà saltare in aria il mercato discografico tradizionale. Voi vi siete fatti un'idea a riguardo? Sono più i vantaggi o gli svantaggi?

Io personalmente sono favorevole al download SE questo può aiutare a conoscere nuovi artisti. Ma nel momento in cui apprezzo la musica e la voglio…allora cerco di comprare il disco. Ora si può farlo anche via web..quindi costa anche meno. Tutto questo perché sono al corrente della fatica, gli investimenti e gli sforzi che si fanno per produrre quel” dischetto”.Il fatto è che ci siamo abituati a non pagare qualcosa che prima si pagava.
Faccio anche un esempio studipissimo, tanto per descrivere la situazione generale. Capita spesso che si incontra un amico o conoscente che dice: “dai la prossima volta mi regali il disco”. Inizialmente viene da rispondere: “Ok! Io domani vengo al tuo bar e mi regali 4 birre medie e un toast!”. Poi invece capita che non rispondi.
Comunque aver un cd in mano, leggere bene la copertina e metterlo sullo scaffale è sempre una figata.

Negli ultimi anni anche qui in Italia comincia a mettersi in luce qualche realtà rock più alternativa, ma comunque la situazione rimane ancora un po' complicata, e le radio di sicuro non aiutano. Sembra che sia più facile trovar fortuna nei mercati esteri, che appaiono più aperti a questo genere di novità. E' così? Se sì, vi siete fatti un'idea del perchè?

Siamo confusi anche noi. C’è più interesse da parte dei ragazzi sicuramente, e questo è un bene. L’estero sembra una meta così semplice ma non lo è. Certi paesi comunque sono molto più aperti di mentalità. I ragazzi ascoltano rock dal mattino alla sera.
Abbiamo notato, grazie alle nostre piccole parentesi estere, che in Germania per esempio iniziano i concerti prima per far in modo che anche i ragazzi più piccoli possano assitere allo show. Questo è sicuramente una buona strategia.

Abbiamo letto sul vostro profilo che avete suonato con un sacco di band importanti. C'è una di queste alla quale vi sentite più vicini come stile o che, umanamente e professionalmente parlando, stimate particolarmente?

Noi portiamo rispetto per chiunque si faccia il culo e non se la tiri. Ci piace molto l’atteggiamento e la musica dei The Styles per esempio. Ci conosciamo da parecchio e nutriamo nei loro confronti grande rispetto. Abbiamo ottimi rapporti con Roskos, Finley, Let me in, Minnies .. Dobbiamo dire che son veramente dei bravi ragazzi.

Aspettative, sogni nel cassetto e progetti per il futuro?

Disco pronto e una valanga di date..;)


Per info: www.myspace.com/myownrush

 

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