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Amycanbe

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Nome Gruppo: Amycanbe
Nato a: Cervia (RA)
Nel: 2005
Genere: Vario
Età Media Componenti: 29,66 anni

Componenti:
Francesca Amati: Voice, Instruments
Paolo Granari: Winds, Gtr, Bass, Keys
Mattia Mercuriali: Gtr, Bass, Keys, Programming
Marco Trinchillo: Drums, Gtr, Keys

Precedenti:
- Yellow Suit EP 2006 (self-produced)
- 50 Minutes 2006 (Benefit Compilation in UK incl. My Ring)
- Being A Grown-Up Sure Is Complicated released in UKfine 2007
- 2 UK TOURS e diverse date nei circoli Italiani e diversi support slots 2008
- Release italiana di Being A Grown-Up Sure Is Complicated special edition Settembre 2009

Segni Particolari: Alternative, Easy, Other

Presentatevi a chi ancora non vi conosce. Cosa suonate, che tipo di musica suonate, dove suonate, eventuali lavori pubblicati e non, eventuali tappe importanti della vostra carriera musicale.

MM Suoniamo pezzi propri, abbiamo all'attivo un EP e un Album completo uscito in Inghilterra, appena ristampati in doppio CD per l'Italia.
Tappe importanti… mm… 2 tournè e mezzo in UK, fare da spalla ai Sophia… poi?
Suoniamo in una bellissima "baita" immersa nel verde…

Come e quando si è formato il gruppo?

MM Nel 2005, in seguito a una mostra fotografica dove i primi 2/4 del gruppo hanno incontrato Francesca… che si esibiva lì.

Si tratta della prima esperienza in una band o arrivavate da altre esperienze con altri gruppi?

MM Tutti abbiamo avuto (e abbiamo) altre esperienze in altri gruppi... insomma, viva la poligamia
Ci sono uno o più gruppi che sono stati importanti per la vostra crescita musicale personale o ai quali vi sentite più vicini come modo di suonare?

Ci sono uno o più gruppi che sono stati importanti per la vostra crescita musicale personale o ai quali vi sentite più vicini come modo di suonare?

MM Credo che gli unici 3 gruppi che ci mettono più o meno sempre d'accordo si contino nelle dita della mano di uno storpio: Beatles, Wilco e Flaming Lips.. (non sempre poi)..per il resto ognuno ha le sue diverse influenze e amori che vanno a confluire nel proprio modo di vedere la musica.

Avete più o meno gli stessi punti di riferimento oppure avete influenze completamente diverse? E nel caso, come riescono a conciliarsi?

MM Siamo tutti stimolati da cose diversissime che prese a piccole dosi riescono a conciliarsi e a far prendere forma alle nostre canzoni.

Ci interessa sapere come lavorate sui vostri pezzi. Come nasce un'idea e come la sviluppate? C'è qualcuno che scrive o è un lavoro di squadra? E' sempre facile suonare in una band? Immagino che non sarete sempre d'accordo su tutto...

MM D'accordo su niente! ahahah...
I pezzi nascono in maniera abbastanza standard...qualcuno (solitamente Marco) arriva con un po' di musica...assieme si comincia a limare o aggiungere strumenti e voce (quasi come fosse uno strumento)...spesso si registrano provini in saletta, poi si giunge alla conclusione dell'arrangiamento vero e proprio..
MT Ci sono 3 modi:
- A volte parte da uno di noi e poi ci si lavora tutti insieme.
- Altre volte credo siano regali di qualcuno, come è stato per "Too Much Work" ed altre canzoni ,nasce da un' idea nata per gioco, la si suona per qualche volta e ti rendi conto che piano piano prende forma e diventa una canzone già con testo ed una sua struttura.
- Altre volte è più complesso anche se una bella canzone suona bene chitarra acustica e voce, ma non sempre basta per appagarci altrimenti correremmo il rischio di ripeterci, quindi si pensa ai vari modi di poterla arrangiare.
Non sempre ci si riesce subito, abbiamo una bellissima canzone ferma da un paio d'anni!porca paletta!

C'è un momento in particolare della vostra carriera che è stato importante per voi o un ricordo a cui siete particolarmente affezionati?

MT Sì, quando in uk ci hanno fatto dormire in una casa completamente abbandonata facendocela passare per la casa che stavano ristrutturando...era veramente al limite, infatti il fonico e Mattia hanno preferito dormire in macchina.

Immagino che per un gruppo la dimensione live e il contatto con il pubblico siano fondamentali. Com'è la situazione in Italia basandovi sulla vostra esperienza personale? Ci sono spazi adeguati e sufficienti? Ci sono abbastanza occasioni che consentano ai giovani musicisti di potersi esibire e farsi conoscere?

MM Alti e bassi, come in tutto… personalmente non mi piacciono troppo i circoli arci che fanno sì di tutto per farti suonare, è vero, ma spesso a condizioni inagibili. Direi che ci sono abbastanza occasioni per esibirsi… se solo la gente ascoltasse seriamente la musica...

In generale quali sono altri problemi che una band alle prime armi o un giovane artista si trova a dover affrontare per cercare di raggiungere il suo obiettivo?

MM 1) Trovare una sala prove
2) Avere i soldi per gli strumenti e un eventuale furgone (cosa che noi non abbiamo ancora.. ehehe)

Parliamo di etichette. Avete un contratto, siete in cerca, meglio l'autoproduzione, che lascia maggior libertà all'artista..?

MT una giusta via di mezzo, ovvero una label che lasci libertà alla band,noi abbiamo appena firmato con una label italiana che è riuscita a venirci incontro,sembra un bell'inizio.

Si usa ancora dare la caccia al discografico per lasciargli la demo oppure oggi come oggi strumenti come MySpace, che consentono di arrivare direttamente al pubblico, pensate che siano mezzi più veloci ed efficaci?

MM ...non so e si usa ancora… io l'ultima volta l'ho fatto a New York in vacanza… 4 anni fa… su e giù per la 5° strada… a citofonare alle (ormai defunte) etichette indipendenti dei miei gruppi mito....
MT Probabilmente esiste sia una cosa che l'altra, ma è palese che le nuove tecnologie hanno fatto e stanno facendo sempre di più per le band emergenti.

Visto che parliamo di MySpace allarghiamo il discorso alla tecnologia in generale. Molti additano internet come la bomba che farà saltare in aria il mercato discografico. storia vecchia. Voi vi siete fatti un'idea a riguardo? Sono più i vantaggi o gli svantaggi?

AMYCANBE Il mercato discografico come chi come noi l’ha sempre visto e conosciuto è già saltato, il mercato musicale, che è molto più ampio, è invece in crescita, non bisogna disperare… bisogna che si trovi un equilibrio, ed un volta trovato ci saranno anche tanti vantaggi…

Negli ultimi anni anche quì in Italia comincia a mettersi in luce qualche realtà musicale più alternativa, ma comunque la situazione rimane ancora un po' complicata, perchè le radio e i mezzi di comunicazione di sicuro non aiutano. Sembra che sia più facile trovar fortuna all'estero, dove i media sono più aperti a questo genere di novità. E' così? Se sì, vi siete fatti un'idea del perchè?

AMYCANBE Beh… in paesi come UK la situazione sembra un po’ migliore semplicemente perché la “musica” conta di più che da noi da un bel po’… probabilmente è tutto in proporzione… c’è poi una tale concorrenza là che è difficile dire se è meglio o peggio alla fine…

Tra l'altro abbiamo visto che suonate anche parecchio all'estero, specialmente in Inghilterra. Altri artisti con cui abbiamo parlato ci hanno raccontato che anche il modo in cui la gente si approccia al live da quelle parti è diverso. Sembrano più intetressati, hanno un occhio più critico, un orecchio più abituato a sentire anche cose diverse. Insomma,un approccio un po'più consapevole rispetto al pubblico italiano. Siete d'accordo con questa lettura?

MM Assolutamente si, chi è abituato a sentire concerti quasi tutte le sere, è sicuramente più aperto a tutto, più disposto anche a spendere 2 lire per vedere gruppi misconosciuti...ad alimentare il "giro"...etc etc..
MT Diciamo che dal punto di vista professionale suonare in Uk è stato bellissimo,sei un musicista e sei trattato da tale, professionalità sul palco da parte di tecnici ed organizzatori, cosa che in italia non capita mai, la gente paga il biglietto per vedere il concerto e ti rendi conto che è realmente interessata ad entrare appieno dentro il live, qui capita in posti in cui sei già stato diverse volte, lì anche in posti in cui non sanno neanche chi sei.
… è inutile dire che ogni mondo è paese… quindi le serate no sono capitate ed hanno sfiorato anche l'inverosimile!!!!

"Being A Grown-Up Sure Is Complicated" è il vostro primo album vero e proprio. Volete spendere qualche parola su questa vostra ultima fatica?

MT E’ stata un'esperienza nuova per tutti,nessuno era mai stato in uno studio di quel calibro,e non eravamo mai stati insieme notte e giorno per così tanto tempo. Sono pezzi che rispecchiano gli Amycanbe a 360 gradi, c'è stata un'evoluzione e credo che questo si possa percepire dalla varietà dei brani.

Abbiamo letto sul vostro profilo che avete suonato con diversi artisti importanti. C'è uno di questi ai quale vi sentite più vicini come stile o che, umanamente e professionalmente parlando, stimate particolarmente o col quale vi piacerebbe in futuro dividere nuovamente il palco?

MT Quando si suona con gruppi "importanti" è sempre bello, diciamo che sarebbe interessante seguire una band in tour ed aprire i concerti tutte le sere, sino ad ora abbiamo aperto qualche concerto di tanto in tanto.
MM Di nuovo Sophia… ma anche Yuppie Flu.

Progetti a breve e lungo termine?

MT Sessions di registrazioni ad agosto, e suonare il più possibile da settembre in poi.


Per info: www.myspace.com/amycanbe

 

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