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Deltametrina

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Disponibile da qualche settimana "Oltre lo schermo", il primo lavoro ufficiale della punk rock band padovana. Attraverso i loro pezzi i Deltametrina cercano di tenere viva l'attenzione su argomenti troppo spesso trascurati nella frenesia di tutti i giorni

I Deltametrina sono una delle tantissime band che tengono alta la bandiera della grande tradizione del punk rock italiano. Il prgetto nesce nella maniera più classica, ovvero tra i banchi di scuola. Siamo a Padova, alla fine degli anni '90, periodo veramente fortuanto per il punk rock nostrano, in cui gruppi come Punkreas, Derozer, PeterPunk, Moravagine, Shandon ecc... facevano scuola e davano l'impulso a un sacco di ragazzi a imbracciare lo strumento e a buttarsi nella mischia.
I Deltametrina hanno resistito nel corso degli anni, hanno visto diversi cambi di line up e hanno fatto divertire un sacco di gente ai loro concerti. Oggi Davide (già bassista di Moravagine), voce e basso, Alberto, chitarra e voce, e Luca, batteria e voce, ormai quasi trentenni, dopo una serie di lavori autoprodotti, sono arrivati al tanto atteso traguardo del loro primo album vero e proprio, uscito da qualche settimana per IndieBox. "Oltre lo schermo", questo il titolo del disco, tratta tematiche molto importanti, che vanno dall’abuso della rete alla vivisezione, passando attraverso critiche sociali ben delineate. Attaccano e criticano ciò che in questo mondo non funziona, cose che tutti conosciamo a menadito ma che alla fine non cambiano mai! I testi, a volte provocatori, cercano di far riflettere ed immedesimare l'ascoltatore su argomenti troppo spesso trascurati nella frenesia di tutti i giorni. Abbiamo approfondito un sacco di queste tematiche direttamente col gruppo, e ovviamente ne abbiamo approfittato anche per allargare il campo e parlare di molto altro.   [B!]


Ciao ragazzi, benvenuti su andergraund! Per cominciare raccontateci un po’ chi sono i Deltametrina. Come vi siete incontrati e quando si è concretizzata l’idea di cominciare a suonare insieme? So che qualcuno di voi aveva già altre importanti esperienze alle spalle…

Ciao!!! I DELTAMETRINA si sono formati fra i banchi di scuola alla fine degli anni 90 quello che definiremmo il periodo d'oro del punk italiano, ispirandosi ai successi di Punkreas, Derozer, PeterPunk, Moravagine, Shandon etc. una scena ancora viva nei ricordi di chi a quei tempi era quattordicenne.
Fra un cambio di formazione e l’altro, andiamo verso i trenta, abbiamo sempre suonato per divertirci e per far divertire chi ci ascolta, proprio per questo i testi, a volte autobiografici, parlano di vicende che possono accadere quotidianamente a qualsiasi persona, senza cercare di puntare a qualche fascia d’età in particolare, tra le canzoni comunque emergono anche testi di protesta e di riflessione, riguardanti principalmente gli stereotipi e le problematiche della società in cui viviamo.
Abbiamo in attivo 4 album autoprodotti e uscito a Marzo 2014 il nuovo disco "Oltre lo schermo" sotto Indiebox.

Ammetto la mia totale ignoranza in chimica, quindi mi sono dovuto documentare. Cito da wikipedia: “Il deltametrina (C22H19Br2NO3) è un insetticida e acaricida della categoria dei piretroidi. Il deltametrina agisce su un elevato numero di insetti e sulle forme mobili degli acari, prevalentemente per contatto e secondariamente per ingestione”. C’è un motivo particolare per cui avete chiamato la band come un’insetticida?

Si , ed ora vi spiego l’aneddoto : era circa giugno del 1997 , mi ricordo un estate mooolto calda, e noi tre in sala prove con i primi brani in mano…e senza un cavolo di nome per il gruppo… è si.. il nome per la band penso sia tra le cose più difficili da decidere, e anche per noi è stato cosi, mi ricordo che abbiamo passato ore in sala a prove a proporre i più improbabili nomi senza alcun risultato…intanto la scuola finiva e io (Davide, bassista) iniziavo il mio lavoretto estivo… IL DISINFESTATORE! Passavo praticamente 10 ore con pompa a motore in spalla in giro per le case per la disinfestazione contro la zanzara tigre, un giorno dopo aver mangiato il mio consueto panino mi sono messo a leggere i componenti dell’insetticida che stavo usando, e in piccolo alla fine : principio attivo DELTAMETRINA, è stato un colpo di fulmine! La sera stessa l’ho proposto al resto del gruppo e da li il nome fu deciso!

“Oltre lo schermo” è il titolo del vostro primo disco ufficiale, uscito ormai da qualche settimana. Volete raccontarci qualcosa di questo vostro lavoro? Così, a ruota libera.

“Oltre lo schermo” per noi ha segnato un evoluzione rispetto agli album precedenti, è infatti incentrato su problemi attuali della società, il disco è composto da 10 tracce nate da un nuovo approccio verso la composizione dei brani, che ci ha portato ad intrecciare le nostre influenze musicali cercando di ottenere nuove melodie che non si soffermassero solamente al punk. I testi, a volte provocatori, cercano di far riflettere ed immedesimare l'ascoltatore su argomenti troppo spesso trascurati nella frenesia di tutti i giorni.
Abbiamo voluto presentare un disco che distogliesse l'attenzione, per 30 minuti, di coloro che ormai sono dipendenti dalla rete e dalla tecnologia e che fra un post e un tweet vivono la realtà solo attraverso lo schermo.

Come sta andando il disco? Avrete sicuramente già avuto parecchi feedback. Siete soddisfatti delle prime reazioni del pubblico e degli addetti ai lavori?

Il disco sta riscontrando un buon successo, abbiamo avuto molti feedback positivi non solo dal pubblico che ci segue ma anche dalle recensioni e critiche ottenute via web. Per noi è una cosa molto importante visto il cambio tematiche affrontato. Avevamo paura che la gente non capisse il cambiamento, invece il riscontro per ora è molto positivo.

Ascoltando il disco si evince chiaramente che siete cresciuti a pane e punk rock, specialmente quello nostrano. Quali sono i vostri gruppi di riferimento principali, appartenenti alla scena italiana e non?

Confermiamo di essere cresciuti a pane e punk-rock, i nostri gruppi di riferimento sono stati molti, italiani con “Moravagine”, “Peter Punk”, “Derozer”, “Shandon”,”Punkreas” per poi arrivare agli stranieri come “Green Day”, “The Offspring”, “Blink-182”, “Lagwagon”, “Rise Against”.

Rispetto al vostro precedente lavoro autoprodotto in cosa vi trovate cresciuti e cosa invece non cambia mai nella vostra musica?

Nel disco precedente la parola chiave era l’autoironia, cercando di fare immedesimare gli ascoltatori in vicende simpatiche e a volte bizzarre, nel nuovo lavoro invece ci siamo focalizzati su un approccio più maturo nella stesura dei testi ed anche nello stile della composizione dei brani. Per entrambi i dischi abbiamo cercato di non perdere il “tiro” punk-rock che ci rappresenta pur restando sempre i Deltametrina che tutti conoscono.

Entriamo un po’ più nello specifico dei pezzi. Ci sono un sacco di tematiche trattate nel disco che vale la pena approfondire. “Oltre lo schermo”, la traccia che il titolo all’album, ma anche “Dipendenze”, parla di tecnologia e dell’abuso che molto spesso se ne fa. Si tratta di un’arma a doppio taglio da usare con intelligenza. Internet sta distruggendo il nostro modo di relazionarci? Secondo voi si tratta di una condizione destinata a degenerare ancora di più col tempo o prima o poi si arriverà a un’inversione di tendenza e ci si renderà che il mondo reale è meglio di un rifugio virtuale?

L’argomento sicuramente non è nuovo nel campo musicale, la risposta alla vostra domanda è sì, internet sta lentamente degradando i rapporti interpersonali che le persone hanno, probabilmente si arriverà al punto in cui questa situazione sarà al limite, immaginiamo persone rinchiuse in casa nella propria comoda poltrona mentre giocano a “vivere” con i loro avatar per la città, (un po’ come visto nel film “Il mondo dei replicanti”), a quel punto saremo costretti a regredire per sopravvivere.

“Insonnia” parla di un tema che ultimamente ci tocca molto di vicino: la crisi economica e soprattutto l’inerzia della classe politica incapace di trovare soluzioni. Ma forse la cosa più preoccupante è la sfiducia che attanaglia la gente?

“Insonnia” parla proprio del disagio sociale che affligge le persone che convivono giornalmente con la paura di poter perdere il lavoro. Il nostro grido è quello di protesta contro chi ci governa perché effettivamente la gente ha perso la fiducia in coloro che dovrebbero garantirci una vita dignitosa.

“Multinazionali” invece pone l’attenzione su un argomento di cui se ne parla troppo poco perché probabilmente non ci tocca troppo da vicino, anche se in realtà ci riguarda eccome! Mi riferisco allo sfruttamento del lavoro minorile nei paesi più poveri. Un problema enorme che sembra quasi irrisolvibile, perché forse gli interessi in gioco sono troppo grandi. In ogni caso tenere sempre viva l’attenzione sul problema penso sia già un buon inizio…

Abbiamo pensato di scrivere “Multinazionali” proprio per questo motivo, in giro se ne sente parlare pochissimo forse perché in Italia fa più audience chi ha vinto l’ultimo reality show! Siamo quasi certi, e pensiamo anche la maggior parte delle persone, che in qualche modo ogni informazione scomoda verrebbe subito messa a tacere.

La tutela del nostro pineta e degli esseri che lo abitano è un discorso che ritorna sia in “Vivisezione” che in “Scie Chimiche”. Due argomenti diversi ma assimilabili. Si tratta di una battaglia a cui tenete molto?

Siamo a favore del progresso in ambito tecnologico-scientifico ma non siamo d’accordo sui metodi non convenzionali utilizzati contro gli animali con la “Vivisezione”. Riguardo alle “Scie Chimiche”, abbiamo la nostra corrente di pensiero, centrata sul controllo del clima in ambito bellico, ad esempio pensate se qualcuno riuscisse a “pilotare” un terremoto, una tromba d’aria, un’eruzione o un’alluvione, alla quantità di danni che provocherebbe, passando inosservato….

La massiccia diffusione delle armi da fuoco in molti paesi, parliamo in particolar modo degli Stati Uniti, è un problema serissimo. Si sentono quasi quotidianamente gravissimi fatti di cronaca legati all’uso di scorretto di questi strumenti. Com’è possibile che il governo di un paese evoluto come gli USA, che si proclama guida e faro di democrazia per l’intero pianeta, non riesca a trovare il modo di arginare il problema?

Qui si scalda la conversazione, complimenti per l’ascolto attento… noi pensiamo che le armi non sparino da sole, potrebbero perfino essere utilizzate come ferma carte sulla scrivania ma quando dai media ci viene “suggerito” come usarle e la società ti autorizza all’acquisto legale raggiunta la maggiore età, il finale è scontato citando il verso… “per errore ed ignoranza parte il colpo che ferisce a morte un amico”… ma l’importante è che le armi aumentino il fatturato!!! …

Insomma, “Oltre lo schermo” è veramente un disco molto denso di contenuti importanti e spunti di riflessione. Il messaggio globale che volete lasciare all’ascoltatore qual è? Bisogna trovare la forza di non mollare e reagire di fronte alle ingiustizie? Siamo cosìrassegnati da essere diventati apatici?

Il messaggio che vogliamo far passare con “Oltre lo Schermo” è quello di lasciare un po’da parte tutto quello che ci distoglie dalla realtà, come televisioni, computer, smartphone etc… e di cercare di aprire gli occhi e di smetterla di subire la vita senza reagire. Che le cose non vanno bene lo si sa, non siamo certo noi i primi a dirlo, ma noi cerchiamo di ricordarlo, di spronare la gente a documentarsi, a interessarsi ai problemi che ci circondano, secondo voi stiamo vivendo la nostra vita consenzienti? ( “nessuna scelta”, traccia numero 10)

La vostra musica come nasce? Come lavorate sui pezzi?

Non abbiamo un metodo standard per la composizione dei brani, a volte uno porta una melodia, un riff, a volte uno si presenta con un testo, altre volte solo con la tematica che vorremmo trattare, da li parte tutto, le canzoni nascono e si sviluppano totalmente in sala prove, raramente è successo che un componente ha portato una canzone già bella pronta, questo perché prima della versione definitiva ogni uno mette il proprio zampino, a volte anche durante le registrazioni in studio, e visto che lo scopo sarebbe quello di poter portare in live le canzoni di un disco tantissime volte, perché non diventino monotone a suonarle è importante che nell’esecuzione siano divertenti e un po’ impegnative!

Immagino che quest’estate girerete parecchio per portare dal vivo i pezzi del nuovo album. Ci sono già delle date in programma?

Si lo speriamo, ma per ora di fissato abbiamo solo un bel festival lo “ZOOM ZOOM FESTIVAL” a Noventa Padovana o l’11 o 12 luglio, siamo comunque in fase di organizzazione con Indiebox .

La scena live in Italia non gode di troppa salute però. Ascoltando “Troppo Facile” la fotografia che ne viene fuori è un po’ impietosa. Ci sono abbastanza spazi per proporre la propria musica? E le occasioni che ci sono, sono ben sfruttate?

Diciamo proprio che la scena live non gode di ottima salute… ma riferito a chi fa musica inedita specificherei! Perchè dalle nostre parti organizzano dei festival con esclusivamente cover e tribute band, con palchi degni degli autori originali, e fin qua va tutto bene, ma se consideriamo la folla di gente che partecipa, allora si “TROPPO FACILE” dice tutto. Non siamo qui a polemizzare su chi fa cover, è una loro scelta (spesso molto ben retribuita), il problema è di chi organizza eventi sia nei pub che nei festival estivi, i gruppi come noi che cercano di farsi conoscere non vengono minimamente pubblicizzati, andando contro l’interesse stesso dei locali e di conseguenza dei gruppi, considerando che i locali che organizzano live stanno pian piano sparendo per problemi burocratici, direi che chi vivrà vedrà….

Altri progetti in cantiere? A breve e lungo termine.

Per ora ci stiamo godendo il disco nuovo nei live, ma….. stiamo già abbozzando nuovi brani, sarebbe bello riuscire a entrare in studio già l’anno prossimo!!!!

Ragazzi è tutto! Grazie mille del tempo che ci avete dedicato e un grosso in bocca al lupo per tutto!

Crepi il lupo e grazie mille a voi per lo spazio dedicatoci!

 

 

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