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Enrico Bicchi

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Una bella chiacchierata col cantutore romano, che a distanza di qualche anno dal successo di "Il Mondo Gira Cosi" torna con il suo primo album di inediti "Fino All'Ultimo Respiro", un disco dal sound originale e innovativo

Sicuramente a molti di voi il nome Enrico Bicchi non risulterà nuovo. Romano, cantautore, appassionato di musica fin da piccolo e con una venerazione per il pop d'oltremanica, Enrico arriva al grande pubblico nel 2009 grazie al singolo "Il Mondo Gira Cosi", pubblicato da Sony Music. Il pezzo, una bella canzone dal sapore decisamente britpop, ottiene un enorme successo e in breve tempo inizia a scalare le classifiche. Il video del brano, girato San Francisco con la collaborazione di Enrique Gonzalez Muller, passa in alta rotazione su tutti i canali musicali e arrivano numerose anche le apparizioni televisive su varie reti nazionali. Poi la fine dell'idillio con Sony e la voglia di rinnovarsi e di indirizzare il suo percorso artistico su una strada differente tengono Enrico lontano dalle scene per un periodo piuttosto lungo. In questo lasso di tempo lavora duramente, e il risultato di questo duro lavoro è "Fino All'Ultimo Respiro", il suo primo album ufficiale, uscito lo scorso 18 giugno. Si tratta di un disco molto importante per lui, un disco di rottura col passato, un disco sperimentale e visionario. I pezzi sono stati registrati tutti a Londra insieme a diversi componenti dei Faithless. Le chitarre di Dave Randall, un chitarrista, compositore e produttore veramente importante, che ha collaborato con nomi di altissimo livello del panorama musicale internazionale. Inoltre il lavoro è stato co-prodotto da Alex Forster, un giovane e talentuoso sound engineer londinese. L'uscita dell'album è stata anticipata dal singolo "Non ti diverti", pezzo di cui è stato relizzato anche un video diretto da Gianluca Magnoni. 

 


Ciao Enrico, benvenuto su andergraund e grazie del tempo che ci stai dedicando. Partirei subito parlando del tuo ultimo album, "Fino All'ultimo Respiro", che in realtà, nonostante tu abbia già un percorso piuttosto importante alle spalle, si tratta del tuo primo album. Cosa rappresenta per te questo disco a questo punto della tua carriera? Un punto d'arrivo, una nuova partenza...

Bella domanda. Assolutamente in tutto e per tutto un punto di arrivo. mentre fino a un paio di anni fa ricercavo questo punto di partenza, mi sono reso conto che questo mio primo album è totalmente un punto di arrivo.


Quando ho ascoltato i tuoi pezzi nuovi sono rimasto piuttosto sorpreso, perché rispetto ai singoli che avevi pubblicato in passato ho notato un'evoluzione nel tuo sound piuttosto netta. Si tratta di brani sperimentali, coraggiosi, che sono estremamente contemporanei ma che al tempo stesso pescano a piene mani nel passato, in particolare negli anni '80, nella new wave italiana e non solo. Ci vuoi parlare di questo "snob pop", come tu stesso lo definisci, e raccontarci che tipo di percorso ti ha portato a questa svolta? Che fine hanno fatto i pezzi di oasisiana memoria?

Allora guarda, il discorso è un po’ articolato. Partiamo dai pezzi di “oasisiana memoria”, gli Oasis purtroppo si sono sciolti e sarei un bugiardo se dicessi che ora è quello che ascolto. Come un bambino quando si separano i genitori anch’io sono rimasto deluso da questa separazione, forse perché sono uno che crede che certe cose debbano essere per sempre. Ma, a parte questo, ho ascoltato molto David Bowie e Ian Brown, che è la base del Brit pop, Ian Brown da solista è molto elettronico ed io avevo fame di mischiare le chitarre elettriche un po’ futuristiche con dell'elettronica. Non ti nego che ho ascoltato moltissimo i Daft Punk, mi piacciono molto.
Per quanto riguarda lo "Snob Pop" come l'ho definito io, mi riferisco ad un’intenzione di matrice pop ma non banale, quelle cose che ti entrano nel cervello lentamente per restarci e non al primo ascolto per poi odiarle al quinto.


C'è qualche gruppo in particolare, o qualche artista che maggiormente ti ha ispirato lungo questo tuo percorso di rinnovamento musicale?

Come ti dicevo Daft Punk, Faithless, Stereo Mc'S, David Bowie...e qualcosa sparso di musica electro-chill out.

So che i pezzi dell'album sono stati registrati a Londra, e che hai avuto la possibilità di avvalerti della collaborazione di diversi componenti dei Faithless. Come è avvenuto l'incontro e qual è stato il loro (immagino preziosissimo) apporto per la buona riuscita del disco?

Assolutamente fondamentale il loro apporto. Avevo appena scritto "La Rivoluzione Addormentata" e mi sono detto "Enrico, arrivato a questo punto ci vuole quello che hai sempre desiderato, il colpo d’innovazione che cerchi da sempre" L'ho girata a Jamie Catto, noto produttore e co fondatore dei "Faithless" al quale è piaciuta e da li è partito tutto.

E cosa ci puoi dire invece dell'incontro con Dave Randall? Un chitarrista che ha un curriculum veramente esagerato...

Dave è pazzesco. È scattata subito un’empatia totale su tutto. Una persona intelligente a livelli supremi, colta da morire, modesta....un amico vero e in più mettici che personalmente lo trovo uno dei chitarristi più forti al mondo.


E poi, come ultimo tassello, aggiungiamo che il disco è stato co-prodotto da Alex Forster, un giovane ed estroso sound engineer londinese. Beh, immagino che sia esaltante il fatto che tante persone così importanti abbiano creduto nel tuo progetto.

Se non ci fosse stato Alex, non ci sarebbe stato "Fino All'Ultimo Respiro" è il primo artefice del suono di questo disco, di ciò che volevamo davvero, perché io e lui in questo progetto abbiamo viaggiato in simbiosi, credetemi. È diventato un amico fraterno con il quale condivido molte cose oltre la musica. Quest’estate sarà mio ospite al mare, a Porto Ercole. Il suo nome fa meno rumore per il momento di quelli di Catto e Randall, ma credetemi...lui è un’arma segreta pronta a mostrarsi, è davvero un genio veloce ed intuitivo. Prevedo grandi cose per lui. Ed è anche un grande fotografo, è sua la foto della copertina del disco!

In ogni caso, nonostante le numerose collaborazioni, il disco mi sembra che risulti molto tuo, e che ti rappresenti al cento per cento. È corretto?

Bravissimo. Esatto mi servivano dei colori per fare questo mio dipinto ed è proprio uscito ciò che sono intimamente, ciò che ho sempre desiderato uscisse come mio primo disco. Qualcosa di cui andare fiero negli anni.

Il cd è uscito già da qualche settimana. Che mi dici invece delle reazioni del pubblico e degli addetti ai lavori? Immagino che avrai già avuto qualche feedback? Pensi che i tuoi vecchi fan ti seguiranno anche in questo tuo nuovo percorso?

Ha avuto una partenza clamorosa. Sono entrato per cinque giorni scalando fino alla posizione 16 dei dischi più venduti in Italia di iTunes e poi sono rimasto per due settimane fra i primi 50...non mi sarei mai aspettato di vendere il disco così, di stare davanti a nomi importanti internazionali. Questo ha fatto sì che iTunes scegliesse "Tra Milioni Di Persone" come singolo della settimana dal 23 al 30 luglio con il disco in home page a 6.99 euro. Fantastico...un sogno! Credo che molti fans della prima ora non ci siano più, solo uno zoccolo duro è rimasto ma preferisco un pubblico più maturo e realmente interessato.

Parliamo delle tematiche che affronti nel disco, ci sono molti spunti interessanti. Si parla della società attuale, del periodo di difficoltà che stiamo vivendo, ma anche della superficialità e della crisi etica e culturale che sta dilagando. E poi naturalmente si parla di amore, ma non inteso nella maniera classica, si parla di un amore attualizzato e riletto alla luce dei tempi che stiamo vivendo. Ne esce una visione quasi apocalittica del mondo in cui viviamo. Intravedi una luce in fondo al tunnel?

Hai fotografato perfettamente "Fino All'Ultimo Respiro" in un quadro Orwelliano, dove amarsi è quasi proibitivo per una società telecomandata ormai. A chiacchiere si amano tutti, ma pochi sono gli amanti che davvero brillano in questo cupo grigio attuale. La luce dici...mah, non lo so. Credo che il capovolgimento che vorrei non sia attuabile, forse può esserlo un leggero ma sano menefreghismo, un rigurgito di sublime individualismo, perché lo stile non debba contaminarsi con la bruttezza.


C'è stato un lungo periodo di silenzio prima di tornare con "Fino all'ultimo respiro". E' stato un disco dalla gestazione piuttosto lunga. Cosa hai fatto in questo periodo? Quando hai iniziato a lavorare al disco e a che periodo risalgono i pezzi in esso contenuti?

È vero ci ho messo tantissimo. Nel 2010 sono andato totalmente nel pallone ho buttato tutto il disco che stavo scrivendo per Sony, con il quale ci siamo salutati e ringraziati caramente (ironico), non ero convinto più di nulla e non volevo più saperne. Ma come per magia ogni volta che sto per mollare il colpo arriva la sveglia. Mi è uscita di getto "La Rivoluzione Addormentata" nell'estate 2011 e ho capito che avevo ancora qualcosa da dire. In piedi avevo solo "London Translation Sky" e "Tra Milioni Di Persone" scritta con Daniele Groff in circa due anni e mezzo. Quindi a sorpresa i miei pezzi sono nati tutti nel giro di poco tempo, 6/8 mesi.

Ci sono uno o più pezzi in particolare a cui sei legato o di cui sei particolarmente orgoglioso del risultato?

Per la prima volta, sorridendo quasi in imbarazzo ti dico tutti. Ognuno per qualcosa, uno per come suona, uno per l'estro, uno per l'innovazione, uno per la bellezza melodica, uno per il sound....

"Non ti diverti" è il primo singolo estratto dall'album, e di cui è stato realizzato anche un video molto bello diretto da Gianluca Magnoni. Ci vuoi parlare di come è nata l'idea e della sua realizzazione?

Gianluca lo conosco dal mio primo progetto in Sony, trovo che sia uno dei registi più estrosi e moderni in circolazione, mettici poi che abbiamo un’empatia molto evidente anche perché, come forse si intuisce, per avere a che fare con me deve esserci sintonia, rispetto ed ammirazione reciproca altrimenti si dura poco. Insomma abbiamo sommato alcuni miei sogni ad alcune sue idee geniali e visionarie e da lì ne è nato il video.

In passato hai collaborato con una grossa major, e so che alla lunga le cose non sono andate molto bene. Adesso che non hai più alle spalle una struttura imponente come quella come ti trovi? Quali sono i pro e i contro di questa nuova condizione?

Allora partiamo con i pro di una major. Oggi giorno nessuno, non mi manca nulla. La mia fortuna è aver trovato una persona come Max Moroldo, mio manager attuale che ha creduto profondamente in me. Ci confrontiamo spesso, mi piace il suo modo di lavorare. È un altro esempio geniale di grandi successi dagli anni '90, non smetterò mai di ringraziarlo, sceglierei lui mille volte davanti a qualunque scelta.

Gli artisti italiani per essere passati in radio spesso hanno l'incombenza di dover scrivere il pezzo orecchiabile, adatto ad essere trasmesso. Mi pare che questa non sia una priorità per te al momento. Cosa ne pensi del mondo dei media tradizionali e come pensi che la tecnologia abbia modificato il modo di fare e diffondere la propria arte?

Sai per le radio è tutto un terno al lotto. Non esiste più la storia del pezzo radiofonico o il pezzo per l'estate. Secondo me la cosa più importante è credere convintamente in ciò che si fa, solo così sei credibile e, se sei credibile, hai un’opportunità in più per essere passato in radio. Per quanto riguarda la tecnologia sulla musica, io sono uno di quelli che sogna un blackout di internet e un ritorno al 1995...odio Twitter, ho Facebook ma non ho simpatia per queste cose.

Hai già in programma, o ti piacerebbe pianificare qualche data per portare dal vivo i pezzi di "Fino all'ultimo respiro"?

Del Live ora non mi interesso, se capiterà bene...al momento sono totalmente concentrato a promuovere il disco in qualunque maniera.

Progetti a breve e lungo termine?

Progetto a breve termine essere passato da un network...a lungo termine....essere passato da un network ;)

Enrico, abbiamo finito. Grazie mille per la disponibilità e un enorme in bocca al lupo per tutto!

Ma grazie a voi!

 

Enrico Bicchi sul web:

it-it.facebook.com/EnricoBicchiOfficialPage
www.youtube.com/user/enricobicchi
itunes.apple.com/it/album/fino-allultimo-respiro/id658781319
https://play.spotify.com/album/0eTJIU7QLnIb7tGloT7uto

 

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