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Maleducazione Alcolica

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Quattro chiacchiere con i ragazzi della Tuscia sul loro primo album "Peccati & Sogni", uscito da qualche settimana. Ne abbiamo poi approfittato per allargarci un po' per parlare a 360 gradi di live, di autoproduzione, della scena indipendente e di molto altro

Il Progetto Maleducazione Alcolica nasce nell'estate del 2010 su iniziativa del cantante Marco Piccioni e in pochissimo tempo la sua idea prende forma. Fin da subito la band di Viterbo ottiene ottimi riscontri da parte del pubblico e degli addetti ai lavori e altrettanto in fretta iniziano a macinare chilometri portando in giro la loro musica, "un crossover musicale che parte dallo ska e arriva al rocksteady, dall'early reggae allo ska- punk, rinforzato dai 4 fiati e dalla decisa parte ritmica che contribuisce alla solidità dei pezzi", dividendo al palco anche con nomi molto importanti della scena ska italiana e internazionale, come Banda Bassotti, Statuto, No Relax, Talco e RedSka solo per citarne alcuni.
Qualche settimana fa finalmente ha visto la luce il primo album della Maleducazione Alcolica, "Peccati & Sogni", un disco autoprodotto con l'aiuto di Tuscia Clan e promosso da IndieBox. L'album contiene diverse collaborazioni con nomi di spicco della scena italiana. Il lavoro è stato accolto con calore da tutti, e attualmente il gruppo è impegnato nel suo tour di lancio.
Nell'intervista che segue abbiamo parlato con la Maleducazione Alcolica naturalmente di "Peccati & Sogni", ma anche di molto altro. Non scollatevi dal monitor del pc!


Ciao ragazzi, benvenuti su andergraund. Volete presentare ai nostri lettori il progetto Maleducazione Alcolica? Come si sono incrociate le vostre strade e quando è maturata la decisione di mettere in piedi il gruppo?

Bene! ... La Maleducazione Alcolica nasce ad Agosto del 2010,da un'idea del nostro cantante Marco, che da tempo pensava di continuare la tradizione Ska della Tuscia, e appena si è presentata l'occasione non se l'è lasciata scappare. Fortunatamente, la maggior parte del gruppo si era conosciuta negli anni precedenti ai concerti ska e punk nella provincia di Viterbo e dintorni, perciò non è stato difficile riunire tutta la crew sotto un solo "simbolo", nella speranza di fare qualcosa, qualcosa che somigliasse molto a quello che si amava e si andava a vedere, quel qualcosa che ti spingeva sotto a un palco e ti faceva abbracciare come fratelli.
Quindi, nell'estate del 2010 iniziarono a uscire fuori i nomi dei componenti del gruppo e il 13 Luglio al concerto romano degli SKA-P al quale erano presenti la maggior parte dei futuri Maleducazione Alcolica, si fissò la data della prima prova!

"Peccati e Sogni" è il vostro primo disco, uscito da pochi giorni. Un bel traguardo. Cosa rappresenta per voi e quanto andate fieri della vostra creatura?

“Peccati & Sogni” è sicuramente un gran traguardo ed una bella soddisfazione! Anche il riscontro che sta avendo ci riempie di orgoglio.
Naturalmente a lavoro finito sono pervenuti dubbi amletici, pentimenti vari, qualche rimorso, ma siamo sicuramente soddisfatti del nostro primo lavoro, un lavoro che esplica veramente quello che sono stati questi due anni insieme, un lavoro che con la sua doppia personalità, da una parte sbarazzina e disinteressata e dall'altra più riflessiva e impegnata, ci identifica a pieno!
Ora siamo protratti in avanti e per noi “Peccati & Sogni” non rappresenta un punto d'arrivo, ma un punto di inizio !

Com'è stata l'accoglienza da parte del pubblico e degli addetti? Avete già avuto dei feedback?

Come dicevamo in precedenza il riscontro che sta avendo il nostro primo lavoro ci riempie di orgoglio!
Dal pubblico è stato molto apprezzato e per essere il primo album di un gruppo di ventenni, di un genere musicale particolare che spesso viene pregiudicato stiamo anche ad un buon punto con le vendite! Non possiamo lamentarci !
Da parte degli addetti ai lavori abbiamo ottenuto stupende recensioni su RockRebelMagazine, LaScena, Paperblog e Iyezine. Anche da parte delle Radio c'è stata un’ottima risposta, molte hanno mandato i nostri singoli altre addirittura l'intero album, siamo stati ospiti di trasmissioni radio diverse volte dall'uscita di “Peccati & Sogni” e stanno arrivando altri inviti, che noi accogliamo con immensa felicità e gratitudine!
Abbiamo chiesto giudizio anche ad artisti stimatissimi che non ce lo hanno rifiutato, Paletta dei Punkreas, Giulio Clandestino Delle Radici Nel Cemento, Sandrino, Sandokan e Maurizio Della Banda Bassotti e molti altri... e ognuno ha analizzato l'album canzone per canzone scrivendoci cosa apprezzava e cosa criticava.
Il bello è che tutti ci hanno dato giudizi differenti e quello che criticava uno piaceva ad un altro e viceversa !

"Peccati e Sogni" è un disco fondamentalmente ska, ma ci sono un sacco di sfumature diverse che attraversano le quattordici tracce che compongono l’album. C'è punk, c'è raggae, c'è rock n'roll... Quali sono i vostri punti di riferimento musicali?

Diciamo che l'intenzione iniziale era quella di suonare Original Ska (2Tone) nudo e crudo, poi conoscendoci meglio era innegabile il fatto che anche se molto giovani provenivamo da esperienze musicali differenti e quello che partorivamo nelle serate trascorse insieme, risultava un po' lontano dallo ska autentico.
Una volta presa coscienza di ciò, abbiamo deciso di fare la musica che ci riusciva in modo naturale, senza forzare la nostra creatività e senza correre il rischio di perderci in regole severe alle quali faticavamo ad attenerci, cercando comunque di mantenere sempre attenta e vigile una coscienza stilistica !

Nel disco c'è spazio per atmosfere più leggere e divertenti, come per brani che affrontano tematiche più politiche e di denuncia sociale, penso per esempio a "Teppisti", a "Litri di Rabbia" o a "Terra Madre" (pezzo bellissimo, il mio preferito in assoluto) che hanno testi molto forti e diretti. Ma il messaggio di fondo è sempre positivo. In tutti infatti ho ravvisato un filo conduttore che è la voglia di cambiamento e l'incitamento a non rimanere immobili di fronte a certe situazioni. E' questo che cantate? Di quella voglia di rivalsa che cova sotto le ceneri di un paese in ginocchio?

In “Peccati & Sogni” c'è un po' questa bivalenza che và da brani più spensierati e sbarazzini come ad esempio Vogliamo Bevere, Johnny Lo Sghembo e La Mia Lei a brani più impegnati sul sociale come Teppisti, Litri Di Rabbia e Terra Madre, ma non solo c'è anche un ultima tipologia di pensiero che è quella che forse rappresenta di più quello che noi cantiamo: è la voglia di cambiare, di emergere e di vivere tipica della gioventù!
In brani come Siamo Liberi, Peccati & Sogni, Sere D'inverno viene a galla la voglia di cambiamento e di fiero distacco che c'è tra la gioventù, che ancora rimane attaccata ai sogni e all'obbiettività, e il mondo che la circonda e la vuole svuotata della sua linfa vitale, della sua critica, per schiacciarla negli ingranaggi di una crisi economica e di pensiero!
E' questo secondo noi il significato più vivo di questo album, che in fondo in fondo non è altro che la nostra situazione.

Il progetto è molto giovane, nonostante questo il disco è ricco di un sacco di collaborazioni importanti. Come sono nate?

Alcune collaborazioni sono state frutto di un'amicizia di base come quella con Sandokan, Sandrino e Martina! Che hanno messo a disposizione la loro professionalità e la loro esperienza veramente con il cuore.
Nel caso del grande Enrico Capuano e del magnifico Rude li abbiamo contattati e abbiamo proposto il pezzo, a loro sono piaciuti e hanno dato il loro contributo mettendoci la loro voce e il loro inconfondibile stile, anche con loro è nato un ottimo rapporto di amicizia e collaborazione del quale andiamo fieri !

I Maleducazione Alcolica esistono da poco tempo, ma a sentire il disco sembra che suoniate da un sacco di anni. Immagino che tutta questa massiccia attività dal vivo sia stata una buona palestra per acquisire affiatamento e familiarità. Avete suonato tanto, fin da subito, e avete diviso il palco con nomi importanti, alcuni dei quali li ritroviamo tra i featuring del cd. Qualche incontro che vi ha segnato maggiormente o che ricordate con particolare piacere?

Il live è stato il nostro pane, basti pensare al fatto che fino ad un anno e mezzo di attività non c'è stata l'ombra di un nostro pezzo su qualsiasi social network, diciamo che i locali che ci chiamavano a suonare si fidavano dei commenti sentiti qua e là e del fatto che avete sottolineato voi, il fatto che abbiamo condiviso il palco con dei grandi del genere.
Riguardo agli incontri che ci hanno segnato di piu' ci sentiamo di rispondere : -Tutti!
Capite bene che per noi cresciuti a birra e ska suonare insieme a Statuto, Banda Bassotti, No Relax con Joxemi degli SKA-P , Talco , REDSKA suonare a Firenze a fianco dei Malasuerte Fi-Sud e chi più ne ha più ne metta, è un'esperienza unica da ricordare con entusiasmo, è una spinta per continuare con più vigore che mai!
Senza dimenticare le numerosissime volte che abbiamo suonato con nomi minori, con ragazzi che stanno sulla nostra stessa barca, che provano a tirare fuori l'anima da quegli strumenti e con i quali è nato un affiatamento e un'amicizia che solo la musica ti può dare!

La scena live in Italia come la trovate? Ci sono spazi sufficienti per proporre la propria musica?

Sicuramente gli spazi a disposizione della musica dal vivo dipendono molto dalle zone, ci sono regioni, province e situazioni in cui la musica dal vivo è più presente e forte e altri dove è dimenticata!
Posti che fanno musica live ci sono e sono anche frequentati, ma un ruolo importante nella musica live lo svolgono i centri sociali, almeno per quanto riguarda il nostro genere, ma da quello che abbiamo potuto vedere in questi anni , non solo! Questi posti “tenebrosi” attaccati dai media e dagli “esperti di politica e di tendenze giovanili” danno spazio alla creatività e alla musica di tutte le tipologie di giovani. Nei CS possiamo trovare una settimana techno, una settimana reggae, una rap, una ska e un'altra ancora punk. Sarebbe opportuno frequentare di più e giudicare di meno in questi casi!


"Peccati e Sogni" è un disco autoprodotto, tra l'altro maledettamente bene. E' una precisa scelta di libertà creativa o si tratta di una necessità per mancanza di alternative?

Diciamo che non è nessuna delle due opzioni! Per quanto riguarda la libertà creativa l'indipendente italiano non mette il bastone tra le ruote all'artista per quanto abbiamo potuto osservare fino ad ora, e di alternative ne abbiamo avute!
Diciamo che il “problema” è stata la nostra “incompetenza” abbiamo impiegato un anno e mezzo a registrare questo lavoro perché essendo molto giovani per la maggior parte di noi è stata la prima esperienza in studio.
Abbiamo dovuto fronteggiare problemi sempre nuovi, modificare metodo di lavoro più volte, fare i conti con brani diversi da ogni punto di vista, tralasciando quella parte del lavoro che è la produzione.
All'improvviso ci siamo accorti del problema ma ormai era tardi e chi di competenza non ha potuto aiutarci!
Ci ha aiutato comunque una piccola etichetta locale che si occupa di punk... grandi amici e fratelli !
Ecco come sono andate le cose ! Alla faccia della sincerità! L'esperienza insegna !

Cosa ne pensate della scena underground italiana? Ultimamente ho notato parecchio fermento. Pensate che sia solo un effetto della diffusione dei social network, che hanno moltiplicato all'ennesima potenza le possibilità di crearsi una vetrina, fatto di per sé positivissimo, ma col il rischio di avere tanto fumo e poco arrosto, oppure è effettivamente un buon momento per la musica indipendente?

Questa è una domanda alla quale non è facile rispondere! Sicuramente la diffusione dei social network dà voce a molte situazioni, e noi non rinneghiamo assolutamente la considerazione che rivolgiamo a questi mezzi di comunicazione, ma non crediamo assolutamente che questo possa poi influire sulla riuscita o no di un progetto, in quanto, soprattutto nella musica la differenza la fa il palco e non il social network, la differenza la fa l'album, lo studio, il lavoro, non il social network, se su youtube trovo una canzone, me la sento e non mi piace, non la ascolto più!
Ciò non toglie che sicuramente l'apparente fermento della musica indipendente dipende molto da questo, dalla vetrina che queste piattaforme sociali offrono, per accorgersene basta fare due chiacchiere con un musicista di 20 anni fa e notare che il numero di band che giravano in quegli anni era lo stesso se non maggiore di quelle che girano ora.

Progetti a breve e lungo termine? Cosa bolle in pentola? Avete un tour in programma?

Annunciamo che stiamo lavorando sul nostro secondo album, le idee sono molte e di colori diversi e accesi!
Abbiamo intenzione di mettere l'anima in questo secondo lavoro cercando di evitare le sviste e l'inesperienza che sono sempre in agguato.
Riguardo al tour possiamo dire che è iniziato il 16 marzo alla Cantina Del Gojo e sta continuando, questa estate si sta riempiendo di belle date e di voglia di fare!
Rimanete aggiornati sulla nostra pagina facebook e grazie per lo spazio che ci avete dato!
Un' abbraccio!
-Stay Rude-

Ragazzi, grazie mille del tempo che ci avete dedicato e in bocca al lupo per tutto!


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