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Time To React

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“Goodbye Romantics” è il nuovo album dei Time To React, rock band di Rimini decisamente interessante. Abbiamo chiesto ai ragazzi di parlarci di loro e del disco, e come sempre ne abbiamo approfittato per allargare il discorso... Assolutamente da non perdere!

I Time To React sono una promettentissima rock band di Rimini che spazia dall’indie rock d’oltreoceano fino al brit-pop contemporaneo. Il gruppo negli anni ha collezionato una lunga serie di concerti e ha condiviso il palco con gruppi di spessore del calibro di BoySetsFire, Evergreen Terrace e The Black Atlantic, etc..
Oreste (voce, chitarra e tastiere), Paolo (chitarra), Tommaso (basso) e Matteo (batteria e percussioni) hanno da poco date alle stampe “Goodbye Romantics” il loro nuovo album, un disco piacevole e di compagnia, da ascoltare tutto d'un fiato. Grazie a Coraline Records “Goodbye Romantics” è disponibile in download in tutti i maggiori online stores musicali del mondo.
Per parlarci del disco (e non solo...) abbiamo fatto quattro chiacchere con loro e ne è venuta fuori un'intervista veramente interessante. Quindi non mi dilungo oltre e vi lascio in compagnia dei Time to React.


Ciao ragazzi, grazie per aver deciso di dedicarci qualche minuto. Vogliamo cominciare questa nostra chiaccherata ripercorrendo in maniera veloce le tappe principali del vostro percorso artistico? Genesi ed evoluzione dei Time To React.

Il realtà la nostra storia è abbastanza lunga…io (Paolo) e Oreste suoniamo insieme sotto questo nome da diversi anni, mentre si sono avvicendati diversi componenti all’interno della band: da qualche anno questa è la formazione definitiva e ci piace pensare di aver cominciato insieme anche se il nome è questo da tempo (è come il nome che ti danno i genitori, che ti piaccia o no è il tuo), ma questo è il nostro primo e vero full lenght.

“Goodbye Romantics” è il vostro primo album, un bel traguardo. Cosa ci potete dire di questo lavoro? Da quanto tempo il progetto era in incubatrice e quanto siete orgogliosi del risultato? Ho letto sul vostro profilo facebook che in realtà una prima versione del disco era già stata fatta nel 2011, è corretto?

L’album era in incubatrice da diversi mesi: il risultato ci entusiasma anche se non si è mai completamente soddisfatti, specialmente in un lavoro come questo dove, apprezzando diversi generi musicali, abbiamo cercato di inserire tutto quello che ci piace.
La vena compositiva di Oreste coinvolge ed è stato bellissimo arrangiare il disco: l’unica difficoltà è stata arginare quanto ognuno di noi aveva da esprimere ed a questo ci ha aiutato anche Steev (Coldstorm Studio) che ha seguito la registrazione.

L'incontro con Coraline Records quanto è stato decisivo? Quanto pesa sia in termini economici che di autostima trovare qualcuno disposto a credere in te e in quello che fai?

Mettere assieme nella stessa frase “ritorno economico” e “musica” in Italia è difficile, ma questo è un altro discorso.
Però si può cambiare, pensavamo che in Italia non fosse nemmeno possibile incontrare gente come lo staff Coraline: i ragazzi della Coraline Records sono stati fantastici, l’incontro era quello che aspettavamo da anni, ragazzi semplici, veri ma soprattutto che sanno cosa stanno facendo, per noi si stanno impegnando tantissimo ed i risultati si vedono.
Il primo incontro è stato formidabile: finalmente un’etichetta con un ufficio vero! A parte gli scherzi…il problema di Internet di oggi è che ti puoi mascherare dietro ad un sito con una bella grafica, parole e contatti di facebook ma poi la sostanza…noi non vogliamo essere così ed abbiamo avuto la fortuna di incontrare persone preziose che la pensano come noi, gente che ha voglia di lavorare, competente, ci seguono molto e per questo ci piacerebbe aiutarli… ma ognuno ha il suo ruolo.

“Goodbye Romantics” è un condensato di generi e di stili differenti. Quali sono i vostri punti di riferimento musicali, quei gruppi che sono stati importanti per la vostra crescita sia musicale che personale?

Ci piace che Goodbye Romantics sia così: i gruppi che ci hanno influenzato nella crescita sono stati diversi e per noi vedere recensioni che rimandano a quei gruppi di cui siamo innamorati è il risultato che volevamo, aldilà dei gusti personali e di quello che ascoltiamo momentaneamente, gruppi come The Strokes, Mumford & Sons e Coldplay hanno lasciato una traccia fondamentale nel nostro modo di voler fare musica.

Devo dire che “Goodbye Romantics” è un disco che si fa ascoltare veramente molto volentieri: è un album allegro e positivo, intriso del sapore dell'estate e dei colori delle spiagge in agosto. Sarebbe la perfetta colonna sonora di un'indimenticabile vacanza. Voi siete di Rimini. In che percentuale ha influito l'ambiente in cui vivete sul vostro sound?

Purtroppo o per fortuna tantissimo: siamo della Rimini a cui piacciono poco le discoteche e molto le feste sulla spiaggia con tanta gente, il sole e qualche birra, questo fa parte di noi…tant’è che ci potete vedere spesso, sotto un altro nome, nelle feste della riviera a suonare cover dei Beatles, Ramones, Vampire Week End, ecc. ecc…. ma siamo anche e soprattutto della Rimini d’inverno, visto che dura 9 mesi all’anno, della nebbia e della voglia di stare da soli…

Come nasce la vostra musica? Come avete lavorato sui pezzi che sono finiti nel disco?

I pezzi sono principalmente scritti da Oreste, poi vengono arrangiati dalla band, col senno di poi il lavoro ha seguito una certa logica, anche se durante la scrittura del disco sembra tutto un po’ un delirio…

Le canzoni contenute nella tracklist dell'album sono tutte recenti o, come accade molto spesso, si tratta di materiale accumulato nel corso del tempo, rimasto per anni nel cassetto in attesa dell'occasione giusta?

Le canzoni sono tutte abbastanza recenti…se si parla di occasione giusta crediamo che per noi debba ancora arrivare…è un disco che ci piace ed in cui crediamo molto ma stiamo lavorando su nuovi pezzi e siamo sicuri che stupiranno…

E del lavoro in studio invece cosa ci potete dire? Ci passate le ore a limare e perfezionare il materiale o entrate con le idee già chiarissime su quello che volete?

Il lavoro in studio è stata un parte fondamentle per il nostro divertimento: abbiamo avuto la fortuna di registrare con un ottimo produttore, un amico e soprattutto un’altra persona che ha creduto in noi e ci ha seguito tantissimo…avevamo bene in mente cosa volevamo ma durante la registrazione è bello sperimetare e tante cose sono cambiate fino al risultato finale…un vero divertimento.

So che il live rappresenta un aspetto molto importante per voi. Tante serate alle spalle, tanti gruppi importanti con i quali avete condiviso la scena. Tra i vari gruppi che hanno suonato con voi ce n'è qualcuno che ricordate con maggior piacere, un incontro che vi ha segnato, o un ricordo particolare che volete raccontarci?

Diciamo che bene o male abbiamo sempre incontrato gente che ha avuto voglia di confrontarsi ed ha capito che suonare è un divertimento…la nostra personale esperienza è che più è alta la qualità del gruppo e più abbiamo visto che la semplicità e l’intelligenza dei componenti della band sono elevate…ma gli aneddoti li lasciamo a quando saremo vecchi

Adesso concedetemi un paio di domande che faccio molto spesso perchè ogni volta ottengo punti di vista così diversi e contrastanti che rendono le risposte sempre molto interessanti. Primo. Parlavamo di musica dal vivo. Restiamo in tema. Raccontatemi qual è lo stato di salute della musica live in Italia. Molti artisti con cui abbiamo parlato finora ci hanno dipinto un quadro per niente roseo della situazione. Ci sono spazi adeguati e sufficienti per suonare e farsi conoscere?

Per quanto riguarda la musica live in Italia a parere nostro non si può parlare di stato di salute perché è morta da tempo, o forse non è mai nata.
Parlando della nostra zona le strutture non sono adeguate, manca gente che abbia voglia e che sia in grado di supportare ed incentivare una crescita artistica dei live, sembrano parole dette e ridette ma effettivamente manca la cultura per farlo, a questo aggiungiamo che anche dall’altro lato del palco in molte occasioni manca l’attiudine e la qualità per sostenere una crescita.

Secondo. Cosa ne pensate della scena underground italiana? Ultimamente sembra in gran fermento. Però c'è da dire che negli ultimi anni sono cambiate anche parecchie cose. Su tutte il boom dei social network è stata sicuramente la rivoluzione più grande. Secondo molti si tratta di un'arma a doppio taglio. Innegabilmente per le band i social network sono uno strumento utilissimo, ma a fare una pagina su facebook ci vogliono 5 minuti e non sempre dietro si celano progetti degni di nota. Cosa ne pensate?

La mia personale opinione è che i social network sono molto utili se usati nel modo corretto, i problemi sono diversi, è ancora una volta il solito discorso: siamo degli animali stupidi e trasformiamo delle innovazioni fantastiche nel modo più facile per farci del male, ancora una volta non riusciamo ad utilizzare in modo corretto quello che siamo in grado di creare, ancora una volta ci siamo fermati al primo passo, e quello che dovrebbe essere un mezzo ancora una volta è diventato il protagonista (come automobili, cellulari, ecc.).
L’amarezza principale è che si perdono i contenuti o forse ce ne sono troppi ma insignificanti, basta pensare alla marea di tweet, post, ecc. che ci vengono ribaltati addosso ogni giorno…quanti ce ne interessano vermanete?

Ultima domanda. Quali progetti avete a breve e lungo termine?

Stiamo cercando di capire in quale direzione muoverci nel senso che stiamo osservando con soddisfazione quello che ci sta succedendo in questo momento , con la certezza di poter migliorare ancora perché stiamo già lavorando su un nuovo cd che a nostro parere stupirà parecchio.

Vogliamo salutarci dando ai nostri lettori qualche link per approfondire la vostra conoscenza e dicendo dove possono acquistare “Goodbye Romantics”?

I nostri brani sono acquistabili su tutti gli store on line…i nostri contatti sono :
www.timetoreactmusic.com
www.facebook.com/timetoreactmusic
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Grazie della disponibilità e un grosso in bocca al lupo per tutto!

Grazie a te dell’interessamento…e continuate così!

[B!]

 

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