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I Feeder raccontano la Freakshow Generation

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E' uscito da qualche settimana il nuovo album dalla rock band gallese, l'ottavo tassello della loro discografia

 

E' uscito da qualche settimana "Generation Freakshow", il nuovo imperdibile album dei Feeder. Interessantissima rock band gallese, nata a Cardiff nel 1992, i Feeder, purtroppo, non sono conosciutissimi in Italia, ma nel resto del mondo hanno sicuramente qualcosa in più da dire, e probabilmente meriterebbero anche un po' più di attenzione anche da parte del pubblico, e soprattutto dalle radio e e dai mezzi di comunicazione nostrani.
L'attuale formazione del gruppo comprende il gallese Grant Nicholas, leader del gruppo, che oltre ad esserne cantante e chitarrista, compone le musiche ed i testi delle canzoni, e il giapponese Taka Hirose, bassista. Grant e Taka si sono incontrati per la prima volta alla stazione della metropolitana di Camden Town, dopo che quest'ultimo aveva risposto ad un annuncio in cui la band cercava un bassista. Fino al 2002 ha fatto parte del gruppo anche il batterista Jon Lee, scomparso quello stesso anno. Il musicista si è tolto la vita nella sua abitazione di Miami il 7 gennaio 2002, a soli 34 anni. Durante la cerimonia, Nicholas, amico di vecchia data di Lee, dichiarò: "Jon aveva un gusto per la vita che rende questa faccenda un mistero per tutti noi". La scomparsa del batterista è stata un duro colpo per i rimanenti membri dei Feeder che, incoraggiati anche dalla famiglia di Jon, decidono comunque di continuare l'attività della band. A Lee è subentrato l'inglese Mark Richardson, batterista degli Skunk Anansie fino al 2002, che si è unito al gruppo dopo lo scioglimento degli SA. Richardson ha poi lasciato i Feeder nel 2009 per riunirsi ai rinati Skunk Anansie.

Dopo una iniziale gavetta, la band a metà degli anni novanta inizia ad affermarsi nel Regno Unito, col mini album "Swim" del 1996 e col primo vero e proprio lavoro completo della band, "Polythene", del 1997. In piena esplosione britpop, però, la scelta di optare per un genere che guardava più all'hard rock che alle tipiche sonorità britanniche, si rivelò commercialmente non felicissima, ed è anche per questo motivo che la popolarità dei Feeder, nonostante le buone recensioni e la crescita di un movimento di fan che ne faranno col tempo una band di culto, non supera di molto i confini nazionali. Il discorso parzialmente cambia con i due successivi album, "Yesterday Went Too Soon" del 1999 ed "Echo Park" del 2001, che erano però orientati verso un pop punk decisamente più orecchiabile.
Nel 2002, pochi mesi dopo la scomparsa di Jon Lee arriva "Comfort in Sound", definito da gran parte della critica il miglior lavoro della band, album che fa capire a tutti i fan che dopo la scomparsa dell'amico le composizioni di Nicholas non saranno le stesse: le canzoni sono orientate verso un pop rock d'autore malinconico ed intimista. Con "Comfort in Sound" la popolarità dei Feeder assume connotati decisamente più internazionali, avendo tra l'altro l'onore di suonare in tour insieme a Coldplay (nel 2002) e R.E.M. (nell'estate 2003).
"Pushing the Senses" del 2005 è il 5º album ufficiale della band che vede i suoi membri spostarsi verso una direzione musicale ancora più soft: alle storiche tracce punk-pop vengono sostituiti brani più malinconici e riflessivi che fanno di questo lavoro l'album meno rock di tutta la discografia dei gallesi. Questo cambio di rotta musicale fa storcere il naso ai fan dei primi album dei Feeder, ma al contempo consolida la popolarità internazionale della band, scelta dagli U2 come gruppo-spalla per il Vertigo Tour.
Il 15 maggio 2006 esce "Feeder The Singles", una raccolta di 17 singoli arricchita dalla presenza di 3 inediti. L'uscita di questa compilation rappresenta l'apice del successo internazionale del gruppo. Nel 2008 esce il nuovo album "Silent Cry", definito da Grant Nicholas più vicino al sound delle loro radici che non a quello dei lavori più recenti. Quest'album, nonostante abbia avuto riscontri positivi tra la critica e i fan, si è rivelato però un flop commerciale, a causa della totale assenza di promozione, dovuta ai non facili rapporti tra i Feeder e la propria Label (la Echo). Nel 2010 poi esce "Renegades", il settimo album in studio dei Feeder, un album sicuramente più fortunato del precedente. A testimonianza di una ritrovata popolarità, la band torna ad esibirsi dopo anni in Europa contintentale, oltre che in Sud Africa ed in Australia.

Nel marzo 2011, i Feeder hanno pubblicato in formato digitale il singolo inedito "Side by Side". I proventi della vendita di tale singolo sono stati interamente destinati alla Croce Rossa per aiutare le vittime del Terremoto di Sendai del 2011. Tale singolo è un anticipazione dell'album "Generation Freakshow", pubblicato lo scorso 26 aprile. Da questo album, che rappresenta un ritorno a sonorità più pop rispetto a "Renegades", è stato estratto anche un secondo singolo, "Children of the Sun".
L'uscita di "Generation freakshow", inizialmente prevista per il 26 marzo, è stata in seguito rimandata di un mesetto. L'idea originaria del gruppo era quella di far uscire l'album nel 2010, come seguito di "Renegades". Una sorta di unico disco diviso in due capitoli. Poi la band ha abbandonato l'idea del doppio album e ha deciso di far slittare più in avanti l'uscita del disco.
Il disco è stato registrato nel corso di tutto il 2011 tra New York e Londra. Lo scorso dicembre Grant Nicholas, leader della band, aveva descritto così il nuovo lavoro di studio in un'intervista a The Observer: "Come album "Generation Freakshow" è sicuramente un disco molto più eclettico di "Renegades": suona molto più elettronico rispetto a "Renegades", e forse anche agli album precedenti. Sicuramente è un lavoro commerciale, se vi sono piaciuti “Comfort in sound e “Yesterday went too soon”, apprezzerete anche le nuove canzoni. Abbiamo cercato di creare un equilibrio tra ballad e brani dal sound più aggressivo, più rock".
Sul canale ufficiale dei Feeder su YouTube, il 2 dicembre 2011 è apparso un teaser intitolato "Coming Soon", all'interno del quale era presente un messaggio scritto in codice Morse , "- ... ---. -. - .... - ....", che si traduce di "Borders". Pochi giorni dopo è stato pubblicato un altro video, in cui si annunciava che "Borders" sarebbe stato il primo singolo dal nuovo album. Mistero svelato. "Borders" è stato pubblicato il 30 gennaio 2012, anticipando di qualche mese l'uscita di "Generation Freakshow". La canzone è stata presentata ufficialmente il 7 gennaio durante lo show di Dermot O'Leary su BBC Radio 2 condotto da Cerys Matthews.
"Generation Freakshow" non ha ricevuto un'accoglienza calorosa da parte di tutta la stampa specializzata, e ha incassato pareri contrastanti. The Guardian gli assegnato solo due stelle definendo l'album come "poco entusiasmante". Metro ha dipinto l'album come "piacevole ma dalla formula scontata e prevedibile". Su FMV Magazine anche Dan Jenko picchia giù duro, e dipinge l'album come "banale" e affermando che "questa non è affatto la rinascita di Feeder e che se queste è la strada imboccata probabilmente questa rinascita non arriverà mai". Di tutt'altro parere invece BBC Music, che ha elogiato l'album come più maturo, più consapevole e meno rumoroso rispetto ai precedenti. Recensioni positive sono arrivate anche da parte di Kerrang! che afferma che "le 12 favolose canzoni contenute in "Generation Freakshow" mostrano i Feeder sotto una nuova luce, con tratti più misurati".
In risposta alle critiche negative il frontman del gruppo Grant Nicholas ha comunque minimizzato affermando che la band, in tutta la sua carriera, non ha mai ottenuto critiche troppo positive per nessun album, e per questo motivo non si sente assolutamente preoccupato per la fredda accoglienza riservata al disco da parte della critica. E difatti il pubblico ha ignorato le recensioni negative e ha accolto bene la nuova uscita, e dopo due settimane l'album aveva venduto 9000 copie nel Regno Unito. Che non è un cattivo risultato soprattutto se si considera anche il fatto che il gruppo ad oggi non è sotto contratto con nessuna major e che ha fondato un'etichetta di cui loro stessi sono proprietari, attraverso la quale autoproducono tutto il loro materiale, e che di conseguenza anche la copertura mediatica di cui godono oggi non è nemmeno minimante paragonabile a quella di cui godevano qualche anno fa.
Personalmente vi consiglio di ascoltare i Feeder perchè sono un gruppo che sicuramente meriterebbe molta più visibilità di quella di cui attualmente gode. Il disco è bello, fresco, piacevole e di compagnia. Non ve ne pentirete.

 

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