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La Mostra del Cinema di Venezia?!? Ve la racconto io!

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Esclusivo “diario di bordo” di Giuseppe Schisano per festeggiare il numero 50 di Andergraund Magazine

di Michela Garau e Giuseppe Schisano
foto di Filippo Sbalchiero

un ringraziamento particolare da Michela a: Giuseppe, Alessio Piccirillo e Filippo Sbalchiero


Il Festival del Cinema di Venezia quest'anno ha festeggiato la sua 67esima edizione. Noi di “Andergraund”, invece, festeggiamo i 50 numeri . Un bel traguardo che, personalmente, mi riempie di gioia e soddisfazione.
Nonostante non faccia parte del team dal primo numero, sin da subito mi sono sentita parte integrante di una grande famiglia.
Dopo due anni e mezzo che scrivo per questa rivista, ho deciso di farle un regalo per quest'importante occasione... Spero che il dono sia di gradimento (ma credo proprio di sì!) anche di tutto l'affezionato pubblico che ci segue di numero in numero.
Ho scritto tanti pezzi, recensioni, ho due rubriche fisse e ho avuto modo di intervistare artisti del mondo della musica, del dj set, del cinema... e di conoscere addetti stampa davvero incredibili per la loro gentilezza e disponibilità nonostante io non sia ancora (ma mai dire mai!) una firma nota del mondo del giornalismo.
In tutta sincerità se devo scegliere il pezzo a cui sono più legata e di cui vado più orgogliosa è, sicuramente, “Ce l'ho fatta perché lavoro con passione e non dimentico chi sono!!!”, l'intervista esclusiva al giovane e talentuoso attore Giuseppe Schisano, apparsa sul numero 42 (Febbraio 2010) di “Andergraund”.

Giuseppe, sin dal nostro primo contatto, si è rivelato un gran lavoratore, determinato ma, allo stesso tempo, è una persona genuina, di sani principi e con la testa sulle spalle, che non ha dimenticato chi è e da dove viene nonostante la fama ed il successo ottenuti grazie al suo lavoro di attore.
Non un attore qualsiasi, ma una nuova stella del cinema e della fiction italiana che è stato ospite, lo scorso settembre, della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (la mia frase iniziale, a questo proposito, non era mica scritta a caso).
Ed ecco che in esclusiva per noi apre il suo cuore, scrivendo delle pagine di diario in cui ci racconta il Festival di Venezia da un altro punto di vista, diverso da quello che ci presentano, solitamente, i media.
Attraverso le sue emozioni ed i suoi racconti ci fa vivere dei momenti esclusivi, sembra quasi di passeggiare con lui per i vicoli della cittadina che si affaccia sulla laguna e di prendere il sole sullo Yacht attraccato al Lido mentre mangiamo un tramezzino del Lion's Bar.
E ora lascio la parola o, meglio, la pagina a chi la Mostra l'ha vissuta... e ce la fa vivere.

Michela Garau

 

Caro diario...

Sbarco al Lido l'8 Settembre insieme a Denny Mendez, arrivata al Festival di Venezia per presentare la sua nuova fiction, ed Alessio Piccirillo (il nostro Ufficio Stampa).
Siamo ospiti su uno Yacht di amici attraccato vicino all'hotel Excelsior, punto di incontro fra produttori, registi e attori, e location destinata alle feste, agli eventi e alle pubbliche relazioni.

Per me è stato il primo anno al Festival del Cinema di Venezia e ho scoperto che, parallelamente al concorso ufficiale, ci sono tante altre sezioni dedicate a Cortometraggi, Video Clip, Documentari, Fiction e altri festival che sposano quello ufficiale dando vita a nuovi intrecci e collaborazioni.
Fra questi il Miami Film Festival che premia "Io e mio figlio: nuove storie per il Commissario Vivaldi": la fiction che mi ha visto protagonista la scorsa stagione su RAI 1. È un festival che vuole essere un ponte fra l'Italia e l'America ed è stato per me un grande onore ricevere un premio in rappresentanza di RAI 1, dell'Italia e della nostra buona fiction.

Un altro festival di cui vorrei parlare è, indubbiamente, il Vittorio Veneto Film Festival, festival internazionale di cinema per ragazzi fatto, appunto, dai ragazzi. È stato curioso, tenero ed emozionante essere intervistato da una bambina di 11 anni: mi guardava con occhi trasognanti e le sue domande seppur ingenue, erano vere, inaspettate, professionali.

Oltre a molti film in concorso (tra i migliori “Passione” di John Turturro e “La solitudine dei numeri primi” di Saverio Costanzo), ho avuto modo di vedere diversi Cortometraggi e Video Clip di giovani registi molto bravi.
Tra i documentari ho trovato molto interessante “Flaiano: il meglio è passato” di Steve della Casa. Un bellissimo ritratto di un marziano del cinema e grande uomo d’attualità, in cui spicca, oltre agli interventi di Pupi Avati ed Elio Germano, un’intervista di Sandra Milo, testimone di una nota lite tra Fellini e Flaiano.

Ha esordito “Black Swan” di Darren Aronofsky, opera di cui tutti hanno parlato per via delle scene lesbiche. Tra gli interpreti una meravigliosa Natalie Portman, Vincent Cassel e Winona Ryder. I bookmakers lo davano come vincitore per 2.50, seguito da “Somewhere” di Sofia Coppola.
Previsioni errate. Visto che il presidente della giuria, Quentin Tarantino (quando l’ho visto con un cappello da texano accanto al barocco Muller, vi assicuro è stato uno spasso), ha assegnato il Leone d'Oro, dopo un lungo abbraccio, alla sua ex compagna per “Somewhere”.

A proposito di Quentin Tarantino... sono tanti i party super esclusivi e le sorprese del Festival e, ad uno di questi eventi, incontro una mia carissima amica arrivata al festival proprio per un appuntamento con il presidente della giuria interessato ad una sua sceneggiatura, ma soprattutto ai suoi bizzarri piedi. Scopro infatti che Tarantino è un feticista e che ha un'adorazione spassionata per i piedi femminili piuttosto particolari.
Durante una Premiazione vengo distratto da una voce stranamente familiare per poi riconoscere nella conduttrice la fidanzatina di quando ero piccolo e di quando entrambi vivevamo ancora a Napoli.
Poso per un giornale e riconosco nel fotografo Filippo Sbalchiero, un mio compagno di corso alla scuola di recitazione passato poi ad occuparsi di regia e fotografia.

Diventa quasi una "gita scolastica", vecchi amici che si rincontrano e si raccontano i propri percorsi. Decidiamo allora di abbandonare la croisette per un tuffo in mare ed essere riscaldati dal caldo sole di settembre ma anche quello che doveva essere un momento privato fra amici si trasforma in un set: arrivano i paparazzi e subito dopo i fans. Venezia non è esattamente la città dove ci si può appartare... almeno non durante il Festival.

Tante anche le nuove amicizie: Marta Bifano, regista e produttrice, con la quale stiamo pensando a nuovi progetti per il cinema, Maurizio Macina, imprenditore, Martina Munafò Cafiero, ufficio stampa, e Susanna Maurandi protagonista ed organizzatrice di tanti party al Festival di Venezia.
Inusuale la presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che in sala è stato salutato da un lungo applauso.

Per ovvi motivi, gli amanti del cinema come il sottoscritto sono stati entusiasti di scoprire che a Palazzo Cavalli Franchetti è allestita una bellissima mostra fotografica: Stanley Kubrick fotografo. 1945-1950. Gli anni di Look. È una rassegna di splendidi scatti realizzati dal regista quando era giovanissimo, prima che diventasse uno dei più grandi autori della storia del cinema.

Per le vie del Lido di Venezia, durante il Festival, si respira puro Cinema, i vicoli pullulano di attori Italiani ed Internazionali, registi, personaggi dello spettacolo che si mischiano con i fotografi, ragazze in cerca di visibilità, fans, curiosi e giornalisti.
Breve parentesi: ho trovato divertente il menù del “Lion’s Bar”, il frequentatissimo punto di ristoro che si trova accanto all’ingresso del Palazzo del Cinema. I nomi degli ingredienti dei panini, per puro piacere cinofilo, richiamavano quello di grandi attori e registi.
Venezia è una città che profuma di arte, storia, cultura e che comunque dimostra di stare più che al passo con i tempi, pur con l’ingombrante e magica presenza... dell’acqua!

Giuseppe Schisano


La 67° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia... in 5 punti

di Michela Garau

1. Si è svolta a Venezia dal 1° all'11 Settembre 2010. Madrina della rassegna è stata l'attrice italiana Isabella Ragonese;

2. La giuria era formata da nomi prestigiosi del cinema italiano ed internazionale, a partire dal suo presidente: Quentin Tarantino. Inoltre ne facevano parte Guillermo Arriaga, Ingeborga Dapkūnaitė, Arnaud Desplechi, Danny Elfman, Luca Guadagnino e Gabriele Salvatores.

3. Le altre giurie presenti, oltre a quella della sezione ufficiale del punto precedente, erano: Giuria della sezione “Orizzonti” (presieduta da Shirin Neshat), Giuria del "Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis" (presieduta da Fatih Akin), Giuria Controcampo Italiano (presieduta da Valerio Mastandrea) e, infine, la Giuria Personal 3D (presieduta da Shimizu Takashi).

4. I film in concorso erano 23, mentre quelli presentati fuori concorso erano 30.

5. Il Leone d'Oro come miglior film è stato assegnato alla statunitense Sofia Coppola per la pellicola “Somewhere”, mentre quello alla carriera è andato al regista cinese John Who.

 

Giuseppe Schisano... in 5 punti

di Michela Garau

1. È nato a Pomigliano d'Arco (in provincia di Napoli) l'11 Novembre del 1979;

2. Sin da bambino sognava di fare l'attore. Dopo una carriera da modello (dove ha esordito giovanissimo, a soli 16 anni) e aver guadagnato i soldi necessari, si trasferisce a Roma dove inizia a studiare recitazione e a lavorare in vari progetti teatrali;

3. Nel 2005 esordisce su Rai 1 nella fiction “Mio figlio” (per la regia di Luciano Odorisio), al fianco di Lando Buzzanca, Caterina Vertova e Giovanni Scifoni. Interpreta la parte di Damien Crescenzi un modello austriaco che studia medicina e che è il fidanzato del figlio del commissario Vivaldi. Per la sua interpretazione vince il premio Volere Volare nell'edizione 2008/2009, come miglior attore esordiente in una fiction. Tra il gennaio ed il febbraio di quest'anno torna su Rai 1 in “Io e mio figlio: nuove storie per il commissario Vivaldi” che gli dà maggiore visibilità.

4. Recentemente nei cinema spagnoli (e speriamo arrivi presto anche in Italia) è andata in onda la pellicola di Juan Carlos Tornabene “Dentro ai miei occhi”, in cui ha interpretato il ruolo di un pittore cocainomane e sessuomane, al fianco di Carmen Maura. Tornabene lo sceglie per il ruolo dopo aver visto il suo volto come testimonial di una nota griffe in un manifesto pubblicitario a Barcellona.

5. Al momento è sul set dove sta terminando le riprese di “Cane Pazzo” per la regia di David Petrucci, in cui interpreta un giornalista ossessionato dalla ricerca di un serial killer. Nel film, tratto da una storia vera accaduta nell'Illinois degli anni '80, è il protagonista principale al fianco di Franco Nero. Inoltre sta preparando altri progetti in collaborazione con Giorgio Schöttler dell'ArtiSacha, conosciuto durante “Io e Mio Figlio”. Oltre a questo nuovo progetto in cui lo vedremo tra i protagonisti, prossimamente comparirà come guest nel secondo episodio della nuova stagione di “Al di là del lago, fiction di Canale 5 per la regia di Raffaele Mertes, con Kaspar Capparoni, Roberto Farnesi e Martina Colombari.

 

Per sapere tutto su Giuseppe oltre che andare a leggere (se ancora non l'avete fatto!) l'intervista esclusiva che avevo avuto l'onore di fargli lo scorso febbraio, cliccate sul suo sito internet ufficiale www.giuseppeschisano.it

 

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