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Mylo Xyloto: la tela bianca dei Coldplay

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"Il titolo non significa nulla. E’ un nuovo inizio". Ecco l'ultima (?) fatica di Chris Martin e soci

 

I Coldplay, una delle band più acclamate degli ultimi anni, ma che ultimamente sta risentendo di un leggero calo di consensi sia da parte della critica che del pubblico, ritornao con un nuovo attesissimo album di studio intitolato "Mylo Xyloto" (si pronuncia my-lo zy-letoe), già disponibile da qualche giorno nei negozi tradizionali (in CD e in vinile) e in download digitale."
"Mylo Xyloto" è stato prodotto da Markus Dravs, Daniel Green e Rik Simpson, con la supervisione e contributo aggiuntivo dell'ormai collaudato Brian Eno.
Il disco arriva a due anni di distanza da quel "Viva la Vida Or Death And All His Friends" con il quale i Coldplay avevano raggiunto in un solo anno il record di oltre 40 milioni di album venduti in tutto il mondo, raggiungendo la prima posizione in classifica in 36 paesi del mondo, compresi Stati Uniti e Gran Bretagna. Risultato questo che si aggiunge a quelli ottenuti dalla band britannica che, già con i loro primi tre dischi, avevano dimostrato un talento unico apprezzato da critica e pubblico e premiato da vendite milionarie. Facile dunque immaginarsi come le aspettative intorno a quest'ultimo lavoro fossero piuttosto alte.
E i risultati difatti non hanno tardato ad arrivare. L'album ha debuttato al primo posto della classifica dei dischi più venduti in Italia e si è subito piazzato stabilmente al numero 1 anche nella classifica di iTunes. Anche "Paradise", il singolo che ha anticipato l'uscita del disco, si è confermato per settimane il pezzo internazionale più suonato dalle radio italiane e ha stazionato stabilmente nella top five dei singoli più venduti in digitale. Stesso successo che aveva ottenuto anche “Every Teardrop Is a Waterfall”, singolo lanciato dal gruppo quest'estate in concomitanza col loro tour europeo e presente nella tracklist di "Mylo Xyloto".
Il bassita Guy Berryman, che già pochi mesi dopo l'uscita di "Viva la Vida" aveva manifestato il desiderio della band di "iniziare semplicemente a lavorare a nuovo materiale e vedere come proseguiva", lo scorso anno aveva riferito che la band sarebbe presto tornata a lavorare in studio: "Abbiamo già una lista di idee di canzoni. Non ci fermiamo mai a scrivere. Entriamo in studio con tutti i migliori piani preparati e poi quando finiamo non era mai ciò che intendevamo. E' semplicemente eccitante meravigliarsi su cosa verrà fuori dagli speaker nel giro di un anno. Abbiamo prodotti veramente eccitanti in mente. E' tempo di portare la nostra musica verso differenti direzioni ed esplorare a fondo altre possibilità". Uno degli obiettivi dell'album è quello di scrivere brani con un maggior uso di sperimentazione con strumenti acustici, manipolazione e strumenti elettronici, rivisitando o no lo stile dell'album precedente, "Viva la Vida or Death and All His Friends". Champion poi ha rivelato che inizialmente il progetto del disco lo prevedeva come acustico: "Ma poi abbiamo scritto 'Paradise' e abbiamo capito che l'acustico non poteva reggersi sulle proprie gambe".
"Mylo Xyloto" è stato presentato ufficialmente con un concerto lo scorso 26 ottobre, a Madrid, in una delle arene più famose della Spagna, Plaza de Toros de Las Ventas. La performance live è stata trasmessa in streaming live a livello globale direttamente su youtube. L’evento globale è arrivato, quindi, solo due giorni dopo l’uscita nei negozi dell’atteso quinto album del gruppo.
La band ha poi contestualmente presentato alla stampa il suo ultimo lavoro. Circa il titolo enignmatico del disco ha spiegato Will: "Il titolo non significa nulla. E’ come un tela bianca, un nuovo inizio". "Facciamo molto caso ai graffiti e alla street art, è una delle cose che vediamo di più delle città in cui andiamo. Lì la gente non si firma mai con i propri nomi. Mylo Xyloto sembra un tag di questi graffiti", è subentrato poi Martin. E ha concluso: "E’ un titolo fresco per noi, qualcosa di nuovo. Avevamo una lista di titoli tra tutti quelli che ci sono stati suggeriti e questo continuava ad essere il migliore. In passato nessuno sapeva cos’era una Snickers, anche quella parola suonava strana. O Google, o Yahoo… Allora ci siamo chiesti, perché non provare ad inventare qualcosa di nuovo?"
Martin ha poi spiegato in che senso "Mylo Xyloto" può essere considerato un concept album: "Non lo è nel senso tradizionale, non ci sono storie epiche... abbiamo cantato di tante cose tristi negli anni passati, così questa volta volevamo dare uno sfondo di speranza alle nostre storie; raccontiamo di due personaggi e del loro rapporto con l’amore, di come lo scoprono". Guy Berryman aggiunge: "Ci è servito anche l’apporto di Brian Eno. Ci ha dato molte idee, una visione diversa, anche se spesso poi abbiamo finito per fare di testa nostra". Eno, che aveva co-prodotto "Viva la Vida", su questo disco è accreditato come autore di generiche "Enoxyfications".
Martin ha poi anche spiegato come sono nati i pezzi del disco: "Io scrivo la notte, porto le mie idee a Johnny, a cui solitamente piacciono. Will è l’animo critico della band, solitamente dice che gli fanno schifo. Se le mie idee superano questi due ostacoli, arrivano a Guy. E alla fine di questo proccesso, le idee sono trasformate. So che i nostri testi sono un po' una merda", ha affermato Chris Martin in una video-intervista riportata qualche giorno dopo su NME, "ma mi piacciono un sacco". "La chimica è importantissima, è tutto quello che abbiamo", chiosa Will.
L'album include il brano “Princess of China” che vede la partecipazione di Rihanna, collaborazione che ha suscitato particolare attesa e curiosità nei fan e non solo, verso la quale il frontman dei Coldplay Chris Martin ha usato parole piene di ammirazione: "Chiunque avrebbe voglia di fare un duetto con lei. Avevamo questa canzone, scritta per il suo disco precedente, “Rated R', che era scuro. La canzone ci piaceva, alla fine volevamo tenerla, e così gliel’abbiamo fatto cantare. E’ una cantate straordinaria, ed è il miglior cantato che abbiamo mai avuto su un disco dei Coldplay... Non facciamo molti duetti, non abbiamo una lista, ma se lei ci fosse, sarebbe in cima. Ha una voce grandiosa e così differente dalla mia. Quando ho sentito i suoi vocals per il nuovo brano ho pensato “Wow, sembra così diversa” , ma ritengo che questo sia dovuto anche al fatto che abbia cantato in una canzone differente da quelle che siamo soliti sentire da lei."
Ma quando poi una giornalista chiede ai coldplay come mai sembrano sorvolare su così tante critiche e così tante accuse, raccontano i presenti alla conferenza stampa, Martin si rabbuia: "Se ti riferisci alle accuse di plagio, sono stronzate, sono cose che mi fanno davvero incazzare e che prendiamo seriamente. Ma le critiche sono una cosa diversa. Siamo così felici di fare questo lavoro che se dobbiamo incassarne qualcuna da chi non apprezza quello che facciamo, allora pazienza", ritorna a dire con un sorriso.
E infine Chris Martin ha lanciato il carico da novanta di cui molto si è parlato: "Questo potrebbe essere il nostro ultimo album, è il distillato di tre anni di lavoro e in questo preciso momento non riesco ad immaginare da dove potrebbe venirne fuori un altro". Salvo poi, forse fra il serio e il faceto, per sottolineare la necessità di lasciare spazio ai giovani, individuare un paio di nomi che a suo dire farebbero concorrenza al gruppo: "Adesso abbiamo come concorrenti Justin Bieber e Adele, e sono molto più giovani di noi. Ci tocca trovare l'energia per fare degli sforzi come li fanno loro. Se è finita, è finita e io non mi faccio dei problemi. La cosa più importante, sempre, è andare avanti come se ogni singolo album fosse l'ultimo e non attendersi altro".

 

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