Depeche Mode - Sounds of the Universe
29 anni di carriera e 12 album album alle spalle sono un traguardo non da tutti. Se poi aggiungiamo anche che i Depeche Mode sono una delle band più importanti e amate dal pubblico a livello internazionale, e che nel corso degli anni lo standard qualitativo dei loro lavori si è sempre stabilizzato su livelli altissimi, si può senza dubbio comprendere come l'attesa per questo loro nuovo album fosse alle stelle. Diciamo che forse la dote che contraddistingue maggiormente i Depeche Mode non è la modestia, e il titolo del loro nuovo disco "Sounds of the Universe" ne è la prova lampante. Ma va bene, non c'è niente di male ad essere consapevoli dei propri mezzi e a non ostentare in ogni occasione una finta modestia. Del resto loro ormai sono un’isituzione, fanno già parte della storia della musica, e sono ben consapevoli di ciò. Però da questa consapevolezza dovrebbe nascere una spinta altrettanto potente a dare sempre di più, a cercare di superare sempre se stessi. Invece questo "Sounds of the Universe", a dire il vero, mi ha lasciato abbastanza freddino. Chiariamo, non è un brutto disco, è difficile che gruppi del genere commettano clamorosi passi falsi. E forse è proprio questo il problema. Non si osa abbastanza. Si trova la formula giusta e da quella non ci si discosta di una virgola. Un bel disco ma niente di nuovo insomma. Il solito compitino ben svolto. Niente di più.