Albedo
Il secondo gruppo di cui vi vogliamo parlare questo mese sono gli Albedo. Loro sono una rock band milanese, in attività già da qualche anno. Alle spalle un ep registrato qualche hanno fa con EMI, di cui però non sono soddisfatti. Decidono allora di tirare una riga e di ripartire da capo. Nasce così "Il Male", un concept album, il loro prima album vero e proprio. Ma senza stare a sprecare io troppe parole inutili di loro e sul loro album, preferisco riportare uno stralcio di una loro bio dove loro stessi descrivono con sintesi e lucidità il percorso intrapreso finora e ci introducono a "Il Male", il loro disco di cui ci parleranno più approfonditamente nel corso dell'intervista. Gli Albedo sono quattro anime che si trascinano senza aspettativa alcuna nella scena indipendente di Milano. Come altri prima di loro, si spaccano le braccia in una cantina troppo fredda d’inverno e troppo calda d’estate. Una serie di apparizioni live, alcune prestigiose, altre no, ma tutte con riscontri notevoli, convincono il gruppo a non nascondersi e a portare in superfcie e pubblicare il primo lavoro uffciale: "IL MALE".
L’album è stato prodotto, mixato e registrato da Fabrizio Chiapello, al TRANSEUROPA, noto studio torinese che ha sfornato alcuni tra i lavori più validi in Italia negli ultimi anni. Un concept album molto personale che è soprattutto un viaggio nel paese delle persone comuni che devono pagare un afftto alla fne del mese, che non hanno tempo per fare i poeti o per “fare qualcun altro”. Gli Albedo ci raccontano “IL MALE” attraverso la televisione brutta e brutale, negli incontri fugaci delle metropoli intasate, tra fricchettoni molesti e assassini con manie di protagonismo ma, soprattutto, nella consapevolezza di voler essere altrove. “IL MALE” è un disco che sfascia l’imperante intellettualismo dell’indie rock nella forma e nella sostanza, per tornare ad origini più dure e sincere.
Bene, direi che per ora non c'è altro da aggiungere, questo è quello che c'è da sapere sugli Albedo. Vi lascio all'intervista che ho realizzato con loro; diversi i temi che abbiamo affrontato, dal disco alla condizione del musicista e della musica indipendente oggi, e le loro risposte sono state molto incisive e interessanti. Quindi io mi fermo qui, vi lascio agli Albedo e vi do appuntamento con questo spazio al prossimo mese.
