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Ciao a tutti e bentornati anche questo mese. Prima della consueta pausa estiva, in cui comunque come al solito non vi lasceremo soli, uscirà infatti anche quest'anno l'ormai classico speciale Myspace Generation, nel quale vi presenteremo un sacco di gruppi emergenti e vi faremo conoscere tanta buona musica nuova, chiudiamo la stagione in bellezza con un'intervista che personalmente ritengo particolarmente interessante, per tanti buoni motivi. Prima di tutto perchè il progetto musicale del gruppo in questione è un progetto davvero notevole e che merita veramente di essere approfondito. E poi perchè questi ragazzi hanno una filosofia e un metodo di lavoro e di distribuzione del loro prodotto che sono fuori dagli schemi tradizionali a cui siamo abituati, e quindi sarà veramente interessante capire dalla loro viva voce come funziona questo nuovo modo di concepire la musica e quali sono i motivi che li hanno spinti a fare determinate scelte così coraggiose e controcorrente. Se volete capire di cosa sto parlando restate inchiodate al vostro monitor e non perdetevi l'intervista che abbiamo realizzato coi Metrognomi. Partiamo come al solito con una veloce presentazione del gruppo: i Metrognomi sono Beppe Calvi "Zucca Veleno" (Voce e chitarra), Andy Favero (Chitarra), Andrea Barbato "Dr. Barba" (Tastiere e programming), Davide Barbato (Basso) e Sergio Menegon "Menez" (Batteria e loops). Il progetto nasce geograficamente tra Venezia e Treviso, nel 2001, anno in cui Beppe Calvi ed Andy Favero incontrano Sergio Menegon e Davide Barbato. I quattro condividono una sala prove del Progetto Giovani di Mogliano Veneto. Dopo pochi mesi si unisce a loro il quinto elemento: Andrea Barbato, fratello di Davide. L'ossatura della band è così formata. A partire dall'inizio dell'anno successivo comincia per loro un'intensa attività live che comprende anche la partecipazione a diversi concorsi musicali a livello nazionale, nei quali ottengono buoni piazzamenti e riscontri positivi da parte di tutti, pubblico e critica. Tutto questo permette loro di procurarsi una certa visibilità sui media specializzati e contribuisce a farli conoscere ad un numero sempre crescente di estimatori. Nel 2006 arrivano altre grandi soddisfazioni: vincono il concorso "Il Palco di Alice" indetto da Rosso Alice Telecom e Jungle Sound di Milano, con la partecipazione di H2O Music /Sony Bmg, portandosi a casa anche il premio della critica assegnato da "Tribe Magazine" e poco dopo pubblicano il singolo "Venezia Elettrica", per H2O/Sony Bmg. Tra il 2007 e il 2008 i Metrognomi si chiudono in studio tra Milano e Treviso per lavorare al loro primo album, insieme al produttore Simone Chivilò. Nel 2009 firmano un contratto con l'etichetta indipendente Novunque, con la quale pubblicano il singolo “PR(Porca e Romantica)”, ma lo cose non vanno per il verso giusto e una serie di complicazioni bloccano il progetto per due anni, durante i quali però la band continua a lavorare in studio per preparare il secondo album.
Alla luce di questa esperienza non felicissima arriva la svolta. All'inizio del 2010 i Metrognomi decidono di pubblicare e distribuire la loro musica gratuitamente online, sposando in toto la filosofia del Creative Commons. Arriviamo così ai giorni nostri. Qualche mese fa, più precisamente lo scorso primo giugno, vede finalmente la luce “Share!”, il primo album dei Metrognomi, prodotto da Simone Chivilò e scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale della band www.metrognomi.it. Siete tutti vivamente invitati ad andare a scaricarvelo perchè ne vale veramente la pena! Detto questo vi lascio all'intervista coi Metrognomi, che ringrazio per la grandissima disponibilità, in particolare Beppe Calvi che avuto la pazienza di rispondere alle nostre domande e l'ufficio stampa del gruppo Riccardo Novizi per la preziosa collaborazione, e vi do appuntamento a tra un mesetto per lo speciale MSG vol.III, mentre per la prossima Anderview ci riaggiorniamo a settembre!